Potrei iniziare in tanti modi questo post, ma credo che quello che rende meglio l’idea sia: “e che palle!” Sì, hai letto bene Tripy, ho proprio detto e scritto palle! Quando ce vo’ ce vo’! Con calma, ora ti spiego a cosa mi riferisco.
Come tutti i mesi ormai da tempo, da molto prima che tu fossi in arrivo, mi toccano gli esami del sangue. Di solito vado in un laboratorio poco distante da casa, dove se sei fortunata capiti con un tipo bravo (cosa che a me personalmente è toccata solo una volta, giusto per farmi notare la differenza abissale con la sua collega…) e se sei sfigato, come tua madre, capiti con la ragazza che, dire che è negata non rende l’idea, praticamente ogni volta ti scarnifica il braccio, (io ormai credo di avere la cicatrice perenne, non fa in tempo a scomparire che mi ritocca…).
Oggi, come ogni volta prima del prelievo, sono passata dal laboratorio a chiedere in quanti giorni riescono a darmi i risultati, in modo da poter calcolare i tempi con la visita dalla ginecologa. Con mia sorpresa la segretaria all’accettazione mi comunica che loro, essendo un piccolo laboratorio, non possono fare alcuni esami, fra cui la mini-curva glicemica che rientra, naturalmente, fra quelli che mi sono stati prescritti.
Intuisco che non è la solita routine e la cosa comincia a puzzarmi di fregatura così deciso di chiedere chiarimenti e mi viene spiegato che dovrò rimanere circa un’ora in ambulatorio e fare due prelievi a distanza, per verificare la curva glicemica. In ogni caso devo contattare l’ospedale più vicino e sentire da loro se è meglio prenotare e se hanno procedure particolari…
Raccolgo i foglietti rosa con le mie prescrizioni e mi dirigo verso casa, nel frattempo telefono a papino che, naturalmente, ha capito subito di cosa stessi parlando (io certe volte proprio non capisco come diavolo faccia a sapere tutto di tutto!!!).
Una volta a casa telefono all’ospedale e mi faccio passare il laboratorio dove vengo informata che spesso le donne in gravidanza si sentono male facendo la mini-curva glicemica: giramenti di testa, svenimenti, nausea e vomito (non ci facciamo mancare niente…). Poi mi spiegano che loro aprono alle 7 e mezza ma già dalle 7 posso andare e prendere il numero. Una volta lì, devo andare allo sportello 3 o 4 e far presente che “sono quella della mini-curva glicemica”… poi loro vedono se in base al mio numero per le 8, massimo 8 e un quarto non mi hanno ancora chiamata, mi chiamano automaticamente (cosa ci sia di automatico non l’ho capito)… Fanno un primo prelievo e poi devo restare lì, possibilmente a riposo… senza naturalmente mangiare o bere nulla eccetto un fantastico beverone a base di glucosio, che appunto spesso provoca crisi di vomito… (se vomiti ti tocca ricominciare, naturalmente…). Dopo un’ora circa, e dopo aver bevuto l’immondo beverone, fanno il secondo prelievo e poi finalmente puoi andare a fare colazione come Cristo comanda, sempre che a quel punto tu ne abbia ancora voglia.
Nel frattempo si saranno anche fatte almeno le 9, ma proprio se vogliamo essere ottimisti!
Ti stai chiedendo il perché di tutto ‘sto casino?
È semplice, Tripy, perché fra i tuoi antenati ci sono casi di diabete… questa è la ragione perché io mi devo rovinare l’intoccabile rito del sabato mattina, con tanto di colazione al bar con papino…
Direi di concludere con un “che culo!”
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