Eccoci qui, di nuovo a casa, alla solita routine, a volte rassicurante, a volte stancante, dipende dai momenti.
Come ogni rientro, anche questo ha avuto come conseguenza un bel po’ di cose da fare: spesa, lavatrici etc… quindi è stata una giornata dove non ho avuto il tempo di annoiarmi e solo ora sono riuscita a fermarmi e a fermare i pensieri per dedicarti un po’ di tempo.
Tu in questi giorni ti stai muovendo abbastanza ed in maniera piuttosto chiara e sinceramente credo che mi mancherà questa sensazione di vuoto che sento in fondo al basso ventre quando ti metti a fare le giravolte. Ammetto che è piacevole sentirti, mi fa compagnia, mi ricorda che ci sei, sempre che dimenticarlo fosse possibile…
Certi giorni mi vedo mostruosamente grassa, altri mi sembra quasi che la gravidanza possa ancora passare inosservata… sinceramente penso che entrambe siano due visioni alterate: eccessiva la prima, riduttiva la seconda.
Ormai siamo quasi a metà viaggio e l’idea che fra pochi mesi sarò madre confesso che è sempre meno rassicurante. Le ombre a volte prendono corpo e sembrano anche più consistenti di quello che probabilmente sono.
L’altra notte ti ho sognata, eri già grande, in piena fase adolescenziale e devo dire che mi ha fatto piuttosto impressione vedermi nel ruolo di “genitrice”...
Ma quello era solo un sogno vedremo cosa ci riserva la realtà.
Spero che tu bimba mia, riesca ad avere pazienza con me e che tenga sempre presente che la tua mamma non ha precedenti in questo senso, non sono mai stata madre e per quanti bimbi abbia cresciuto, l’esperienza ora non mi è di nessun aiuto.
Non mi riesco ad immaginare madre… mi sforzo ma davvero mi risulta difficile…
lunedì 31 maggio 2010
domenica 30 maggio 2010
Rientro a casa
Siamo in macchina, direzione aeroporto e poi casa… peccato…
Ho voglia di casa ma anche di vacanza…
Dici che sono confusa? Mi sa di sì…
Oggi il tempo non ci ha lasciato godere della città così come avremmo voluto ma siamo comunque riusciti a fare una fantastica colazione a base di pan cakes banana e cioccolato… una delizia per il palato! Ti sono piaciuti vero, golosastra che non sei altro!
Poi visto il pessimo tempo siamo andati a fare un giro per i dintorni di Amsterdam e abbiamo finalmente visto i mulini a vento e i tulipani: ci piacciono i mulini e i tulipani!
Ora sento già aria di casa…
Ho voglia di casa ma anche di vacanza…
Dici che sono confusa? Mi sa di sì…
Oggi il tempo non ci ha lasciato godere della città così come avremmo voluto ma siamo comunque riusciti a fare una fantastica colazione a base di pan cakes banana e cioccolato… una delizia per il palato! Ti sono piaciuti vero, golosastra che non sei altro!
Poi visto il pessimo tempo siamo andati a fare un giro per i dintorni di Amsterdam e abbiamo finalmente visto i mulini a vento e i tulipani: ci piacciono i mulini e i tulipani!
Ora sento già aria di casa…
sabato 29 maggio 2010
Cose tipiche di Amsterdam
Quanto movimento oggi! Tu nella mia pancia e noi in giro per Amsterdam.
Tuo padre ed io abbiamo girato in lungo e in largo per le vie della città, godendo di ogni singolo istante di sole che il tempo ci ha gentilmente regalato. Nel tardo pomeriggio ha iniziato a piovere, ma che te lo dico a fare, tanto a te le condizioni meteorologiche non interessano proprio per niente… In ogni caso noi siamo riusciti a vedere gran parte delle cose che ci interessavano prima della pioggia, quindi siamo stati fortunati.
Oggi giornata interamente dedicata a visitare la città, il centro, i negozi, i localini tipici e sì, abbiamo visto anche il quartiere a luci rosse… Nooo, non te lo racconto, è vietato ai minori!!!
Tuo padre ed io abbiamo girato in lungo e in largo per le vie della città, godendo di ogni singolo istante di sole che il tempo ci ha gentilmente regalato. Nel tardo pomeriggio ha iniziato a piovere, ma che te lo dico a fare, tanto a te le condizioni meteorologiche non interessano proprio per niente… In ogni caso noi siamo riusciti a vedere gran parte delle cose che ci interessavano prima della pioggia, quindi siamo stati fortunati.
Oggi giornata interamente dedicata a visitare la città, il centro, i negozi, i localini tipici e sì, abbiamo visto anche il quartiere a luci rosse… Nooo, non te lo racconto, è vietato ai minori!!!
venerdì 28 maggio 2010
Sì, viaggiare...
Ciao Tripy,
le cose sono due: o viaggiare ti piace da morire o ti fa davvero schifo, perché oggi ti sei mossa un bel po’.
Siamo ad Amsterdam, in questo momento in autobus e nonostante l’orario è ancora pieno giorno. Stiamo rientrando in albergo dopo una gita al “Van Gogh Museum” e una rapida occhiata al centro città. Io amo viaggiare, mi piace scoprire posti nuovi e farlo insieme a tuo padre rende l’esperienza ancora più completa. È bello condividere con chi ami le cose che fai.
Io sto bene, è stata una bella giornata e spero che anche tu stia bene e che ti sia divertita durante il primo volo della tua vita…
Ora ti saluto, a domani, ciao…
le cose sono due: o viaggiare ti piace da morire o ti fa davvero schifo, perché oggi ti sei mossa un bel po’.
Siamo ad Amsterdam, in questo momento in autobus e nonostante l’orario è ancora pieno giorno. Stiamo rientrando in albergo dopo una gita al “Van Gogh Museum” e una rapida occhiata al centro città. Io amo viaggiare, mi piace scoprire posti nuovi e farlo insieme a tuo padre rende l’esperienza ancora più completa. È bello condividere con chi ami le cose che fai.
Io sto bene, è stata una bella giornata e spero che anche tu stia bene e che ti sia divertita durante il primo volo della tua vita…
Ora ti saluto, a domani, ciao…
giovedì 27 maggio 2010
Aria di vacanza
Buon giorno Tripy,
ti sei svegliata tardi oggi! Noto che hai cominciato a muoverti solo ora, il risveglio notturno di stanotte deve avere disturbato anche te…
Come stai? Io raffreddata e con un prurito alle gambe che mi sta facendo impazzire. Ah, già, non te lo avevo detto, soffro di problemi di pelle, esattamente, “dermatite atopica”, che non ho ben capito cosa sia, ma di sicuro è una gran rottura di scatole, infatti spero vivamente che tu non la prenda.
A parte questi piccoli grandi fastidi, va bene, direi che non ci possiamo assolutamente lamentare. Fra un pochino, dopo essere state al parco con heidi, andiamo a fare una bella passeggiata al mare, tanto per mantenere attiva la circolazione.
Domani partiamo per l’Olanda, un week end allungato ad Amsterdam, una città dove né io né tantomeno tuo padre, siamo mai stati. Tu verrai con noi (ehehehe…, ne dubitavi?), Heidi invece sarà gradita ospite a casa del suo amico Chicco e di Jaqueline, la sua padrona. Noo, non preoccuparti, non si stressa anzi, tutt’altro si diverte la faccia e non cambia abitudini: stesso parco, stessi amici e di notte dorme sul divano… Figurati che quando torna di solito è un po’ triste perché le manca Chicco…
Per me è tuo padre questa sarà la prima vacanza dopo diversi mesi ed io ne avevo un sacco voglia. Ho bisogno di passare qualche giorno con lui, lontano dalla routine quotidiana.
Ieri sera quando è tornato a casa papà ci ha detto una bella cosa, l’hai sentita?
Vedi Tripy tuo padre è anche questo: l’uomo di poche parole, ma che sa chiedere scusa quando le parole sono state comunque troppe o troppo forti.
Amerai immensamente tuo padre, io non ne ho mai dubitato.
P.s.
Non pensare che dall’Olanda non ti scriva, se non riesco a connettermi prenderò nota sul telefono dei miei pensieri e aggiornerò il blog non appena possibile. Non ti libererai di me sosì facilmente, né tu né chi legge!
ti sei svegliata tardi oggi! Noto che hai cominciato a muoverti solo ora, il risveglio notturno di stanotte deve avere disturbato anche te…
Come stai? Io raffreddata e con un prurito alle gambe che mi sta facendo impazzire. Ah, già, non te lo avevo detto, soffro di problemi di pelle, esattamente, “dermatite atopica”, che non ho ben capito cosa sia, ma di sicuro è una gran rottura di scatole, infatti spero vivamente che tu non la prenda.
A parte questi piccoli grandi fastidi, va bene, direi che non ci possiamo assolutamente lamentare. Fra un pochino, dopo essere state al parco con heidi, andiamo a fare una bella passeggiata al mare, tanto per mantenere attiva la circolazione.
Domani partiamo per l’Olanda, un week end allungato ad Amsterdam, una città dove né io né tantomeno tuo padre, siamo mai stati. Tu verrai con noi (ehehehe…, ne dubitavi?), Heidi invece sarà gradita ospite a casa del suo amico Chicco e di Jaqueline, la sua padrona. Noo, non preoccuparti, non si stressa anzi, tutt’altro si diverte la faccia e non cambia abitudini: stesso parco, stessi amici e di notte dorme sul divano… Figurati che quando torna di solito è un po’ triste perché le manca Chicco…
Per me è tuo padre questa sarà la prima vacanza dopo diversi mesi ed io ne avevo un sacco voglia. Ho bisogno di passare qualche giorno con lui, lontano dalla routine quotidiana.
Ieri sera quando è tornato a casa papà ci ha detto una bella cosa, l’hai sentita?
Vedi Tripy tuo padre è anche questo: l’uomo di poche parole, ma che sa chiedere scusa quando le parole sono state comunque troppe o troppo forti.
Amerai immensamente tuo padre, io non ne ho mai dubitato.
P.s.
Non pensare che dall’Olanda non ti scriva, se non riesco a connettermi prenderò nota sul telefono dei miei pensieri e aggiornerò il blog non appena possibile. Non ti libererai di me sosì facilmente, né tu né chi legge!
mercoledì 26 maggio 2010
... e siamo a 19!
Cosa fa un esemplare di Tripy allo scattare della 19esima settimana? Vediamo un po’, non restiamo nell’ignoranza ed informiamoci su cosa accade dentro alla pancia che è decisamente in lievitazione…
Alla diciannovesima settimana di gravidanza, lo sviluppo del bambino diventa molto specifico. Mentre fino a questo punto veniva misurato dalla testa al sedere, ora viene misurato dalla testa alla punta del piede ed è di circa 15-20cm per un peso di circa 300g.
I suoi movimenti sono più coordinati e il suo sistema nervoso è diventato più sofisticato.
I reni iniziano a produrre urina e l’intestino inizia a produrre i succhi gastrici (importanti per l’assorbimento del liquido amniotico).
Iniziano a crescere un po’ di capelli (dimmi di che colore sono i tuoi, ti preeego.).
Le gengive iniziano a sviluppare i piccoli denti da latte e stanno cominciando a formarsi anche gli abbozzi dei denti permanenti.
Uno sviluppo importante si ha all’interno del cervello, dove le zone che controllano i sensi iniziano a specializzarsi.
Se il bimbo è una femmina, allora a questo punto le sue ovaie possiedono più di 6 milioni di ovuli.
Lo scheletro del bimbo si indurisce e i muscoli del corpo diventano più forti.
Se avete già iniziato a sentire i movimenti del bambino, allora in questo periodo noterete come i pugni e calci dati dal bimbo sono diventati più vigorosi. (… i tuoi no…)
Il bambino si muove sotto lo stomaco, cercando di scoprire dove siano i confini dell’addome (se vuoi te lo dico io senza che ti agiti…).
Inoltre dorme molto, circa 20 ore al giorno, ma spesso si sveglia quando la madre si vuole coricare per una pausa o sta per andare a dormire.
Alla 19° settimana di gravidanza il bambino diventa consapevole dei suoni che si sentono al di fuori dell’utero della madre. Alcune riescono a percepire lo spavento del bimbo quando si sente un forte rumore improvviso (a me non è capitato…).
Alla diciannovesima settimana di gravidanza, lo sviluppo del bambino diventa molto specifico. Mentre fino a questo punto veniva misurato dalla testa al sedere, ora viene misurato dalla testa alla punta del piede ed è di circa 15-20cm per un peso di circa 300g.
I suoi movimenti sono più coordinati e il suo sistema nervoso è diventato più sofisticato.
I reni iniziano a produrre urina e l’intestino inizia a produrre i succhi gastrici (importanti per l’assorbimento del liquido amniotico).
Iniziano a crescere un po’ di capelli (dimmi di che colore sono i tuoi, ti preeego.).
Le gengive iniziano a sviluppare i piccoli denti da latte e stanno cominciando a formarsi anche gli abbozzi dei denti permanenti.
Uno sviluppo importante si ha all’interno del cervello, dove le zone che controllano i sensi iniziano a specializzarsi.
Se il bimbo è una femmina, allora a questo punto le sue ovaie possiedono più di 6 milioni di ovuli.
Lo scheletro del bimbo si indurisce e i muscoli del corpo diventano più forti.
Se avete già iniziato a sentire i movimenti del bambino, allora in questo periodo noterete come i pugni e calci dati dal bimbo sono diventati più vigorosi. (… i tuoi no…)
Il bambino si muove sotto lo stomaco, cercando di scoprire dove siano i confini dell’addome (se vuoi te lo dico io senza che ti agiti…).
Inoltre dorme molto, circa 20 ore al giorno, ma spesso si sveglia quando la madre si vuole coricare per una pausa o sta per andare a dormire.
Alla 19° settimana di gravidanza il bambino diventa consapevole dei suoni che si sentono al di fuori dell’utero della madre. Alcune riescono a percepire lo spavento del bimbo quando si sente un forte rumore improvviso (a me non è capitato…).
martedì 25 maggio 2010
Voglia di estate
Ciao Tripy,
è arrivata l’estate! Te ne sei accorta? Fa caldo anche lì dentro? Qui fuori sì, ma ancora si resiste. Mattinata molto piacevole, ho fatto una magnifica passeggiata in bicicletta. È stato estremamente rilassante, pedalare col vento fra i capelli, senza fretta, senza orari, senza meta. Un gran senso di libertà e di pace, direi impagabile.
Ora dopo aver smangiucchiato ci facciamo la solita pennica prima che arrivi la signora Patrizia Poche Chiacchiere che come sai mette in riga tutti!
è arrivata l’estate! Te ne sei accorta? Fa caldo anche lì dentro? Qui fuori sì, ma ancora si resiste. Mattinata molto piacevole, ho fatto una magnifica passeggiata in bicicletta. È stato estremamente rilassante, pedalare col vento fra i capelli, senza fretta, senza orari, senza meta. Un gran senso di libertà e di pace, direi impagabile.
Ora dopo aver smangiucchiato ci facciamo la solita pennica prima che arrivi la signora Patrizia Poche Chiacchiere che come sai mette in riga tutti!
lunedì 24 maggio 2010
Che sarà di noi...
Ciao Tripy,
ormai te ne sarai resa conto anche tu che il tuo soprannome ufficiale è decisamente “Tripy”. Ti piace? Qui la vera e unica “Trippa” sono io… altro che storie! Oggi una commessa del supermercato mi ha chiesto a quando il lieto evento… ne ho dedotto che decisamente, la pancia si vede… avevo ancora delle pie illusioni…
Dunque, stamattina c’eravamo lasciate in quello che ho definito come un “momento di inaspettata iperattività”. In realtà nel pomeriggio a parte aver steso e raccolto entrambe le lavatrici e andare a fare la spesa, non ho fatto molto altro. I panni sono ancora da mettere a posto negli armadi e nei cassetti ma credo che lo farò stasera mentre papino è in bagno. Poi come tante sere io e te ci stendiamo un po’ sul letto a “dialogare”. Io mi rilasso e tu ti muovi e io mi chiedo se sei davvero tu…
Ormai siamo quasi a metà del nostro viaggio insieme e poi, tutto cambierà di nuovo… tu sarai fuori, sarai una persona vera e reale… con dei bisogni e delle necessità… ed io dovrò essere in grado di soddisfarle… Compito duro mi sa…
Ho badato tanti bimbi nella mia vita, ma ora questa è tutta un’altra storia. Non ci sarà una mamma a dirmi ciò che devo fare per suo figlio, ci sarà mia figlia, e già dirlo mi fa un effetto stranissimo…, che mi farà capire, spero, cosa devo fare per lei… Ci sarà una famiglia e degli equilibri che cambiano e tutto sarà diverso… ed è proprio questo che mi terrorizza. Ora so chi sono e cosa sono, so cosa devo fare e quali sono i miei compiti… ma poi che sarà di noi, di tuo padre, di me, di te e anche di Heidi?
Tu forse da lì dentro lo sai o forse no, forse nemmeno sai ciò che ti aspetta qui fuori e sei quella più incasinata di tutti… ed io qui a stressarti con i miei dubbi e le mie paure di mamma primipara…
ormai te ne sarai resa conto anche tu che il tuo soprannome ufficiale è decisamente “Tripy”. Ti piace? Qui la vera e unica “Trippa” sono io… altro che storie! Oggi una commessa del supermercato mi ha chiesto a quando il lieto evento… ne ho dedotto che decisamente, la pancia si vede… avevo ancora delle pie illusioni…
Dunque, stamattina c’eravamo lasciate in quello che ho definito come un “momento di inaspettata iperattività”. In realtà nel pomeriggio a parte aver steso e raccolto entrambe le lavatrici e andare a fare la spesa, non ho fatto molto altro. I panni sono ancora da mettere a posto negli armadi e nei cassetti ma credo che lo farò stasera mentre papino è in bagno. Poi come tante sere io e te ci stendiamo un po’ sul letto a “dialogare”. Io mi rilasso e tu ti muovi e io mi chiedo se sei davvero tu…
Ormai siamo quasi a metà del nostro viaggio insieme e poi, tutto cambierà di nuovo… tu sarai fuori, sarai una persona vera e reale… con dei bisogni e delle necessità… ed io dovrò essere in grado di soddisfarle… Compito duro mi sa…
Ho badato tanti bimbi nella mia vita, ma ora questa è tutta un’altra storia. Non ci sarà una mamma a dirmi ciò che devo fare per suo figlio, ci sarà mia figlia, e già dirlo mi fa un effetto stranissimo…, che mi farà capire, spero, cosa devo fare per lei… Ci sarà una famiglia e degli equilibri che cambiano e tutto sarà diverso… ed è proprio questo che mi terrorizza. Ora so chi sono e cosa sono, so cosa devo fare e quali sono i miei compiti… ma poi che sarà di noi, di tuo padre, di me, di te e anche di Heidi?
Tu forse da lì dentro lo sai o forse no, forse nemmeno sai ciò che ti aspetta qui fuori e sei quella più incasinata di tutti… ed io qui a stressarti con i miei dubbi e le mie paure di mamma primipara…
Eppur si muove!
Ciao Tripy,
come hai sicuramente potuto sentire sono raffreddata… naso chiuso, mal di testa, candela al naso, sternuti… i sintomi ci sono tutti. Lo so, gli sternuti non ti piacciono ma non posso evitarli. Ma se io ho il raffreddore anche tu ce l’hai? Secondo me no… ma non ne sono sicura.
Stamattina nonostante questo stato di torpore mentale e fisico, e dopo una notte non proprio idilliaca, mi sono svegliata con in mente un sacco di cose da dover fare e mi sono messa subito in moto.
Riorganizzazione dei vestiti, una lavatrice sta andando e l’altra aspetta solo di poter partire… Heidi è già stata al parco, ho pulito il fornello della cucina… Mi sembra che ci siamo!
Tu in tutto ciò te la stai prendendo comoda e stai oziando. Ti sei mossa poco come tutte le mattine, lo so, preferisci le ore serali.
Ieri sera proprio mentre papà aveva la mano sulla pancia tu hai deciso di fargli sentire che ci sei davvero e ti sei mossa… Una volta sola ma, sufficiente per dare una prova tangibile della tua presenza, qualora la mia pancia in lievitazione non fosse abbastanza…
È strano per me sentirti muovere e credo che lo sia ancora di più per lui da fuori… deve essere una sensazione molto particolare… Io mi ci sto abituando, del resto non potrei fare in maniera diversa…
Vabbè dai, torno a dedicarmi a qualcosa di utile e costruttivo, prima che passi questo mio momento di inaspettata iperattività.
“Cieo”.
come hai sicuramente potuto sentire sono raffreddata… naso chiuso, mal di testa, candela al naso, sternuti… i sintomi ci sono tutti. Lo so, gli sternuti non ti piacciono ma non posso evitarli. Ma se io ho il raffreddore anche tu ce l’hai? Secondo me no… ma non ne sono sicura.
Stamattina nonostante questo stato di torpore mentale e fisico, e dopo una notte non proprio idilliaca, mi sono svegliata con in mente un sacco di cose da dover fare e mi sono messa subito in moto.
Riorganizzazione dei vestiti, una lavatrice sta andando e l’altra aspetta solo di poter partire… Heidi è già stata al parco, ho pulito il fornello della cucina… Mi sembra che ci siamo!
Tu in tutto ciò te la stai prendendo comoda e stai oziando. Ti sei mossa poco come tutte le mattine, lo so, preferisci le ore serali.
Ieri sera proprio mentre papà aveva la mano sulla pancia tu hai deciso di fargli sentire che ci sei davvero e ti sei mossa… Una volta sola ma, sufficiente per dare una prova tangibile della tua presenza, qualora la mia pancia in lievitazione non fosse abbastanza…
È strano per me sentirti muovere e credo che lo sia ancora di più per lui da fuori… deve essere una sensazione molto particolare… Io mi ci sto abituando, del resto non potrei fare in maniera diversa…
Vabbè dai, torno a dedicarmi a qualcosa di utile e costruttivo, prima che passi questo mio momento di inaspettata iperattività.
“Cieo”.
domenica 23 maggio 2010
Tutta colpa di Tripita, naturalmente...
Tuo padre stamattina, risvegliato anche lui all’alba dal mio tichettio sulla tastiera del cellulare, che stavo usando per memorizzare la nota che è diventata il primo post di oggi, ancora assonnato mi ha chiesto come mai il mio naso sia misteriosamente congestionato e chiuso tutti i giorni, ma solo dalle 5 alle 7 della mattina….
Gli ho risposto che credo faccia parte del pacchetto gravidanza: aumenta il sangue in circolo e questo provoca un sacco di conseguenze e probabilmente stando stesa a letto la situazione peggiora.
Poi tuo padre, sempre mantenendo gli occhi rigorosamente chiusi (mi viene il dubbio che fosse ancora nel pieno della fase R.E.M.), mi ha chiesto come sia possibile che tutte le mattine, alle 5, io mi svegli perché devo andare in bagno a fare “plin plin”.
Gli ho spiegato che una sorta di incontinenza è da considerarsi normale quando si è incinta, quando c’è qualcuno che fa le capriole sulle tua vescica…
Alla fine, dopo aver risposto alle sue domande e chiarito i suoi dubbi, ho realizzato che la risposta in realtà poteva essere una sola: è semplice, tutta colpa di Tripita!
Pensaci bene, un capro espiatorio ci vuole e di solito è sempre colui/colei che non può difendersi, che non può parlare... Quindi chi meglio di te?
Dai su non fare quella smorfia… lo sai che ti vogliamo bene… Ma se smetti di congestionarmi il naso e saltarmi sulla vescica e se mi lasci dormire fino alle 7 di mattina, potrei anche volertene di più…
Gli ho risposto che credo faccia parte del pacchetto gravidanza: aumenta il sangue in circolo e questo provoca un sacco di conseguenze e probabilmente stando stesa a letto la situazione peggiora.
Poi tuo padre, sempre mantenendo gli occhi rigorosamente chiusi (mi viene il dubbio che fosse ancora nel pieno della fase R.E.M.), mi ha chiesto come sia possibile che tutte le mattine, alle 5, io mi svegli perché devo andare in bagno a fare “plin plin”.
Gli ho spiegato che una sorta di incontinenza è da considerarsi normale quando si è incinta, quando c’è qualcuno che fa le capriole sulle tua vescica…
Alla fine, dopo aver risposto alle sue domande e chiarito i suoi dubbi, ho realizzato che la risposta in realtà poteva essere una sola: è semplice, tutta colpa di Tripita!
Pensaci bene, un capro espiatorio ci vuole e di solito è sempre colui/colei che non può difendersi, che non può parlare... Quindi chi meglio di te?
Dai su non fare quella smorfia… lo sai che ti vogliamo bene… Ma se smetti di congestionarmi il naso e saltarmi sulla vescica e se mi lasci dormire fino alle 7 di mattina, potrei anche volertene di più…
Ricordi di ieri, pensieri di oggi...
Ricordo quando, nemmeno troppo tempo fa, tuo padre ed io ce ne andavamo spensierati in giro per le strade della città, in sella alla sua magnifica vespa nera: quella piacevole sensazione di libertà e di conquista, mi faceva stare bene, mi sentivo completamente appagata.
Quell’immagine riflessa, di noi abbracciati, che ci rimandavano le vetrine, mi faceva sentire improvvisamente felice e invincibile. Insieme, noi, così uniti, stretti, cavalcavamo il mondo, lo dominavamo senza esitazioni, senza incertezze, senza timori.
Mi guardo indietro e capisco che ne abbiamo fatta di strada da quel giorno, e siamo arrivati qui… Qui dove? Qui dove c’è la mia pancia, dove ci sei tu ad unirci, ma anche a dividerci. Non posso stringermi a lui così come vorrei, senza comprimere te.
Forse il mio è un desiderio egoista, probabilmente, anzi sicuramente, è un pensiero che da futura madre, non mi dovrebbe nemmeno sfiorare… Ma sono sincera nel dirti che vorrei, anche solo per un giorno, potermi dimenticare di tutto e tornare alla mia vita di prima, a scorazzare per le strade insieme a tuo padre, come due “reghezzini”.
Mi accorgo che molto è già cambiato e immagino che altro cambierà e il cambiamento, come sempre, ha su di me lo stesso devastante effetto: prima lo temo, poi lo rifiuto, poi lo combatto fino all’ultimo respiro, quando, esausta e stremata, rassegnata lo subisco ed infine, lo vivo e a volte… lo amo!
Non so in che fase sono ora, ma so che paura e apro gli occhi di soprassalto all’alba di un nuovo giorno, pensando che questi lunghi mesi sono stati solo un lungo sogno molto reale. Poi scivolo con la mano sotto le lenzuola, mi tocco la pancia e la sento diversa e capisco che non è così, che non ho sognato e il tuo timido ma vitale fremito mi risveglia definitivamente e mi riporta alla realtà e l’incredibile miracolo della vita, continua inesorabile dentro di me. Buongiorno Tripy!
Quell’immagine riflessa, di noi abbracciati, che ci rimandavano le vetrine, mi faceva sentire improvvisamente felice e invincibile. Insieme, noi, così uniti, stretti, cavalcavamo il mondo, lo dominavamo senza esitazioni, senza incertezze, senza timori.
Mi guardo indietro e capisco che ne abbiamo fatta di strada da quel giorno, e siamo arrivati qui… Qui dove? Qui dove c’è la mia pancia, dove ci sei tu ad unirci, ma anche a dividerci. Non posso stringermi a lui così come vorrei, senza comprimere te.
Forse il mio è un desiderio egoista, probabilmente, anzi sicuramente, è un pensiero che da futura madre, non mi dovrebbe nemmeno sfiorare… Ma sono sincera nel dirti che vorrei, anche solo per un giorno, potermi dimenticare di tutto e tornare alla mia vita di prima, a scorazzare per le strade insieme a tuo padre, come due “reghezzini”.
Mi accorgo che molto è già cambiato e immagino che altro cambierà e il cambiamento, come sempre, ha su di me lo stesso devastante effetto: prima lo temo, poi lo rifiuto, poi lo combatto fino all’ultimo respiro, quando, esausta e stremata, rassegnata lo subisco ed infine, lo vivo e a volte… lo amo!
Non so in che fase sono ora, ma so che paura e apro gli occhi di soprassalto all’alba di un nuovo giorno, pensando che questi lunghi mesi sono stati solo un lungo sogno molto reale. Poi scivolo con la mano sotto le lenzuola, mi tocco la pancia e la sento diversa e capisco che non è così, che non ho sognato e il tuo timido ma vitale fremito mi risveglia definitivamente e mi riporta alla realtà e l’incredibile miracolo della vita, continua inesorabile dentro di me. Buongiorno Tripy!
sabato 22 maggio 2010
Per fortuna che c'è papà
Ciao Tripy,
oggi ho deciso di prendermela comoda e di dedicarmi la mattinata, così, stamattina, dopo aver portato Heidi al parco sono andata dalla parrucchiera. Taglio, messa in piega, colpi di sole: lavoro completo! Due ore e mezza spese bene a giudicare dal risultato.
Sicuramente so già che a papino i miei capelli piacciono di più in versione naturale, ma almeno per due o tre giorni avrai una versione di mamma con il capello mosso invece che sconvolto come al solito.
Chissà i tuoi come saranno? Ricci come i miei o dritti come quelli di papà? Biondi o scuri? Che curiosità Tripy…
Io vorrei che tu fossi uguale a tuo padre, sarà che mi piace tanto…
Ora lo stiamo aspettando è stato a lavorare e sta rientrando a casina.
Sei curiosa di conoscerlo?
Sai che più ci penso e più mi convinco che alla fine tu starai meglio con lui che con me? Di certo ti divertirai di più, lui è decisamente meno apprensivo e ti farà fare cose che con me ti sogneresti! Io sarò la rompiballe della situazione… l’ho già capito!
Perché dico così? Ti spiego. Ad esempio, tu sai che lui lavora a Mirabilandia, beh, stamattina mi ha telefonato contento come un “reghezzino” per dirmi che stava per salire sul Katun… ecco, io ci sono andata una sola volta e ho capito che non fa per me. Non è pericoloso ma io sono una fifona… lui invece al contrario di me, si diverte la faccia… Ecco, credo che se tu dovessi aspettare me per andarci, invecchieresti nell’attesa, invece con papà corri il rischio di andarci non appena sarà possibile… e a giudicare dalle capriole e dai volteggi che fai lì dentro, credo che la cosa non ti dispiacerà affatto…
oggi ho deciso di prendermela comoda e di dedicarmi la mattinata, così, stamattina, dopo aver portato Heidi al parco sono andata dalla parrucchiera. Taglio, messa in piega, colpi di sole: lavoro completo! Due ore e mezza spese bene a giudicare dal risultato.
Sicuramente so già che a papino i miei capelli piacciono di più in versione naturale, ma almeno per due o tre giorni avrai una versione di mamma con il capello mosso invece che sconvolto come al solito.
Chissà i tuoi come saranno? Ricci come i miei o dritti come quelli di papà? Biondi o scuri? Che curiosità Tripy…
Io vorrei che tu fossi uguale a tuo padre, sarà che mi piace tanto…
Ora lo stiamo aspettando è stato a lavorare e sta rientrando a casina.
Sei curiosa di conoscerlo?
Sai che più ci penso e più mi convinco che alla fine tu starai meglio con lui che con me? Di certo ti divertirai di più, lui è decisamente meno apprensivo e ti farà fare cose che con me ti sogneresti! Io sarò la rompiballe della situazione… l’ho già capito!
Perché dico così? Ti spiego. Ad esempio, tu sai che lui lavora a Mirabilandia, beh, stamattina mi ha telefonato contento come un “reghezzino” per dirmi che stava per salire sul Katun… ecco, io ci sono andata una sola volta e ho capito che non fa per me. Non è pericoloso ma io sono una fifona… lui invece al contrario di me, si diverte la faccia… Ecco, credo che se tu dovessi aspettare me per andarci, invecchieresti nell’attesa, invece con papà corri il rischio di andarci non appena sarà possibile… e a giudicare dalle capriole e dai volteggi che fai lì dentro, credo che la cosa non ti dispiacerà affatto…
venerdì 21 maggio 2010
La piccola Homer ha compiuto 18 settimane
Ciao Tripy,
appena tornata dal giro d’Italia… no, non ho partecipato, sciocchina… ho solo osservato!
Adesso però prima che torni papino dal lavoro ti dedico un po’ di tempo perché la serata, te lo dico prima per evitare malintesi, è dedicata a lui.
Vediamo che hai da fare tu in questo periodo.
Per quanto riguarda il peso io so che di sicuro mercoledì pesavi 250 grammi e quindi ti e mi evito il toto peso/misura.
A quanto pare gli studi dicono che “il bimbo continua a crescere e a sviluppare lo strato adiposo, anche se in questa settimana la sua crescita rallenta un po’” la mia crescita e il mio strato adiposo sono, invece, in netta ascesa...
“C’è comunque ancora molto spazio nell’utero e il bambino sarà molto attivo nei movimenti, con qualche pausa di tanto in tanto. In questa fase è molto impegnato a muovere braccia e gambe e potrebbe fare piccoli salti o sedersi addirittura a gambe incrociate” non esageriamo… stai a vedere che fra un po’ salta fuori che si fa anche una partita a carte…
“Muove la testa in modo armonico, si stira, allunga le braccia e ruota il bacino: studia l’ambiente in cui vive, si allena per aumentare la forza dei suoi muscoli e perfeziona il controllo nervoso dei suoi movimenti” vuoi anche un personal trainer?
“Adesso è già in grado di fare diverse espressioni facciali” e anche marameo… ti ho vista l’altro giorno, non negare…
“Il più delle volte allungano la lingua, ingoiano liquido amniotico e toccano la placenta con la bocca” cioè, praticamente ci fai le boccacce…
“Da alcune settimane sa aprire correttamente la bocca e sa deglutire: periodicamente inghiotte il liquido amniotico nel quale è immerso e poi lo elimina facendo un po’ di pipì” e con il liquido amniotico senti i sapori e mi fai chiaramente capire che la roba dolce ti piace…
“Oltre a dare calci afferra e succhia. E’ il momento in cui alcuni bambini scoprono il pollice e ne diventano convinti succhiatori ancora prima di nascere”.
“Le sue ossa si stanno continuando a indurire e i polpastrelli delle dita delle mani e dei piedi, con le impronte digitali, sono già formati” ti possiamo già fare l’abbonamento a Mirabilandia dato che hai le impronte digitali… eh eh eh
“La parte del cervello che invia e riceve i segnali nervosi dalle orecchie si sta sviluppando e il bimbo potrebbe reagire ai suoni molto forti con calci o puntando la pancia. Allo stesso modo si abituerà ai suoni familiari come il battito del vostro cuore, voci familiari nei dintorni, altri suoni quotidiani tipici, come il rumore del flusso sanguigno attraverso il cordone ombelicale e altro” fra i suoni familiari vogliamo non mettere BRUCE???
“Uno strato protettivo chiamato mielina inizia a formarsi intorno ai nervi, processo che continuerà per un anno dopo la nascita”.
“Il cuore pompa tra i 25 ei 30 litri di sangue al giorno” e bravo cuoricino!
“Il bambino si ricopre tutto di una fitta lanugine , che scomparirà tra circa tre mesi; sulla testa sembrano spuntare i primi capelli” come sarebbe a dire sembrano??? E cosa sono se non capelli? E i capelli ce li hai o no? E di che colore, si può sapere? E sono dritti come papino o ricci come i miei? Dai su, svelami qualche segreto…
“Se il feto è maschio, comincia ora la crescita di un’altra ghiandola, la prostata, che fa parte dell’apparato riproduttivo maschile. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale” ma non è il nostro caso e tu, almeno per qualche anno, disinteressati dell’apparato genitale maschile, grazie…
“Se siete incinte di una bimba, il suo utero e le sue tube di Falloppio si sono già formate e si trovano già al loro posto” insomma, sei femmina al 100% ormai. Chissà se ami già la moda, lo shopping e i trucchi…
appena tornata dal giro d’Italia… no, non ho partecipato, sciocchina… ho solo osservato!
Adesso però prima che torni papino dal lavoro ti dedico un po’ di tempo perché la serata, te lo dico prima per evitare malintesi, è dedicata a lui.
Vediamo che hai da fare tu in questo periodo.
Per quanto riguarda il peso io so che di sicuro mercoledì pesavi 250 grammi e quindi ti e mi evito il toto peso/misura.
A quanto pare gli studi dicono che “il bimbo continua a crescere e a sviluppare lo strato adiposo, anche se in questa settimana la sua crescita rallenta un po’” la mia crescita e il mio strato adiposo sono, invece, in netta ascesa...
“C’è comunque ancora molto spazio nell’utero e il bambino sarà molto attivo nei movimenti, con qualche pausa di tanto in tanto. In questa fase è molto impegnato a muovere braccia e gambe e potrebbe fare piccoli salti o sedersi addirittura a gambe incrociate” non esageriamo… stai a vedere che fra un po’ salta fuori che si fa anche una partita a carte…
“Muove la testa in modo armonico, si stira, allunga le braccia e ruota il bacino: studia l’ambiente in cui vive, si allena per aumentare la forza dei suoi muscoli e perfeziona il controllo nervoso dei suoi movimenti” vuoi anche un personal trainer?
“Adesso è già in grado di fare diverse espressioni facciali” e anche marameo… ti ho vista l’altro giorno, non negare…
“Il più delle volte allungano la lingua, ingoiano liquido amniotico e toccano la placenta con la bocca” cioè, praticamente ci fai le boccacce…
“Da alcune settimane sa aprire correttamente la bocca e sa deglutire: periodicamente inghiotte il liquido amniotico nel quale è immerso e poi lo elimina facendo un po’ di pipì” e con il liquido amniotico senti i sapori e mi fai chiaramente capire che la roba dolce ti piace…
“Oltre a dare calci afferra e succhia. E’ il momento in cui alcuni bambini scoprono il pollice e ne diventano convinti succhiatori ancora prima di nascere”.
“Le sue ossa si stanno continuando a indurire e i polpastrelli delle dita delle mani e dei piedi, con le impronte digitali, sono già formati” ti possiamo già fare l’abbonamento a Mirabilandia dato che hai le impronte digitali… eh eh eh
“La parte del cervello che invia e riceve i segnali nervosi dalle orecchie si sta sviluppando e il bimbo potrebbe reagire ai suoni molto forti con calci o puntando la pancia. Allo stesso modo si abituerà ai suoni familiari come il battito del vostro cuore, voci familiari nei dintorni, altri suoni quotidiani tipici, come il rumore del flusso sanguigno attraverso il cordone ombelicale e altro” fra i suoni familiari vogliamo non mettere BRUCE???
“Uno strato protettivo chiamato mielina inizia a formarsi intorno ai nervi, processo che continuerà per un anno dopo la nascita”.
“Il cuore pompa tra i 25 ei 30 litri di sangue al giorno” e bravo cuoricino!
“Il bambino si ricopre tutto di una fitta lanugine , che scomparirà tra circa tre mesi; sulla testa sembrano spuntare i primi capelli” come sarebbe a dire sembrano??? E cosa sono se non capelli? E i capelli ce li hai o no? E di che colore, si può sapere? E sono dritti come papino o ricci come i miei? Dai su, svelami qualche segreto…
“Se il feto è maschio, comincia ora la crescita di un’altra ghiandola, la prostata, che fa parte dell’apparato riproduttivo maschile. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale” ma non è il nostro caso e tu, almeno per qualche anno, disinteressati dell’apparato genitale maschile, grazie…
“Se siete incinte di una bimba, il suo utero e le sue tube di Falloppio si sono già formate e si trovano già al loro posto” insomma, sei femmina al 100% ormai. Chissà se ami già la moda, lo shopping e i trucchi…
giovedì 20 maggio 2010
Che giornata!
Scusa Tripy, ma non ho avuto un attimo di tempo oggi, come ti sarai accorta.
Ho girato come una trottola da stamattina alle 8…
Prima parco con Heidi, poi mercato di Cervia con Jaqueline, poi pranzo a Ravenna dai tuoi nonni, poi primo pomeriggio da un’amica di infanzia, poi passeggiatona di due ore e mezzo a Bellaria in attesa di zia Teresa… poi rientro a casa, riordino dei danni fatti da Heidi in mattinata, riassetto delle cose portate da Ravenna, poi preparazione cena, cena con papà, gelato con papà e Heidi a Cesenatico con passeggiata finale…
Sono uscita alle 8 di stamattina e sono rientrata solo alle 7 di stasera… per tornare ad uscire meno di due ore dopo…
Ma non mi lamento, ho scelto io questo tour de force di oggi.
Tu come stai? Hai visto le rose che ci ha portato papà? Sono belle, vero? Domani giuro che ti dedico un po’ di tempo così vediamo cosa stai combinando tu alla 18esima settimana.
Ciao piccola Homer, buonanotte.
Ho girato come una trottola da stamattina alle 8…
Prima parco con Heidi, poi mercato di Cervia con Jaqueline, poi pranzo a Ravenna dai tuoi nonni, poi primo pomeriggio da un’amica di infanzia, poi passeggiatona di due ore e mezzo a Bellaria in attesa di zia Teresa… poi rientro a casa, riordino dei danni fatti da Heidi in mattinata, riassetto delle cose portate da Ravenna, poi preparazione cena, cena con papà, gelato con papà e Heidi a Cesenatico con passeggiata finale…
Sono uscita alle 8 di stamattina e sono rientrata solo alle 7 di stasera… per tornare ad uscire meno di due ore dopo…
Ma non mi lamento, ho scelto io questo tour de force di oggi.
Tu come stai? Hai visto le rose che ci ha portato papà? Sono belle, vero? Domani giuro che ti dedico un po’ di tempo così vediamo cosa stai combinando tu alla 18esima settimana.
Ciao piccola Homer, buonanotte.
mercoledì 19 maggio 2010
La figlia di Homer Simpson
Ciao Tripy,
oggi ti abbiamo rivista, tuo padre dice che assomigli a Homer Simpson, come dargli torto… Però secondo me sei bella!
Mi è sembrato anche di vedere che facessi il “pippio”… proprio come tuo padre… e di sicuro mi hai fatto marameo, ne ho le prove, ti hanno pure scattato una foto… Grazie, gentilissima.
In ogni caso la cosa più importante è che tu stia bene e sembra che sia così, sei addirittura più grande di quello che dovresti, panciona, capocciona e col pippio… bel quadretto…
Oggi sei entrata nella 18esima settimana, forse sei anche un po’ più avanti nella crescita. In ogni caso domani con più calma verificherò quali sono i tuoi compiti nei prossimi giorni. Nel frattempo tu riposati e cerca di stare tranquilla.
oggi ti abbiamo rivista, tuo padre dice che assomigli a Homer Simpson, come dargli torto… Però secondo me sei bella!
Mi è sembrato anche di vedere che facessi il “pippio”… proprio come tuo padre… e di sicuro mi hai fatto marameo, ne ho le prove, ti hanno pure scattato una foto… Grazie, gentilissima.
In ogni caso la cosa più importante è che tu stia bene e sembra che sia così, sei addirittura più grande di quello che dovresti, panciona, capocciona e col pippio… bel quadretto…
Oggi sei entrata nella 18esima settimana, forse sei anche un po’ più avanti nella crescita. In ogni caso domani con più calma verificherò quali sono i tuoi compiti nei prossimi giorni. Nel frattempo tu riposati e cerca di stare tranquilla.
Vento
Sono in stazione e sto aspettando il treno che mi porta da te, cioè, che mi porta a rivederti. Fa freschino ed è di nuovo brutto tempo. C’è tanto tempo che sembra voler spazzare via tutto… Magari! Quasi quasi mi etto a soffiare anche io per vedere se il sole torna prima. E tu da lì dentro, me la dai una mano a soffiare???
Giri di parole
Ehi farfallina, che timida fremi dentro il mio ventre, vorrei che con il tuo battito d’ali potessi mandare avanti l’orologio di 5 mesi e vorrei tanto che tu fossi già qui fuori per capire come sarà, per scoprire che succederà. Sono tante le cose che vorrei dirti, ma purtroppo un blog pubblico non sempre è il posto ideale dove confessarsi, ma per fortuna sono certa che tu molte cose da lì dentro le hai già capite e non hai certo bisogno di tante spiegazioni. Del resto le parole a volte sono superflue e altre volte sono davvero troppe,inutili e dannose. Detto da me che sono un’inguaribile chiacchierona (prova ne sono i 166 post… in poco più di tre mesi) fa sorridere, lo so…
martedì 18 maggio 2010
Ciò che non puoi immaginare…
Cara Tripy, a te che sei femmina quindi ipoteticamente un giorno potrai trovarti nei panni di una futura madre, voglio dire alcune cose.
Quando una donna sente il famoso orologio biologico che avanza e vede risvegliare il suo istinto di maternità, improvvisamente scopre di volere un figlio. A quel punto se rimane incinta sa già che ci sono cose che potranno succedere perché fanno parte del “pacchetto regalo” e della formula “all inclusive”.
Ingrasserà, avrà degli strani malesseri, soffrirà di sbalzi di umore, etc etc.
Poi ci sono le cose che non sa e nemmeno si aspetta e scopre solo in corso d’opera e ci si rassegna, perché anche queste fanno parte del solito “pacchetto regalo”.
Ma ogni cosa, che la sappia o no, avrà su di lei un impatto inaspettato e imprevedibile.
Quando le cose si materializzano, insieme alla realizzazione di un desiderio arrivano tanti altri piccoli grandi dettagli che fanno la differenza.
Un conto è pensare il tuo corpo diverso da quello che hai sempre visto, un conto e vederlo… un conto è immaginare che i tuoi soliti abiti non ti entreranno più, un conto è metterli via senza nemmeno provarli…
Tutto assume colori e sfumature strane, tutto ti arriva con una forza e con una violenza inaspettate, merito anche degli ormoni, che amplificano emozioni e sentimenti, quasi per complicarti ulteriormente la vita di gestante.
Ed ecco spiegati gli sbalzi di umore, che nel mio caso non sono poi tanto sbalzi, visto che a quanto pare il mio umore si è stabilizzato in “down” e posizionato decisamente in “low profile” (che mamma poliglotta che hai stamattina… incredibile!).
Poi però in tutto questo arrivi tu, quel fremito veloce e inaspettato, che mi dà il buon giorno e la buona notte, che mi ricorda che tu ci sei, che esulta per i sapori dolci, che rappresenta l’inizio di una nuova vita, che ti fa notare il miracolo della natura… e ti rendi conto che la gravidanza è un insieme di cose, e per quanto tu ti sia preparata, per quanto tu abbia letto e incamerato informazioni, è tutto ciò che non puoi immaginare…
(La domanda sorge spontanea: allora perché il mio umore resta decisamente posizionato sulla tacca “low profile”???)
Quando una donna sente il famoso orologio biologico che avanza e vede risvegliare il suo istinto di maternità, improvvisamente scopre di volere un figlio. A quel punto se rimane incinta sa già che ci sono cose che potranno succedere perché fanno parte del “pacchetto regalo” e della formula “all inclusive”.
Ingrasserà, avrà degli strani malesseri, soffrirà di sbalzi di umore, etc etc.
Poi ci sono le cose che non sa e nemmeno si aspetta e scopre solo in corso d’opera e ci si rassegna, perché anche queste fanno parte del solito “pacchetto regalo”.
Ma ogni cosa, che la sappia o no, avrà su di lei un impatto inaspettato e imprevedibile.
Quando le cose si materializzano, insieme alla realizzazione di un desiderio arrivano tanti altri piccoli grandi dettagli che fanno la differenza.
Un conto è pensare il tuo corpo diverso da quello che hai sempre visto, un conto e vederlo… un conto è immaginare che i tuoi soliti abiti non ti entreranno più, un conto è metterli via senza nemmeno provarli…
Tutto assume colori e sfumature strane, tutto ti arriva con una forza e con una violenza inaspettate, merito anche degli ormoni, che amplificano emozioni e sentimenti, quasi per complicarti ulteriormente la vita di gestante.
Ed ecco spiegati gli sbalzi di umore, che nel mio caso non sono poi tanto sbalzi, visto che a quanto pare il mio umore si è stabilizzato in “down” e posizionato decisamente in “low profile” (che mamma poliglotta che hai stamattina… incredibile!).
Poi però in tutto questo arrivi tu, quel fremito veloce e inaspettato, che mi dà il buon giorno e la buona notte, che mi ricorda che tu ci sei, che esulta per i sapori dolci, che rappresenta l’inizio di una nuova vita, che ti fa notare il miracolo della natura… e ti rendi conto che la gravidanza è un insieme di cose, e per quanto tu ti sia preparata, per quanto tu abbia letto e incamerato informazioni, è tutto ciò che non puoi immaginare…
(La domanda sorge spontanea: allora perché il mio umore resta decisamente posizionato sulla tacca “low profile”???)
lunedì 17 maggio 2010
La Golosona che ondeggia
Sai che credo che sia proprio tu quell’onda o quella farfallina, come dicono in tante, che improvvisamente sento vibrare nel mio basso ventre?
Dopo essermi chiesta per quasi una settimana se era solo la mia immaginazione o se erano delle piccole contrazioni involontarie, ora credo di aver capito che sei tu che ti muovi Tripy!
Ho notato che ti piacciono i dolci… Non credevo fosse possibile ma me lo hanno confermato altre donne che sono già mamme, “ondeggi” di più quando ti piace quello che mangio, nel tuo caso gelato o cioccolata…
Infatti io me ne accorgo e mi fa sorridere questa cosa e ogni volta penso fra me e me: golosona!
Però ti capisco bene. In questo ci assomigliamo un bel po’. Vabbè che anche tuo padre, in quanto a golosità non scherza, anzi, a pensarci bene, mi sa che mi batte…
Oggi è successa anche un’altra cosa che aspettavo da tempo: una ragazza al parco mi ha chiesto se quella “pancina” che spuntava da sotto la felpa significava che ero incinta…
Non fare quella faccia, certo che le ho risposto di sì, e le ho anche detto che sei una femmina…
Ehi, che fai, ti muovi proprio adesso?
Guarda che non è l’ora dei dolci, dopo cena, prima mangiamo la carne con la sottiletta e poi ho comprato delle piccole goloserie, ma devi aspettare.
La vita è un’attesa Tripy, imparalo subito ed abituatici, che quanto prima lo fai meglio è per te.
Dopo essermi chiesta per quasi una settimana se era solo la mia immaginazione o se erano delle piccole contrazioni involontarie, ora credo di aver capito che sei tu che ti muovi Tripy!
Ho notato che ti piacciono i dolci… Non credevo fosse possibile ma me lo hanno confermato altre donne che sono già mamme, “ondeggi” di più quando ti piace quello che mangio, nel tuo caso gelato o cioccolata…
Infatti io me ne accorgo e mi fa sorridere questa cosa e ogni volta penso fra me e me: golosona!
Però ti capisco bene. In questo ci assomigliamo un bel po’. Vabbè che anche tuo padre, in quanto a golosità non scherza, anzi, a pensarci bene, mi sa che mi batte…
Oggi è successa anche un’altra cosa che aspettavo da tempo: una ragazza al parco mi ha chiesto se quella “pancina” che spuntava da sotto la felpa significava che ero incinta…
Non fare quella faccia, certo che le ho risposto di sì, e le ho anche detto che sei una femmina…
Ehi, che fai, ti muovi proprio adesso?
Guarda che non è l’ora dei dolci, dopo cena, prima mangiamo la carne con la sottiletta e poi ho comprato delle piccole goloserie, ma devi aspettare.
La vita è un’attesa Tripy, imparalo subito ed abituatici, che quanto prima lo fai meglio è per te.
Ingresso nel 5˚ mese
Ciao Tripy,
eccoci finire il quarto mese e cominciare il quinto.
Io ho iniziato vomitando, cosa che non succedeva da tempo, e tu?
Come sempre non ho la più la più pallida idea di come stai, di cosa fai… di cosa pensi, se pensi qualcosa.
Probabilmente no, e forse è meglio così. Non so cosa potresti pensare tu guardando il mondo da lì dentro…
Oggi ho deciso di mettere un po’ d’ordine e così ho aperto un mobile e ho cominciato a tirare fuori un sacco di cose di cui non ricordavo nemmeno l’esistenza.
È incredibile la mia capacità di accumulare e conservare oggetti inutili, pezzi di carta, ricordi di vita.
In questo aspetto assomiglio terribilmente ed inequivocabilmente a mia madre.
Spero che tu sarai molto diversa da me, spero che riuscirai a sbarazzarti di inutili fardelli per lasciare il posto al nuovo, per tenere le porte aperte sul futuro.
Sai Tripy, quando penso a te vorrei solo il meglio.
Mi rendo conto che vorrei per te il futuro che desideri.
Quante preoccupazioni, quante ansie Tripy quando penso al tuo futuro, a ciò che ti aspetta qui fuori.
Vorrei poterti preservare da tante sofferenze, vorrei proteggerti da ciò che può ferirti, vorrei regalarti i tuoi sogni e i tuoi desideri.
Mi basterebbe saperti felice, avere la certezza che regalarti la vita sia stato un dono e non un capriccio.
Con queste speranze, con questi desideri, ma anche con queste preoccupazioni e con queste paure oggi entriamo nel quinto mese, e proseguiamo insieme questo viaggio, che non sappiamo ancora dove ci porterà.
eccoci finire il quarto mese e cominciare il quinto.
Io ho iniziato vomitando, cosa che non succedeva da tempo, e tu?
Come sempre non ho la più la più pallida idea di come stai, di cosa fai… di cosa pensi, se pensi qualcosa.
Probabilmente no, e forse è meglio così. Non so cosa potresti pensare tu guardando il mondo da lì dentro…
Oggi ho deciso di mettere un po’ d’ordine e così ho aperto un mobile e ho cominciato a tirare fuori un sacco di cose di cui non ricordavo nemmeno l’esistenza.
È incredibile la mia capacità di accumulare e conservare oggetti inutili, pezzi di carta, ricordi di vita.
In questo aspetto assomiglio terribilmente ed inequivocabilmente a mia madre.
Spero che tu sarai molto diversa da me, spero che riuscirai a sbarazzarti di inutili fardelli per lasciare il posto al nuovo, per tenere le porte aperte sul futuro.
Sai Tripy, quando penso a te vorrei solo il meglio.
Mi rendo conto che vorrei per te il futuro che desideri.
Quante preoccupazioni, quante ansie Tripy quando penso al tuo futuro, a ciò che ti aspetta qui fuori.
Vorrei poterti preservare da tante sofferenze, vorrei proteggerti da ciò che può ferirti, vorrei regalarti i tuoi sogni e i tuoi desideri.
Mi basterebbe saperti felice, avere la certezza che regalarti la vita sia stato un dono e non un capriccio.
Con queste speranze, con questi desideri, ma anche con queste preoccupazioni e con queste paure oggi entriamo nel quinto mese, e proseguiamo insieme questo viaggio, che non sappiamo ancora dove ci porterà.
domenica 16 maggio 2010
Un corpo che cambia
Comincio ad avere paura dei cambiamenti del mio corpo.
Mi guardo allo specchio e lo vedo improvvisamente diverso.
Mi accarezzo e inaspettatamente lo sento gonfio e deformato sotto le mie dita.
Mi scopro diversa.
Tutto questo mi spaventa, sono sincera.
Non lo riconosco, non lo sento mio, non mi appartiene.
Cerco di evitare gli sguardi miei e degli altri, cerco di coprirlo, di nasconderlo, evito il contatto, lo rifiuto.
So che sono solo all’inizio e mi domando timorosa fin dove arriverà la metamorfosi.
Mi chiedo se tornerò mai lontanamente simile a ciò che ero all’inizio o se almeno riuscirò ad accettarmi diversa, cambiata.
Mi domando se riuscirò ancora a suscitare piacere…
Il mio corpo sta cambiando per te, per accoglierti, per ospitarti, eppure io non ho ancora capito se quell’onda sei tu che ti muovi o se è solo il mio corpo che si lamenta di ciò che sta subendo.
Fatti riconoscere una volta per tutte, dammi un segnale che sia chiaro, inequivocabile, inconfondibile!
Non lasciarmi in questo stato di frustrazione, fa in modo che io senta per chi avviene tutto questo, aiutami a capirne il senso.
Mi guardo allo specchio e lo vedo improvvisamente diverso.
Mi accarezzo e inaspettatamente lo sento gonfio e deformato sotto le mie dita.
Mi scopro diversa.
Tutto questo mi spaventa, sono sincera.
Non lo riconosco, non lo sento mio, non mi appartiene.
Cerco di evitare gli sguardi miei e degli altri, cerco di coprirlo, di nasconderlo, evito il contatto, lo rifiuto.
So che sono solo all’inizio e mi domando timorosa fin dove arriverà la metamorfosi.
Mi chiedo se tornerò mai lontanamente simile a ciò che ero all’inizio o se almeno riuscirò ad accettarmi diversa, cambiata.
Mi domando se riuscirò ancora a suscitare piacere…
Il mio corpo sta cambiando per te, per accoglierti, per ospitarti, eppure io non ho ancora capito se quell’onda sei tu che ti muovi o se è solo il mio corpo che si lamenta di ciò che sta subendo.
Fatti riconoscere una volta per tutte, dammi un segnale che sia chiaro, inequivocabile, inconfondibile!
Non lasciarmi in questo stato di frustrazione, fa in modo che io senta per chi avviene tutto questo, aiutami a capirne il senso.
sabato 15 maggio 2010
Un sabato casalingo
Eccoci di nuovo qua, dopo pranzo ho di nuovo avuto la sensazione di sentirti, chissà se sei davvero tu o se è un banalissimo movimento involontario del mio corpo.
Ho appena infornato un ciambelline al cioccolato che farcirò con le fragole.
Ne vuoi un po’ Tripy? È un esperimento e non so se verrà bene ma sono fiduciosa. Facciamo così, prima lo assaggio io poi vedo se è il caso di darlo anche a te…
Che madre “sema” che hai!
E proprio mentre dico queste cose mi sembra di sentire nel basso ventre quell’onda che ormai io associo a te, e che mi sembra una tua conferma…
Un dubbio: confermi che vuoi assaggiare la torta o che hai una madre un po’ “sema”?
Ah… già, entrambe…. Tu sì che sei furba!
Ho appena infornato un ciambelline al cioccolato che farcirò con le fragole.
Ne vuoi un po’ Tripy? È un esperimento e non so se verrà bene ma sono fiduciosa. Facciamo così, prima lo assaggio io poi vedo se è il caso di darlo anche a te…
Che madre “sema” che hai!
E proprio mentre dico queste cose mi sembra di sentire nel basso ventre quell’onda che ormai io associo a te, e che mi sembra una tua conferma…
Un dubbio: confermi che vuoi assaggiare la torta o che hai una madre un po’ “sema”?
Ah… già, entrambe…. Tu sì che sei furba!
Una giornata uggiosa
Beata te Tripy che sei lì dentro e non devi sopportare questa giornata uggiosa. Piove da questa notte e non ha mai smesso, anzi è addirittura peggiorato.
Anche Heidi è stufa, non si è praticamente mossa dal suo lettino, cosa piuttosto anomala tenendo in considerazione il suo carattere piuttosto esuberante e giocoso.
Del resto la capisco, fuori diluvia, per terra ci sono 5 centimetri d’acqua, pozzanghere e fango dappertutto… il parco diventa un miraggio lontano e irraggiungibile.
Tuo padre ed io stamattina siamo andati a fare la spesa ed ora stiamo aspettando di pranzare.
Ammetto che ho una discreta fame… sarà mica “colpa” tua? Secondo me un po’ sì.
Anche Heidi è stufa, non si è praticamente mossa dal suo lettino, cosa piuttosto anomala tenendo in considerazione il suo carattere piuttosto esuberante e giocoso.
Del resto la capisco, fuori diluvia, per terra ci sono 5 centimetri d’acqua, pozzanghere e fango dappertutto… il parco diventa un miraggio lontano e irraggiungibile.
Tuo padre ed io stamattina siamo andati a fare la spesa ed ora stiamo aspettando di pranzare.
Ammetto che ho una discreta fame… sarà mica “colpa” tua? Secondo me un po’ sì.
venerdì 14 maggio 2010
La fiera del "minchiamix"
Ciao Tripy,
oggi ho fatto un sacco di giri e solo ora ho avuto il tempo di sedermi al p.c. per scriverti. Stamattina è venuta a trovarci zia Yle e insieme siamo andate a creare in fiera, quella che io ho soprannominato la fiera del minchiamix. Un posto dove ci sono esposte tutte quelle cose che piacciono tanto alla mamma per fare decoupage, patchwork, ricami etc etc etc… Ho comprato una cosa per te che credo ti piacerà.
Era da tanto che non vedevo zia Yle, sono stata proprio contenta! Che bello!!!
Oggi forse perché ero troppo presa da tutte queste belle novità, non ti ho sentita muovere, sempre che ieri fossi tu. In ogni caso ora se vuoi io ci sono…
oggi ho fatto un sacco di giri e solo ora ho avuto il tempo di sedermi al p.c. per scriverti. Stamattina è venuta a trovarci zia Yle e insieme siamo andate a creare in fiera, quella che io ho soprannominato la fiera del minchiamix. Un posto dove ci sono esposte tutte quelle cose che piacciono tanto alla mamma per fare decoupage, patchwork, ricami etc etc etc… Ho comprato una cosa per te che credo ti piacerà.
Era da tanto che non vedevo zia Yle, sono stata proprio contenta! Che bello!!!
Oggi forse perché ero troppo presa da tutte queste belle novità, non ti ho sentita muovere, sempre che ieri fossi tu. In ogni caso ora se vuoi io ci sono…
giovedì 13 maggio 2010
L'onda
Non so se sia proprio tu, quell’onda che sento passare a volte sotto le mie mani, quando le tengo appoggiate alla mia pancia.
Era capitato già l’altra sera, una sola volta, una sola onda, ma forte e determinata!
Ero completamente assorta nei miei pensieri, totalmente rilassata e mi sono quasi spaventata, non ho pensato subito a te, lo ammetto.
Dopo averlo aspettato tanto, è strano da dire, ma in quel momento non me lo aspettavo.
Poi più niente, ho passato i dieci minuti successivi a tastare, pigiare, accarezzare e solleticare la pancia, più e più volte, nella speranza che risuccedesse, ma dell’onda misteriosa, nessuna traccia, calma piatta all’orizzonte.
E poi di nuovo stamattina, dopo una notte agitata e un risveglio tempestoso, eccola arrivare improvvisa e rapida: una piccola sequenza di onde, quasi a ricordarmi la tua presenza, quasi come se tu volessi dirmi “ehi, io sono qui!”.
Mi piace pensare che questo sia il tuo codice morse, che sia davvero tu e che questo sia il tuo modo per comunicare con il mondo esterno.
Mi sembra che non sia nemmeno casuale che tu abbia deciso di farlo proprio in un giorno come questo, in cui i pensieri sono davvero chiusi in un gomitolo e le cose che avrei da dirti sicuramente troppe...
Quello che posso dirti Tripy è che anche io ci sono, forse confusa, sicuramente spaventata, decisamente stanca, ma sono qui fuori, sono il tuo prezioso contenitore salvavita, l’unico che hai… e ad essere sincera, non sono proprio del tutto sicura che questa sia una fortuna per te.
Ma non preoccuparti più di tanto, oggi è uno di quei giorni in cui non ho sicurezze.
Sono come il clima: incerto, piovoso e fuori tempo massimo.
E tu? Beh tu, se dovessi definirti, direi che sei proprio come un risotto.
Una volta qualcuno mi ha detto che un risotto, per essere perfetto, deve fare l’onda. Ecco, tu fai l’onda e proprio come un risotto, a volte ti riproponi…
Io in questi ultimi mesi ho mangiato kili di risotto e forse comincio a pensare di averne fatto indigestione… e forse quell’onda non sei tu, ma è solo il risotto!
Era capitato già l’altra sera, una sola volta, una sola onda, ma forte e determinata!
Ero completamente assorta nei miei pensieri, totalmente rilassata e mi sono quasi spaventata, non ho pensato subito a te, lo ammetto.
Dopo averlo aspettato tanto, è strano da dire, ma in quel momento non me lo aspettavo.
Poi più niente, ho passato i dieci minuti successivi a tastare, pigiare, accarezzare e solleticare la pancia, più e più volte, nella speranza che risuccedesse, ma dell’onda misteriosa, nessuna traccia, calma piatta all’orizzonte.
E poi di nuovo stamattina, dopo una notte agitata e un risveglio tempestoso, eccola arrivare improvvisa e rapida: una piccola sequenza di onde, quasi a ricordarmi la tua presenza, quasi come se tu volessi dirmi “ehi, io sono qui!”.
Mi piace pensare che questo sia il tuo codice morse, che sia davvero tu e che questo sia il tuo modo per comunicare con il mondo esterno.
Mi sembra che non sia nemmeno casuale che tu abbia deciso di farlo proprio in un giorno come questo, in cui i pensieri sono davvero chiusi in un gomitolo e le cose che avrei da dirti sicuramente troppe...
Quello che posso dirti Tripy è che anche io ci sono, forse confusa, sicuramente spaventata, decisamente stanca, ma sono qui fuori, sono il tuo prezioso contenitore salvavita, l’unico che hai… e ad essere sincera, non sono proprio del tutto sicura che questa sia una fortuna per te.
Ma non preoccuparti più di tanto, oggi è uno di quei giorni in cui non ho sicurezze.
Sono come il clima: incerto, piovoso e fuori tempo massimo.
E tu? Beh tu, se dovessi definirti, direi che sei proprio come un risotto.
Una volta qualcuno mi ha detto che un risotto, per essere perfetto, deve fare l’onda. Ecco, tu fai l’onda e proprio come un risotto, a volte ti riproponi…
Io in questi ultimi mesi ho mangiato kili di risotto e forse comincio a pensare di averne fatto indigestione… e forse quell’onda non sei tu, ma è solo il risotto!
mercoledì 12 maggio 2010
Va tutto bene, sempre e comunque!
Oggi entriamo nella diciassettesima settimana e la giornata è iniziata con questo pensiero: fortunate noi Tripy, che nella nostra beata ingenuità ci possiamo permettere di vivere nel nostro mondo incantato, fatto di nuvolette rosa, fiocchi, pizzi e orsetti, senza preoccupazioni, se non quella della forma della mia pancia che, con le sue due gobbe, assomiglia più alla schiena di un cammello, che ad una pancia da donna incinta.
Questa è la sensazione che ho avuto di prima mattina, quella di vivere nel mondo di “Papalla”. Cosa me lo fa pensare?
Diverse cose, per esempio mia madre che nega l’evidenza delle cose che dice e che fa, o tuo padre che dice che va tutto bene quando il suo silenzio più prolungato ed assordante del solito, è già da solo una prova che non va tutto bene… ma se devo far finta di crederci allora mi calo nel ruolo e faccio finta di non sentire, di non vedere e di non capire… e comincio a dire anche io che va tutto bene, sempre e comunque!
Noti una vena polemica? Sì, ti confermo che c’è, e non mi va nemmeno di nasconderla.
Ma passiamo ai nostri futili discorsi di donnicciole, tu in erba io in lievitazione… e vediamo un po’ cosa fa la mia bimba in questa settimana.
Come sempre i calcoli lunghezza/peso non sono attendibili. C’è chi dice 19 centimetri per 200 grammi e chi 15 centimetri per 150 grammi. Rinunciamo a capire… di certo sappiamo che ormai dovresti pesare più tu della placenta.
La tua crescita in questa fase è decisamente molto rapida poiché conservi i grassi sotto la pelle. Alla fine della gravidanza dovresti averne conservati dal 2 al 6% del tuo peso. I grassi accumulati ti saranno di aiuto per conservare e regolare la temperatura corporea dopo la nascita.
Uno strato protettivo chiamato “vernice caseosa” inizia a crearsi attorno alla tua pelle che è ancora praticamente trasparente.
Il cordone ombelicale diventa più resistente, spesso e lungo, man mano che le settimane avanzano, e continua a trasportare il sangue ed i nutrienti per te (ci piace il cordone ombelicale!).
Il meconio si forma periodicamente e consiste in una sostanza nero verdastra viscida (ma a cosa serve e da dove salta fuori non ce lo dicono???). Cerco su Wikipedia… Ommioddio che impressione!!! C’è pure la foto del meconio… aspetto orrendo, del resto dice che trattasi di “prodotti delle secrezioni intestinali unitamente a cellule epiteliali intestinali desquamatesi e dal liquido amniotico ingerito durante il periodo pre-natale” Che schifo! Era decisamente meglio non saperlo…
La testa resta più eretta e il corpo e gli arti ora sono più lunghi della testa, cosa che rende la tua forma più proporzionata.
Il senso dell’udito sta decisamente migliorando (sempre che tu in questo assomigli a me e non a tuo padre…) e le orecchie si spostano verso la posizione finale. Ora che le parti interne sono ormai quasi completamente sviluppate dei rumori forti possono spaventarti. (Addirittura???).
Gli occhi sono ben sviluppati ma rimangono chiusi ermeticamente. Peccato che in un altro sito leggo che a questo punto sei in grado di sbattere le palpebre… ma non si era detto che i tuoi sono sigillati???
A questo punto sviluppi i polpastrelli sulle piccole dita delle mani e dei piedi, sì Ricky, anche dei piedi!!!
Lo scheletro si trasforma da cartilagine ad ossa che però rimangono flessibili, cosa fondamentale al culmine della gravidanza.
“Se il bambino è un maschietto, le ghiandole della prostata iniziano a svilupparsi” direi che questo non è il tuo caso… e direi anche che le idee degli espertissimi sulla diciassettesima settimana di gestazione sono più confuse del solito…
Ma come abbiamo già detto stamattina: va tutto bene, sempre e comunque!
Questa è la sensazione che ho avuto di prima mattina, quella di vivere nel mondo di “Papalla”. Cosa me lo fa pensare?
Diverse cose, per esempio mia madre che nega l’evidenza delle cose che dice e che fa, o tuo padre che dice che va tutto bene quando il suo silenzio più prolungato ed assordante del solito, è già da solo una prova che non va tutto bene… ma se devo far finta di crederci allora mi calo nel ruolo e faccio finta di non sentire, di non vedere e di non capire… e comincio a dire anche io che va tutto bene, sempre e comunque!
Noti una vena polemica? Sì, ti confermo che c’è, e non mi va nemmeno di nasconderla.
Ma passiamo ai nostri futili discorsi di donnicciole, tu in erba io in lievitazione… e vediamo un po’ cosa fa la mia bimba in questa settimana.
Come sempre i calcoli lunghezza/peso non sono attendibili. C’è chi dice 19 centimetri per 200 grammi e chi 15 centimetri per 150 grammi. Rinunciamo a capire… di certo sappiamo che ormai dovresti pesare più tu della placenta.
La tua crescita in questa fase è decisamente molto rapida poiché conservi i grassi sotto la pelle. Alla fine della gravidanza dovresti averne conservati dal 2 al 6% del tuo peso. I grassi accumulati ti saranno di aiuto per conservare e regolare la temperatura corporea dopo la nascita.
Uno strato protettivo chiamato “vernice caseosa” inizia a crearsi attorno alla tua pelle che è ancora praticamente trasparente.
Il cordone ombelicale diventa più resistente, spesso e lungo, man mano che le settimane avanzano, e continua a trasportare il sangue ed i nutrienti per te (ci piace il cordone ombelicale!).
Il meconio si forma periodicamente e consiste in una sostanza nero verdastra viscida (ma a cosa serve e da dove salta fuori non ce lo dicono???). Cerco su Wikipedia… Ommioddio che impressione!!! C’è pure la foto del meconio… aspetto orrendo, del resto dice che trattasi di “prodotti delle secrezioni intestinali unitamente a cellule epiteliali intestinali desquamatesi e dal liquido amniotico ingerito durante il periodo pre-natale” Che schifo! Era decisamente meglio non saperlo…
La testa resta più eretta e il corpo e gli arti ora sono più lunghi della testa, cosa che rende la tua forma più proporzionata.
Il senso dell’udito sta decisamente migliorando (sempre che tu in questo assomigli a me e non a tuo padre…) e le orecchie si spostano verso la posizione finale. Ora che le parti interne sono ormai quasi completamente sviluppate dei rumori forti possono spaventarti. (Addirittura???).
Gli occhi sono ben sviluppati ma rimangono chiusi ermeticamente. Peccato che in un altro sito leggo che a questo punto sei in grado di sbattere le palpebre… ma non si era detto che i tuoi sono sigillati???
A questo punto sviluppi i polpastrelli sulle piccole dita delle mani e dei piedi, sì Ricky, anche dei piedi!!!
Lo scheletro si trasforma da cartilagine ad ossa che però rimangono flessibili, cosa fondamentale al culmine della gravidanza.
“Se il bambino è un maschietto, le ghiandole della prostata iniziano a svilupparsi” direi che questo non è il tuo caso… e direi anche che le idee degli espertissimi sulla diciassettesima settimana di gestazione sono più confuse del solito…
Ma come abbiamo già detto stamattina: va tutto bene, sempre e comunque!
martedì 11 maggio 2010
Incredibili misteri della pancia
Nel primo pomeriggio è passata a salutarci zia Teresa, era solo da giovedì scorso che non ci vedevamo ed è rimasta sconvolta dall’esplosione della pancia. Io non me ne sono resa conto, forse perché ce l’ho sott’occhio tutti i giorni, però, dato che oggi, prima di andare via, anche la signora Patrizia Poche Chiacchiere mi ha detto che trovava la mia pancia cresciuta, mi sono messa davanti allo specchio per verificare.
E dove diavolo ti eri nascosta ho pensato osservando il mio profilo?
Eppure ti assicuro che sotto le felpe e le maglie non si nota nulla.
Nemmeno la “Bira” (soprannome di una vicina di casa che non mi è affatto simpatica) che mi incrocia quasi tutti i giorni ha detto nulla…
Sono quasi spaventata… forse ha ragione tuo padre quando dice che ora mangio troppo…
Domani mi peso e verifichiamo un po’ l’andamento, se l’ascesa è troppo rapida prometto che limito le porcherie poco sane che ingurgito ogni giorno e ridimensiono la dose di gelato quotidiana.
Parola di mamma Tripy.
E dove diavolo ti eri nascosta ho pensato osservando il mio profilo?
Eppure ti assicuro che sotto le felpe e le maglie non si nota nulla.
Nemmeno la “Bira” (soprannome di una vicina di casa che non mi è affatto simpatica) che mi incrocia quasi tutti i giorni ha detto nulla…
Sono quasi spaventata… forse ha ragione tuo padre quando dice che ora mangio troppo…
Domani mi peso e verifichiamo un po’ l’andamento, se l’ascesa è troppo rapida prometto che limito le porcherie poco sane che ingurgito ogni giorno e ridimensiono la dose di gelato quotidiana.
Parola di mamma Tripy.
Creatività?!?
Tripy, è mio dovere dirti che se assomiglierai a me sarai una bimba creativa. Ti divertirai un sacco a pasticciare con le mani: tagliare, cucire, colorare, attaccare… inventare!
Io ho una creatività che definirei “libera”, che spazia in diversi settori, a seconda dell’estro del momento.
Oggi mi sono messa a fare cosine per te, ne avevo proprio voglia, mi rilassa e poi è una bella soddisfazione, ti assicuro.
Anche il mio disordine è creatività… ehmmm almeno, io lo giustifico così.
Quando papà ci fa notare il caos che c’è sulla scrivania, o sul mio comodino o dentro la mia borsa… è evidente che lui non è un creativo. È una forma d’arte!
Sinceramente quante persone conosci che in borsa hanno, nell’ordine, un pezzo di rubinetto, sacchetti per il cane, museruola, caramelle, plum cake senza glutine, cucchiaino, pezzi di stoffa, collana, scontrini, bottoni, sacchetto con sassi e naturalmente il portafoglio? Puoi cercare, ma troverai ben poche persone con una creatività così elevata…
Sono stata convincente? Non credo… Comunque oggi viene la signora Patrizia Poche Chiacchiere, che in tre ore riesce a riassettare tutto e dare un improvvisa immagine di ordine e rigore… praticamente una salvezza!
Io ho una creatività che definirei “libera”, che spazia in diversi settori, a seconda dell’estro del momento.
Oggi mi sono messa a fare cosine per te, ne avevo proprio voglia, mi rilassa e poi è una bella soddisfazione, ti assicuro.
Anche il mio disordine è creatività… ehmmm almeno, io lo giustifico così.
Quando papà ci fa notare il caos che c’è sulla scrivania, o sul mio comodino o dentro la mia borsa… è evidente che lui non è un creativo. È una forma d’arte!
Sinceramente quante persone conosci che in borsa hanno, nell’ordine, un pezzo di rubinetto, sacchetti per il cane, museruola, caramelle, plum cake senza glutine, cucchiaino, pezzi di stoffa, collana, scontrini, bottoni, sacchetto con sassi e naturalmente il portafoglio? Puoi cercare, ma troverai ben poche persone con una creatività così elevata…
Sono stata convincente? Non credo… Comunque oggi viene la signora Patrizia Poche Chiacchiere, che in tre ore riesce a riassettare tutto e dare un improvvisa immagine di ordine e rigore… praticamente una salvezza!
lunedì 10 maggio 2010
Oggi
Eccoci qua, anche oggi siamo arrivati a fine giornata.
Io e te abbiamo già cenato, nell’attesa che papà torni dal lavoro. Io ho un po’ di mal di stomaco, anche più di un po’.
Che giorno è stato? Sinceramente non saprei dirtelo, ma posso raccontartelo.
Abbiamo cominciato la giornata con i soliti esami del sangue di routine (du palle!!!) e poi ci e toccata la la “gita” a Ravenna.
Nell’occasione abbiamo visto tua nonna, mia madre, che continua a sceneggiare drammi che non esistono se non nella sua testa… che continua ad inveire contro i suoi figli perché non assomigliano a come li aveva immaginati, non sono come li avrebbe voluti, perché non le restituiscono ciò che lei a dato loro…
Minaccia di andarsene e di non farci sapere nemmeno dove andrà a morire…
Se sono preoccupata? Assolutamente no. Devi sapere, cara Tripy, che questa storia per me è una replica della replica, altro che Beautiful…
L’unica cosa che realmente mi dispiace è che lei ci sta davvero male perché crede a ciò che dice, perché è assolutamente convinta di aver fatto i figli più str… afottenti della terra (ad essere sinceri non volevo proprio dire strafottenti…).
Comunque sia, inutile tentare di convincerla e cercare di farle cambiare idea, inutile spiegarle le ragioni dei figli e… inutile, totalmente inutile e dannoso anche ascoltarla. Per questo credo che lei sia l’unica persona con la quale sono riuscita ad imparare e mettere in pratica l’arte dell’isolamento acustico. Quando inizia certi discorsi assurdi, io smetto di ascoltarla.
Eh no Tripy, non devi imparare a fare la stessa cosa con me… io sono arrivata a questo punto dopo quasi 40 anni… suvvia e poi spero di non fare gli stessi errori… ne farò, certo, ma almeno lasciami il privilegio di fare errori diversi!
Io e te abbiamo già cenato, nell’attesa che papà torni dal lavoro. Io ho un po’ di mal di stomaco, anche più di un po’.
Che giorno è stato? Sinceramente non saprei dirtelo, ma posso raccontartelo.
Abbiamo cominciato la giornata con i soliti esami del sangue di routine (du palle!!!) e poi ci e toccata la la “gita” a Ravenna.
Nell’occasione abbiamo visto tua nonna, mia madre, che continua a sceneggiare drammi che non esistono se non nella sua testa… che continua ad inveire contro i suoi figli perché non assomigliano a come li aveva immaginati, non sono come li avrebbe voluti, perché non le restituiscono ciò che lei a dato loro…
Minaccia di andarsene e di non farci sapere nemmeno dove andrà a morire…
Se sono preoccupata? Assolutamente no. Devi sapere, cara Tripy, che questa storia per me è una replica della replica, altro che Beautiful…
L’unica cosa che realmente mi dispiace è che lei ci sta davvero male perché crede a ciò che dice, perché è assolutamente convinta di aver fatto i figli più str… afottenti della terra (ad essere sinceri non volevo proprio dire strafottenti…).
Comunque sia, inutile tentare di convincerla e cercare di farle cambiare idea, inutile spiegarle le ragioni dei figli e… inutile, totalmente inutile e dannoso anche ascoltarla. Per questo credo che lei sia l’unica persona con la quale sono riuscita ad imparare e mettere in pratica l’arte dell’isolamento acustico. Quando inizia certi discorsi assurdi, io smetto di ascoltarla.
Eh no Tripy, non devi imparare a fare la stessa cosa con me… io sono arrivata a questo punto dopo quasi 40 anni… suvvia e poi spero di non fare gli stessi errori… ne farò, certo, ma almeno lasciami il privilegio di fare errori diversi!
Mi sembra ieri
Ci sono giorni che vorrei che non finissero mai, e notti che mi domando quando finiranno: ieri è stato uno di quei giorni, ieri è stata una di quelle notti.
E oggi? Oggi non possiamo saperlo, è un nuovo giorno, ancora tutto da scrivere, si ricomincia.
Oggi sono tre mesi che ti scrivo, eppure mi sembra ieri.
10 febbraio – 10 maggio: 3 mesi esatti, le date non mentono.
E oggi? Oggi non possiamo saperlo, è un nuovo giorno, ancora tutto da scrivere, si ricomincia.
Oggi sono tre mesi che ti scrivo, eppure mi sembra ieri.
10 febbraio – 10 maggio: 3 mesi esatti, le date non mentono.
domenica 9 maggio 2010
...per tutto il resto c’è Mastercard!
Siamo appena tornati a casa dalla nostra domenica di relax, con tanto di gita, tutti, ma proprio tutti, Heidi compresa, a Porto Recanati.
Prima di pranzo abbiamo passeggiato in centro e sul lungo mare e poi ci siamo fermati a mangiare una grigliata di pesce... e non solo quella... in un ristorantino sulla spiaggia.
Dopo pranzo ci siamo rilassati al sole, comodamente stesi su un pedalò e cullati dalla brezza marina.
Abbiamo goduto anche dello spettacolo di un gruppetto di ragazzini che si sono esibiti in un’improvvisata partita di calcio a piedi nudi sulla ghiaia… è stato esilarante, anche e soprattutto, sentire i loro divertenti soprannomi “Cannuccia” “Migna” e i coloriti commenti…
Che dire, è stata una giornata perfetta Tripy, proprio la domenica di cui tutti noi avevamo bisogno, ma sono certa che di questo tu te ne sia resa conto, una di quelle giornate in cui non vedi nuvole all’orizzonte, in cui lasci fuori dalla porta tutti i problemi, le ansie e le preoccupazioni, in cui riesci a ricaricare le batterie e pensi che la vita sia incredibilmente stupenda… per tutto il resto c’è Mastercard!
Prima di pranzo abbiamo passeggiato in centro e sul lungo mare e poi ci siamo fermati a mangiare una grigliata di pesce... e non solo quella... in un ristorantino sulla spiaggia.
Dopo pranzo ci siamo rilassati al sole, comodamente stesi su un pedalò e cullati dalla brezza marina.
Abbiamo goduto anche dello spettacolo di un gruppetto di ragazzini che si sono esibiti in un’improvvisata partita di calcio a piedi nudi sulla ghiaia… è stato esilarante, anche e soprattutto, sentire i loro divertenti soprannomi “Cannuccia” “Migna” e i coloriti commenti…
Che dire, è stata una giornata perfetta Tripy, proprio la domenica di cui tutti noi avevamo bisogno, ma sono certa che di questo tu te ne sia resa conto, una di quelle giornate in cui non vedi nuvole all’orizzonte, in cui lasci fuori dalla porta tutti i problemi, le ansie e le preoccupazioni, in cui riesci a ricaricare le batterie e pensi che la vita sia incredibilmente stupenda… per tutto il resto c’è Mastercard!
sabato 8 maggio 2010
Un contatto che non c'è
Buongiorno,
speriamo che oggi sia migliore della notte che lo ha preceduto.
Ho cominciato a dormire poco, mi sveglio e faccio fatica a riaddormentarmi e poi il giorno dopo ho un gran mal di testa terrificante.
E tu come stai piccola stellina? Proprio non ti va di farti sentire muovere, vero?
Io ci provo tutte le sere a stendermi sul letto o sul divano, a rilassarmi per darti modo di farmi sentire che ci sei, che vuoi instaurare un contatto con il mondo esterno.
Forse è presto, o forse sei pigra, o forse sono io che non so riconoscere i tuoi segnali. Vabbè, io sono testarda e paziente e continuerò a provarci, fiduciosa che prima o poi arriverà quello sfarfallio di cui tutti mi parlano.
Nel frattempo… nel frattempo cerco di godermi questo sabato, un po’ malinconico ma per ora sereno, fatto di sole e di nuvole che lo coprono, fatto di vento ma anche di tepore primaverile.
E provo ad immaginare come sarà la prossima primavera con te…
speriamo che oggi sia migliore della notte che lo ha preceduto.
Ho cominciato a dormire poco, mi sveglio e faccio fatica a riaddormentarmi e poi il giorno dopo ho un gran mal di testa terrificante.
E tu come stai piccola stellina? Proprio non ti va di farti sentire muovere, vero?
Io ci provo tutte le sere a stendermi sul letto o sul divano, a rilassarmi per darti modo di farmi sentire che ci sei, che vuoi instaurare un contatto con il mondo esterno.
Forse è presto, o forse sei pigra, o forse sono io che non so riconoscere i tuoi segnali. Vabbè, io sono testarda e paziente e continuerò a provarci, fiduciosa che prima o poi arriverà quello sfarfallio di cui tutti mi parlano.
Nel frattempo… nel frattempo cerco di godermi questo sabato, un po’ malinconico ma per ora sereno, fatto di sole e di nuvole che lo coprono, fatto di vento ma anche di tepore primaverile.
E provo ad immaginare come sarà la prossima primavera con te…
venerdì 7 maggio 2010
Un castello di carta
È una bella giornata di maggio, tu ti alzi e pur non avendo dormito a sufficienza, non ti senti stanca ma anzi, sei abbastanza felice e tutto sommato serena. Sei andata a fare un giro al mercato e hai appena finito di comprare dei meravigliosi pantaloncini di velluto rosso, taglia 3/6 mesi, e già ti immagini lì dentro quelle gambette che fino ad oggi hai visto sgambettare solo dentro un monitor di un ecografo.
Vai in giro fiera ed orgogliosa della tua panciotta che comincia a fare capolino dai pantaloni. La accarezzi perché ti senti meno sola.
Stasera tornerà papà e sai che passerai una bella serata e poi ti aspetta un week-end davvero speciale.
Pensi che nulla possa turbarti.
Pensi che il mondo sia tuo, ti senti forte, invincibile.
Poi vedi una bella ragazza, non la conosci, non l’hai mai vista prima.
Ma qualcuno che in quel momento sta parlando con te e che la conosce, sente l’esigenza di raccontarti che quella ragazza domenica scorsa era felice e proprio come te aspettava un bimbo…
Ma lunedì, solo 4 giorni fa, lo ha perso, senza sintomi, senza preavviso…
Le gambe ti cominciano a tremare, le parole si fanno improvvisamente confuse e incerte. Senti le forze venire meno e improvvisamente ti viene da vomitare e vorresti scappare a kilometri di distanza, vorresti far tornare indietro di anche solo mezz’ora le lancette dell’orologio.
E proprio come nel peggior film dell’orrore il racconto continua, a quanto pare la ragazza era di tre mesi e mezzo… proprio come te…
Era andata a fare una normale ecografia di controllo, felice, pensando di vedere muovere il suo prezioso fagottino e invece, le hanno detto che non c’era più il battito… Non vuoi credere alle tue orecchie, è un dejà vu.
La paura arriva tagliente fino in profondità come una lama di coltello, attraversa e stordisce il tuo corpo come una scossa elettrica e paralizza anche i pensieri.
Apri gli occhi di fronte a quello che hai sempre saputo ma che per sopravvivere, hai cercato di non pensare e vedi davanti a te l’immagine di quella ragazza che tenta di riprendere in mano la sua vita e capisci che realmente tutto può crollare, anche dopo i tre mesi.
Ti allontani e anche tu riprendi la tua strada, con in mano il tuo sacchetto e dentro quei pantaloncini rossi che non hai nemmeno più il coraggio di guardare e che se ci pensi ora ti fanno solo scendere i goccioloni… Nulla è come prima.
Ora sai che anche se ti senti ancora incinta potresti non esserlo più… e improvvisamente ti senti una stupida e capisci che quello che hai costruito intorno a te è solo un fragile castello di carta.
Vai in giro fiera ed orgogliosa della tua panciotta che comincia a fare capolino dai pantaloni. La accarezzi perché ti senti meno sola.
Stasera tornerà papà e sai che passerai una bella serata e poi ti aspetta un week-end davvero speciale.
Pensi che nulla possa turbarti.
Pensi che il mondo sia tuo, ti senti forte, invincibile.
Poi vedi una bella ragazza, non la conosci, non l’hai mai vista prima.
Ma qualcuno che in quel momento sta parlando con te e che la conosce, sente l’esigenza di raccontarti che quella ragazza domenica scorsa era felice e proprio come te aspettava un bimbo…
Ma lunedì, solo 4 giorni fa, lo ha perso, senza sintomi, senza preavviso…
Le gambe ti cominciano a tremare, le parole si fanno improvvisamente confuse e incerte. Senti le forze venire meno e improvvisamente ti viene da vomitare e vorresti scappare a kilometri di distanza, vorresti far tornare indietro di anche solo mezz’ora le lancette dell’orologio.
E proprio come nel peggior film dell’orrore il racconto continua, a quanto pare la ragazza era di tre mesi e mezzo… proprio come te…
Era andata a fare una normale ecografia di controllo, felice, pensando di vedere muovere il suo prezioso fagottino e invece, le hanno detto che non c’era più il battito… Non vuoi credere alle tue orecchie, è un dejà vu.
La paura arriva tagliente fino in profondità come una lama di coltello, attraversa e stordisce il tuo corpo come una scossa elettrica e paralizza anche i pensieri.
Apri gli occhi di fronte a quello che hai sempre saputo ma che per sopravvivere, hai cercato di non pensare e vedi davanti a te l’immagine di quella ragazza che tenta di riprendere in mano la sua vita e capisci che realmente tutto può crollare, anche dopo i tre mesi.
Ti allontani e anche tu riprendi la tua strada, con in mano il tuo sacchetto e dentro quei pantaloncini rossi che non hai nemmeno più il coraggio di guardare e che se ci pensi ora ti fanno solo scendere i goccioloni… Nulla è come prima.
Ora sai che anche se ti senti ancora incinta potresti non esserlo più… e improvvisamente ti senti una stupida e capisci che quello che hai costruito intorno a te è solo un fragile castello di carta.
Un'anteprima di te
Stanotte ti ho sognata, che emozione!
Eri proprio tu, eri bellissima, eri nostra figlia!
Ricordo ancora il tuo profumo e la morbidezza della tua pelle.
Eri buona nel tuo passeggino e io ti accarezzavo dolcemente la testina.
Non sembravi appena nata, secondo me avevi qualche mese.
C’era anche Heidi con noi, eravamo fuori per fare una passeggiata.
Le femmine di casa in giro ad esplorare il mondo…
È stato un bel sogno, che mi ha lasciata una strana ma piacevole sensazione.
È come se avessi visto un’anteprima di te!
Eri proprio tu, eri bellissima, eri nostra figlia!
Ricordo ancora il tuo profumo e la morbidezza della tua pelle.
Eri buona nel tuo passeggino e io ti accarezzavo dolcemente la testina.
Non sembravi appena nata, secondo me avevi qualche mese.
C’era anche Heidi con noi, eravamo fuori per fare una passeggiata.
Le femmine di casa in giro ad esplorare il mondo…
È stato un bel sogno, che mi ha lasciata una strana ma piacevole sensazione.
È come se avessi visto un’anteprima di te!
giovedì 6 maggio 2010
I prossimi giorni
Buongiorno Tripy,
dopo una notte passata a girarmi e rigirarmi da una parte all’altra del letto, cosa di cui tu ti sarai sicuramente già accorta, e dopo aver svegliato ripetutamente anche papà, ora il mio umore non è dei migliori.
In più ci si mete anche il tempo che, con questa pioggerella noiosa e questo cielo grigio, riuscirebbe a deprimere rapidamente anche il vincitore della lotteria di capodanno!
Come se non bastasse, papino tuo stamattina è andato a lavorare, come sempre, ma a differenza degli altri giorni, stanotte non torna a casa perché ha degli impegni di lavoro. Questo significa che stanotte non potrò raggomitolarmi sulla sua/mia spalla preferita cercando di riprendere sonno…
Conclusioni: ci aspettano due giorni uggiosi, da sole tu, io e Heidi e una lunga notte insonne e solitaria.
UAO! Un bel programmino, non c’è che dire! Non ti chiedo se ti vuoi aggregare perché tu sei, tuo malgrado, forzatamente inclusa nel pacchetto “prossime 48 ore”.
Guardiamo il lato positivo… e non fare quella faccia stupita, ti assicuro che un lato positivo c’è. Pensa che almeno dopo questi due giorni ci aspetta un fine settimana, che sarà sicuramente bello anche perché è un po’ speciale.
No, inutile che mi guardi così, tanto non te lo dico perché speciale, anche io ho i miei segreti e il fatto che tu abiti dentro di me non significa che io non abbia diritto alla mia privacy…
dopo una notte passata a girarmi e rigirarmi da una parte all’altra del letto, cosa di cui tu ti sarai sicuramente già accorta, e dopo aver svegliato ripetutamente anche papà, ora il mio umore non è dei migliori.
In più ci si mete anche il tempo che, con questa pioggerella noiosa e questo cielo grigio, riuscirebbe a deprimere rapidamente anche il vincitore della lotteria di capodanno!
Come se non bastasse, papino tuo stamattina è andato a lavorare, come sempre, ma a differenza degli altri giorni, stanotte non torna a casa perché ha degli impegni di lavoro. Questo significa che stanotte non potrò raggomitolarmi sulla sua/mia spalla preferita cercando di riprendere sonno…
Conclusioni: ci aspettano due giorni uggiosi, da sole tu, io e Heidi e una lunga notte insonne e solitaria.
UAO! Un bel programmino, non c’è che dire! Non ti chiedo se ti vuoi aggregare perché tu sei, tuo malgrado, forzatamente inclusa nel pacchetto “prossime 48 ore”.
Guardiamo il lato positivo… e non fare quella faccia stupita, ti assicuro che un lato positivo c’è. Pensa che almeno dopo questi due giorni ci aspetta un fine settimana, che sarà sicuramente bello anche perché è un po’ speciale.
No, inutile che mi guardi così, tanto non te lo dico perché speciale, anche io ho i miei segreti e il fatto che tu abiti dentro di me non significa che io non abbia diritto alla mia privacy…
mercoledì 5 maggio 2010
Che fine ha fatto... zia Teresa?
Poco fa dietro consiglio di zia Teresa ho deciso di fare un test su internet dove, in base alla data di concepimento, ti suggeriscono il nome del nascituro.
Il sito è lentissimo, praticamente bloccato e sto ancora aspettando che si apra la pagine per inserire i dati…
Nel frattempo la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto zia Teresa??? Perché non legge più e soprattutto non scrive più alla sua nipotina adottiva?
Dobbiamo cazziarla… sì, certo, ha la giustificazione che lavora e quindi non ha molto tempo, però mentre è in ritiro spirituale (lei sa bene a cosa mi riferisco…), visto che ci va con il p.c., può anche dare una sbirciatina al nostro blog… Tanto noi mica ci sottilizziamo pensando al luogo da cui ti connetti… siamo abituate a ben altro!
Diglielo anche tu Tripy, che ti senti trascurata!
P.s. nel frattempo il sito si è definitivamente inchiodato e io rinuncio all’idea di fare il test…
Il sito è lentissimo, praticamente bloccato e sto ancora aspettando che si apra la pagine per inserire i dati…
Nel frattempo la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto zia Teresa??? Perché non legge più e soprattutto non scrive più alla sua nipotina adottiva?
Dobbiamo cazziarla… sì, certo, ha la giustificazione che lavora e quindi non ha molto tempo, però mentre è in ritiro spirituale (lei sa bene a cosa mi riferisco…), visto che ci va con il p.c., può anche dare una sbirciatina al nostro blog… Tanto noi mica ci sottilizziamo pensando al luogo da cui ti connetti… siamo abituate a ben altro!
Diglielo anche tu Tripy, che ti senti trascurata!
P.s. nel frattempo il sito si è definitivamente inchiodato e io rinuncio all’idea di fare il test…
La nostra pisciona
5 maggio, 16 settimane, superata la metà del quarto mese: date, numeri, piccoli passi, piccole grandi certezze.
I timori dovrebbero calare in modo proporzionale… i miei sembrano avere una crescita esponenziale. Ah, te n’eri già accorta… naturale, da lì dentro sai tutto, vedi tutto e capisci tutto prima degli altri… Ogni tanto me lo dimentico!
Stamattina però il mio peso ha avuto un’inversione di tendenza. Era ora, aggiungerei io! La terapia d’urto a base di tarallucci e gelato a quanto pare ha dato i risultati anelati.
A proposito di peso, vediamo un po’ come sei messa tu alla 16esima settimana…
Dunque a quanto pare ora dovresti essere lunga all’incirca 12 centimetri, ma la notizia assolutamente strabiliante è che alla fine di questa settimana sarai lunga circa 19 centimetri e peserai 200 grammi!!!. Caspita: Un colosso della natura! Allora è vero quando dicono che da ora in avanti avrai una crescita a dir poco vertiginosa!!!
Alcune donne sentono già i primi movimenti del bimbo, altre invece li inizieranno a sentire più avanti. Io purtroppo faccio parte delle “altre”…
Le tue gambe si stanno allungando ancora e i movimenti degli arti sono sempre più coordinati e vigorosi (ancora di più???).
La tua testa ed il collo adesso sono più dritti.
Le tue unghie sono ben formate (non mangiartele… ah, già, non puoi, non hai i denti…) Alcuni bimbi quando nascono hanno subito bisogno del manicure!!!
Il sistema urinario e circolatorio ora funzionano meglio. Il tuo cuore è ormai completamente sviluppato e ha un ritmo cardiaco di circa 120 battiti al minuto e pompa più o meno 25 litri di sangue al giorno. Alla 40° settimana ci si aspetta un aumento fino a 1900 litri al giorno.
Alla sedicesima settimana svuoti la vescica ogni 40/45 minuti… Pisciona!
Hai acquisito il riflesso di suzione (il dubbio è quale dito se il mignolo come tuo padre o il pollice come tutte le persone normali… e sottolineo normali).
Ormai sei grande come la placenta e sei anche in grado di respirare sott’acqua inalando ed esalando piccole quantità di liquido amniotico (che poi pisci…).
Il tuo scheletrino si può intravvedere attraverso i raggi X…
A questo punto sei in grado di reagire a fonti di luce, di rumore, ai liquidi freddi e al solletico (e come diavolo sono riusciti a fare il solletico a un piccoletto dentro la pancia… meglio non domandarselo forse…)
Molti esperti pensano che alla 16esima settimana di gestazione il feto sia dotato di riflessi condizionati, memoria rudimentale e comportamento intenzionale…(non sono certa che tutto ciò sia un vantaggio, magari certe cose potresti dimenticartele…)
I genitali sono completamente sviluppati e un’ecografia sarà in grado di rivelare il sesso del nascituro. (Ma noi lo sappiamo già, pappappero!!!)
I timori dovrebbero calare in modo proporzionale… i miei sembrano avere una crescita esponenziale. Ah, te n’eri già accorta… naturale, da lì dentro sai tutto, vedi tutto e capisci tutto prima degli altri… Ogni tanto me lo dimentico!
Stamattina però il mio peso ha avuto un’inversione di tendenza. Era ora, aggiungerei io! La terapia d’urto a base di tarallucci e gelato a quanto pare ha dato i risultati anelati.
A proposito di peso, vediamo un po’ come sei messa tu alla 16esima settimana…
Dunque a quanto pare ora dovresti essere lunga all’incirca 12 centimetri, ma la notizia assolutamente strabiliante è che alla fine di questa settimana sarai lunga circa 19 centimetri e peserai 200 grammi!!!. Caspita: Un colosso della natura! Allora è vero quando dicono che da ora in avanti avrai una crescita a dir poco vertiginosa!!!
Alcune donne sentono già i primi movimenti del bimbo, altre invece li inizieranno a sentire più avanti. Io purtroppo faccio parte delle “altre”…
Le tue gambe si stanno allungando ancora e i movimenti degli arti sono sempre più coordinati e vigorosi (ancora di più???).
La tua testa ed il collo adesso sono più dritti.
Le tue unghie sono ben formate (non mangiartele… ah, già, non puoi, non hai i denti…) Alcuni bimbi quando nascono hanno subito bisogno del manicure!!!
Il sistema urinario e circolatorio ora funzionano meglio. Il tuo cuore è ormai completamente sviluppato e ha un ritmo cardiaco di circa 120 battiti al minuto e pompa più o meno 25 litri di sangue al giorno. Alla 40° settimana ci si aspetta un aumento fino a 1900 litri al giorno.
Alla sedicesima settimana svuoti la vescica ogni 40/45 minuti… Pisciona!
Hai acquisito il riflesso di suzione (il dubbio è quale dito se il mignolo come tuo padre o il pollice come tutte le persone normali… e sottolineo normali).
Ormai sei grande come la placenta e sei anche in grado di respirare sott’acqua inalando ed esalando piccole quantità di liquido amniotico (che poi pisci…).
Il tuo scheletrino si può intravvedere attraverso i raggi X…
A questo punto sei in grado di reagire a fonti di luce, di rumore, ai liquidi freddi e al solletico (e come diavolo sono riusciti a fare il solletico a un piccoletto dentro la pancia… meglio non domandarselo forse…)
Molti esperti pensano che alla 16esima settimana di gestazione il feto sia dotato di riflessi condizionati, memoria rudimentale e comportamento intenzionale…(non sono certa che tutto ciò sia un vantaggio, magari certe cose potresti dimenticartele…)
I genitali sono completamente sviluppati e un’ecografia sarà in grado di rivelare il sesso del nascituro. (Ma noi lo sappiamo già, pappappero!!!)
martedì 4 maggio 2010
Riavvicinamento ai fornelli
Ciao Tripy,
sono qui in fila dal medico, ho quattro persone davanti, secondo me faccio notte.
Sono venuta a farmi prescrivere gli esami del sangue e a farle vedere l’elettrocardiogramma.
Oggi ho di nuovo un po’ di nausea, uff, speriamo che passi e speriamo anche di fare presto qui, anche perché stasera avevo in mente di cucinare…
Finalmente, dopo quasi quattro mesi, tento un mio riavvicinamento ai fornelli. Pensavo di preparare il pollo alla birra e le patate. Che dici, ti va? Mi raccomando non fare la birbantella e cerca di fami digerire la cena. Vorrei passare una tranquilla e beata serata sul divano con papino.
Graaazie tesoro, so che cercherai di fare del tuo meglio…
sono qui in fila dal medico, ho quattro persone davanti, secondo me faccio notte.
Sono venuta a farmi prescrivere gli esami del sangue e a farle vedere l’elettrocardiogramma.
Oggi ho di nuovo un po’ di nausea, uff, speriamo che passi e speriamo anche di fare presto qui, anche perché stasera avevo in mente di cucinare…
Finalmente, dopo quasi quattro mesi, tento un mio riavvicinamento ai fornelli. Pensavo di preparare il pollo alla birra e le patate. Che dici, ti va? Mi raccomando non fare la birbantella e cerca di fami digerire la cena. Vorrei passare una tranquilla e beata serata sul divano con papino.
Graaazie tesoro, so che cercherai di fare del tuo meglio…
Muoviti, muoviti...
Piove, e la voglia di fare qualsiasi cosa incredibilmente svanisce, come lavata da questa noiosissima pioggia che non sembra aver voglia di smettere.
Una lavatrice da fare, Heidi da portare al parco, molte cose da riordinare, un po’ di spesa… è tutto lì che mi guarda, tutto lì che mi aspetta… e io qui, seduta davanti al p.c. che guardo apparentemente impassibile.
So già che poi verrò colta dai sensi di colpa e dalla frenesia di fare tutto e rapidamente.
Ma ora, la cosa non sembra sfiorarmi.
Ma parliamo di te: domani entri nella tua 16 esima settimana.
Vorrei averti già sentita muovere… ma tu sei discreta e silenziosa a quanto pare.
Il tuo silenzio mi crea ansia, mi mette agitazione.
Lo so, il tuo silenzio non significa nulla… ma se ti sentissi, quello sì avrebbe un valore e un significato.
Fra un paio di settimane abbiamo la visita di controllo e alla domanda “la senti muovere”, vorrei poter rispondere con un euforico “siii”, ma non è detto che sarà così.
Facciamo così, io ora tanto per non intaccare questo momento di “fancazzismo”, mi metto sul divano, e siccome dicono che la mattina per te, sia il momento migliore per muoversi, soprattutto se io sono rilassata, vedi tu… se ti vuoi far sentire sappi che a me farebbe un bel po’ piacere…
Una lavatrice da fare, Heidi da portare al parco, molte cose da riordinare, un po’ di spesa… è tutto lì che mi guarda, tutto lì che mi aspetta… e io qui, seduta davanti al p.c. che guardo apparentemente impassibile.
So già che poi verrò colta dai sensi di colpa e dalla frenesia di fare tutto e rapidamente.
Ma ora, la cosa non sembra sfiorarmi.
Ma parliamo di te: domani entri nella tua 16 esima settimana.
Vorrei averti già sentita muovere… ma tu sei discreta e silenziosa a quanto pare.
Il tuo silenzio mi crea ansia, mi mette agitazione.
Lo so, il tuo silenzio non significa nulla… ma se ti sentissi, quello sì avrebbe un valore e un significato.
Fra un paio di settimane abbiamo la visita di controllo e alla domanda “la senti muovere”, vorrei poter rispondere con un euforico “siii”, ma non è detto che sarà così.
Facciamo così, io ora tanto per non intaccare questo momento di “fancazzismo”, mi metto sul divano, e siccome dicono che la mattina per te, sia il momento migliore per muoversi, soprattutto se io sono rilassata, vedi tu… se ti vuoi far sentire sappi che a me farebbe un bel po’ piacere…
lunedì 3 maggio 2010
Home sweet home
Hai visto avevo ragione, il mio cuore sta bene, non c’era motivo per cui preoccuparsi.
Meglio così, questo significa che potrò affrontare il momento della tua nascita con una preoccupazione in meno, e dedicare tutte le mie attenzioni solo a te.
Dopo la visita sono andata a fare una passeggiata in centro a Ravenna e poi sono passata a fare un saluto veloce alle bimbe che ho badato qualche anno fa.
Dovevi vedere la loro faccia, gli ho fato una sorpresa, erano felicissime!
È bello guardare l’espressione di voi bimbi quando siete piacevolmente stupiti da qualcosa: avete gli occhi che brillano in un modo particolare.
E poi, dopo questa sosta improvvisata, nel primo pomeriggio sono finalmente tornata a casa… home sweet home. Breve momento di relax sul divano prima di passare un’oretta al parco con Heidi.
Ora aspettiamo che torni a casa papà (mi sa che è ancora presto) per trascorrere insieme qualche ora prima di andare a nanna.
Magari stasera fa due coccole anche a te… anche se questo fine settimana non ti puoi lamentare…
Meglio così, questo significa che potrò affrontare il momento della tua nascita con una preoccupazione in meno, e dedicare tutte le mie attenzioni solo a te.
Dopo la visita sono andata a fare una passeggiata in centro a Ravenna e poi sono passata a fare un saluto veloce alle bimbe che ho badato qualche anno fa.
Dovevi vedere la loro faccia, gli ho fato una sorpresa, erano felicissime!
È bello guardare l’espressione di voi bimbi quando siete piacevolmente stupiti da qualcosa: avete gli occhi che brillano in un modo particolare.
E poi, dopo questa sosta improvvisata, nel primo pomeriggio sono finalmente tornata a casa… home sweet home. Breve momento di relax sul divano prima di passare un’oretta al parco con Heidi.
Ora aspettiamo che torni a casa papà (mi sa che è ancora presto) per trascorrere insieme qualche ora prima di andare a nanna.
Magari stasera fa due coccole anche a te… anche se questo fine settimana non ti puoi lamentare…
Oasi di pace
Sono al parco con Heidi. Mentre lei riprende fiato e rompe l’ennesima pallina, stesa all’ombra di un albero, io me ne sto tranquillamente seduta sulla panchina a godermi il panorama e la quiete.
Stranamente stamattina non c’è nessun altro e io sono in compagnia solo dei miei pensieri… e della mia panciotta ripiena!
Fra un po’ a malincuore devo mettermi in macchina per andare a Ravenna: visita cardiologica di controllo, sospetto soffio al cuore.
Nooo, non fare quella faccia, e soprattutto non preoccuparti, non mi preoccupo nemmeno io! Sinceramente non credo sia nulla di grave.
Solo la seccatura di perdere qualche ora e di allontanarmi da questa oasi di pace.
Amo questo parco. Mi ha aiutata a ritrovare me stessa. Ormai sono due anni che abitiamo qui e riesco a riconoscere i rumori della natura, i diversi profumi e gli odori che identificano le stagioni. Mi rilassa stare qui, completamente immersa nel verde, mi aiuta a pensare o a smettere di farlo, a seconda della necessità del momento.
Mi immagino fra qualche mese a condividere con te questo piacere… mi sembra di vederci tutti e quattro insieme, a giocare e divertirci all’aria aperta…
Non vedo l’ora… vorrei tanto che fossi già qui.
Stranamente stamattina non c’è nessun altro e io sono in compagnia solo dei miei pensieri… e della mia panciotta ripiena!
Fra un po’ a malincuore devo mettermi in macchina per andare a Ravenna: visita cardiologica di controllo, sospetto soffio al cuore.
Nooo, non fare quella faccia, e soprattutto non preoccuparti, non mi preoccupo nemmeno io! Sinceramente non credo sia nulla di grave.
Solo la seccatura di perdere qualche ora e di allontanarmi da questa oasi di pace.
Amo questo parco. Mi ha aiutata a ritrovare me stessa. Ormai sono due anni che abitiamo qui e riesco a riconoscere i rumori della natura, i diversi profumi e gli odori che identificano le stagioni. Mi rilassa stare qui, completamente immersa nel verde, mi aiuta a pensare o a smettere di farlo, a seconda della necessità del momento.
Mi immagino fra qualche mese a condividere con te questo piacere… mi sembra di vederci tutti e quattro insieme, a giocare e divertirci all’aria aperta…
Non vedo l’ora… vorrei tanto che fossi già qui.
Di nuovo lunedì...
Detesto il lunedì.
Lo detesto quando è il seguito di un week end pessimo, quando è il primo giorno di quella che ha tutta l’aria di essere una settimana pesante, ma anche quando è il proseguo di un week end finalmente tranquillo, passato a cercare di smaltire i nervosismi e le arrabbiature accumulati nei giorni precedenti, e trascorso senza orari, senza limiti, senza fretta, comodamente accoccolati sul divano, tuo padre ed io, a guardare e ridere di uno stupidissimo film in perfetto stile “cine-panettone”.
Unica compagnia ammessa sul divano: Heidi, che naturalmente va e viene senza pace, perché a lei la pioggia di questo fine settimana non ricorda affatto novembre, il suo timer incorporato le dice che siamo a maggio e quindi lei ha caldo a prescindere… Eppure con tutto il pelo che da giorni sta lasciando sul pavimento, (e non solo lì…) dovrebbe già essere a buon punto con il cambio di "armadio" e penso che il suo lucidissimo pelo nero abbia già sfoggiato la versione estate 2010… o almeno, lo spero.
Comunque, che mi piaccia o no il primo lunedì di maggio è arrivato, preceduto da una notte un po’ agitata e iniziato con l’ennesimo capitolo della guerra contro le formiche che, a quanto pare, amano le comodità e lo stile delle cucine Ikea e non hanno nessunissima intenzione di abbandonarla…
Le ho provate tutte prima di arrivare all’arma chimica che, volevo evitare a tutti i costi, ma alla fine mi sono dovuta arrendere ed ho cominciato ad usare lo spray… prima moderatamente, poi in maniera sempre più accanita, anche se a giudicare dal risultato, loro non sembrano soffrirne più di tanto.
E no Tripy, non mi dire che sono cattiva, o come ha detto tuo padre stamattina sentendomi imprecare contro quei piccoli fastidiosissimi insetti neri che si aggiravano tranquilli sul MIO piano cottura, che è una lotta impari: è vero, io sono innegabilmente più grande, ma ricordati che l'unione fa la forza e loro sono molte di più!!!
Lo detesto quando è il seguito di un week end pessimo, quando è il primo giorno di quella che ha tutta l’aria di essere una settimana pesante, ma anche quando è il proseguo di un week end finalmente tranquillo, passato a cercare di smaltire i nervosismi e le arrabbiature accumulati nei giorni precedenti, e trascorso senza orari, senza limiti, senza fretta, comodamente accoccolati sul divano, tuo padre ed io, a guardare e ridere di uno stupidissimo film in perfetto stile “cine-panettone”.
Unica compagnia ammessa sul divano: Heidi, che naturalmente va e viene senza pace, perché a lei la pioggia di questo fine settimana non ricorda affatto novembre, il suo timer incorporato le dice che siamo a maggio e quindi lei ha caldo a prescindere… Eppure con tutto il pelo che da giorni sta lasciando sul pavimento, (e non solo lì…) dovrebbe già essere a buon punto con il cambio di "armadio" e penso che il suo lucidissimo pelo nero abbia già sfoggiato la versione estate 2010… o almeno, lo spero.
Comunque, che mi piaccia o no il primo lunedì di maggio è arrivato, preceduto da una notte un po’ agitata e iniziato con l’ennesimo capitolo della guerra contro le formiche che, a quanto pare, amano le comodità e lo stile delle cucine Ikea e non hanno nessunissima intenzione di abbandonarla…
Le ho provate tutte prima di arrivare all’arma chimica che, volevo evitare a tutti i costi, ma alla fine mi sono dovuta arrendere ed ho cominciato ad usare lo spray… prima moderatamente, poi in maniera sempre più accanita, anche se a giudicare dal risultato, loro non sembrano soffrirne più di tanto.
E no Tripy, non mi dire che sono cattiva, o come ha detto tuo padre stamattina sentendomi imprecare contro quei piccoli fastidiosissimi insetti neri che si aggiravano tranquilli sul MIO piano cottura, che è una lotta impari: è vero, io sono innegabilmente più grande, ma ricordati che l'unione fa la forza e loro sono molte di più!!!
domenica 2 maggio 2010
Ci risiamo...
Di nuovo discussioni, di nuovo problemi, di nuovo incomprensioni, di nuovo rapporti che non ci sono… Che palle! Scusa la parolaccia ma questa volta ci stava proprio… Mi riferisco a tua nonna materna, e più in generale alla mia famiglia di origine.
Venerdì sera ho discusso di nuovo con mia madre…
Non ne posso davvero più. Sono proprio stufa.
Una nuova discussione, la stessa motivazione…
Lei decide per tutti.
Non le interessa se questo può ferire gli altri, le interessa solo il suo benessere e salvare le apparenze.
Lei, che ha fatto i figli per avere un bastone della vecchiaia, per avere garantita compagnia fino all’ultimo dei suoi giorni…
NON È COSÍ! I FIGLI NON SI FANNO PER QUESTO! I FIGLI NON SONO UNA TUA PROPRIETÀ SOLO PER IL FATTO CHE LI HAI PRIMA CONCEPITI E POI MESSI AL MONDO! NO TRIPITA! IO NON CI STO A QUESTE ASSURDE REGOLE…
Tu non sei mia, né di tuo padre, tu sei solo ed esclusivamente tua, sì certo, sei nostra figlia ma non per questo ti possediamo.
Ma questo tua nonna non riesce proprio a capirlo. Si sente tradita perché io mi sono arrogata il diritto di scegliere per me stessa, perché io dopo averle detto che non li avrei mai lasciati soli, (perché lei per anni mi aveva cresciuta facendomi credere che questo fosse l’unico modo per non essere una figlia degenere…), non ho mantenuto la parola e mi sono ripresa ciò che era sempre stato mio, la mia vita!
È ancora lì che mi rinfaccia il passato, quando poco più che maggiorenne avevo il “coraggio” di uscire con il mio ragazzo e di non pensare che a casa lasciavo i miei genitori…
È ancora lì a chiedere a me di fare dei passi verso mia sorella, quando è evidente che non sono stata io a scegliere di non avere rapporti con lei. È vero, io ho scritto la parola “fine”, ma mia sorella ha scelto di far finire un rapporto, per ragioni che ancora oggi fatico a comprendere. Non odio mia sorella, ma sto aspettando le sue scuse, le voglio, anzi di più, le pretendo!
Volevo che lei non sapesse della tua esistenza.
In fondo sono tante le cose che non sa di me, da tre anni a questa parte si è completamente disinteressata alla mia vita. Non sa nemmeno in che città vivo, come è fatta la mia casa, come riempio le mie giornate, non sa più niente di me… perché avrebbe dovuto sapere di te? Che bisogno c’era di dirglielo? Non ci parliamo, non ci vediamo da un anno, non era necessario, non era utile e soprattutto, non mi faceva nessunissimo piacere che lei sapesse di te.
Volevo che lo scoprisse per caso, un giorno, incontrandomi per la strada col pancione, oppure perché qualcuno le chiedeva se era contenta di diventare zia.
Ti sembra una cattiveria? No Tripy, era solo il mio modo di vendicarmi di tanta indifferenza subita ingiustificatamente, solo il mio modo di ripagarla per tante lacrime versate a causa del suo assurdo comportamento, solo il mio modo di dimostrarle quanto lei per me, finalmente, ora non conti nulla.
Ma mia madre ha deciso per tutti.
A lei questo non andava bene, lei doveva preservare la sua immagine di famiglia felice, lei doveva appagare il suo spirito da primadonna.
Lei ha scelto e deciso di dirglielo.
No, non le credere Tripy, non le è scappato come ha tentato di farmi credere dopo aver capito che forse mi sarei anche potuta arrabbiare. Non può sfuggire una notizia del genere, non ti capita “per caso” di dire a tua figlia che sta per diventare zia…
Lei glielo ha semplicemente detto.
E con la stessa semplicità, quando io gliel’ho chiesto, (perché non ha nemmeno avuto il coraggio di mettermi al corrente del suo gesto…) mi ha comunicato con fermezza e soddisfazione di averglielo detto.
Mi ha imposto la sua decisione, nascondendosi dietro un banale e poco convinto, “ho sbagliato? Beh, mi dispiace”.
Poi ha fatto finta di niente, e il giorno dopo ha ricominciato a telefonarmi come sempre 3, 4, 5 volte al giorno… per lamentarsi della sua vita, per angosciarmi con problemi ingigantiti di almeno 1.000 volte, per scaricarmi addosso le sue frustrazioni, per sfogarsi dei figli che ha fatto che non sono come avrebbe voluto…
Ma si è mai chiesta se i genitori che ho avuto io sono quelli che davvero avrei voluto?
Si è mai chiesta perché dei suoi tre figli non ce n’è uno che le vada bene?
Si è mai chiesta se è possibile che siano sempre gli altri a sbagliare?
No, lei non si fa domande, lei non si mette in discussione, lei non sbaglia, mai!
Lei subisce, non è mai colpevole, è una vittima, sempre.
Lei ti chiede come stai tu, ma solo per poterti dire come sta lei.
E lei sta peggio di te, sempre.
Non ti spaventare ma questa è tua nonna Tripy…
Tua nonna che non ha ancora capito, alla veneranda età di 80 anni, che le azioni hanno un peso e delle conseguenze.
Tua nonna che ancora si illude di poter far finta di niente, che basta un “ho sbagliato? Beh, mi dispiace”, per lavarsi la coscienza e rimettere tutto a posto facendo finta che tutto vada bene.
Tua nonna che per questo ha provocato l’ennesimo mio allontanamento da lei.
Tua nonna che sempre per questo, non avrà una tua foto, perché almeno la tua faccia voglio che per mia sorella resti una sua immaginazione, basata sul racconto degli altri, di chi ti vedrà.
Tua nonna, che anche a 60 kilometri di distanza riesce a fare dei danni e a farmi stare male, provocandomi di nuovo il mal di stomaco, che negli ultimi giorni era finalmente scomparso…
Che dire, grazie mamma! Spero che almeno tu sia soddisfatta!!!
P.S.
Mamma, tu non leggi internet, ma se per caso qualcuno ti riferisce questo post, non prendertela perché ho inquinato l’immagine patinata di famiglia perfetta che volevi dare. Lo so, mi hai insegnato che i panni sporchi si lavano in famiglia…
Preferivi che non lo avessi scritto? Ho sbagliato? Beh, mi dispiace…
Venerdì sera ho discusso di nuovo con mia madre…
Non ne posso davvero più. Sono proprio stufa.
Una nuova discussione, la stessa motivazione…
Lei decide per tutti.
Non le interessa se questo può ferire gli altri, le interessa solo il suo benessere e salvare le apparenze.
Lei, che ha fatto i figli per avere un bastone della vecchiaia, per avere garantita compagnia fino all’ultimo dei suoi giorni…
NON È COSÍ! I FIGLI NON SI FANNO PER QUESTO! I FIGLI NON SONO UNA TUA PROPRIETÀ SOLO PER IL FATTO CHE LI HAI PRIMA CONCEPITI E POI MESSI AL MONDO! NO TRIPITA! IO NON CI STO A QUESTE ASSURDE REGOLE…
Tu non sei mia, né di tuo padre, tu sei solo ed esclusivamente tua, sì certo, sei nostra figlia ma non per questo ti possediamo.
Ma questo tua nonna non riesce proprio a capirlo. Si sente tradita perché io mi sono arrogata il diritto di scegliere per me stessa, perché io dopo averle detto che non li avrei mai lasciati soli, (perché lei per anni mi aveva cresciuta facendomi credere che questo fosse l’unico modo per non essere una figlia degenere…), non ho mantenuto la parola e mi sono ripresa ciò che era sempre stato mio, la mia vita!
È ancora lì che mi rinfaccia il passato, quando poco più che maggiorenne avevo il “coraggio” di uscire con il mio ragazzo e di non pensare che a casa lasciavo i miei genitori…
È ancora lì a chiedere a me di fare dei passi verso mia sorella, quando è evidente che non sono stata io a scegliere di non avere rapporti con lei. È vero, io ho scritto la parola “fine”, ma mia sorella ha scelto di far finire un rapporto, per ragioni che ancora oggi fatico a comprendere. Non odio mia sorella, ma sto aspettando le sue scuse, le voglio, anzi di più, le pretendo!
Volevo che lei non sapesse della tua esistenza.
In fondo sono tante le cose che non sa di me, da tre anni a questa parte si è completamente disinteressata alla mia vita. Non sa nemmeno in che città vivo, come è fatta la mia casa, come riempio le mie giornate, non sa più niente di me… perché avrebbe dovuto sapere di te? Che bisogno c’era di dirglielo? Non ci parliamo, non ci vediamo da un anno, non era necessario, non era utile e soprattutto, non mi faceva nessunissimo piacere che lei sapesse di te.
Volevo che lo scoprisse per caso, un giorno, incontrandomi per la strada col pancione, oppure perché qualcuno le chiedeva se era contenta di diventare zia.
Ti sembra una cattiveria? No Tripy, era solo il mio modo di vendicarmi di tanta indifferenza subita ingiustificatamente, solo il mio modo di ripagarla per tante lacrime versate a causa del suo assurdo comportamento, solo il mio modo di dimostrarle quanto lei per me, finalmente, ora non conti nulla.
Ma mia madre ha deciso per tutti.
A lei questo non andava bene, lei doveva preservare la sua immagine di famiglia felice, lei doveva appagare il suo spirito da primadonna.
Lei ha scelto e deciso di dirglielo.
No, non le credere Tripy, non le è scappato come ha tentato di farmi credere dopo aver capito che forse mi sarei anche potuta arrabbiare. Non può sfuggire una notizia del genere, non ti capita “per caso” di dire a tua figlia che sta per diventare zia…
Lei glielo ha semplicemente detto.
E con la stessa semplicità, quando io gliel’ho chiesto, (perché non ha nemmeno avuto il coraggio di mettermi al corrente del suo gesto…) mi ha comunicato con fermezza e soddisfazione di averglielo detto.
Mi ha imposto la sua decisione, nascondendosi dietro un banale e poco convinto, “ho sbagliato? Beh, mi dispiace”.
Poi ha fatto finta di niente, e il giorno dopo ha ricominciato a telefonarmi come sempre 3, 4, 5 volte al giorno… per lamentarsi della sua vita, per angosciarmi con problemi ingigantiti di almeno 1.000 volte, per scaricarmi addosso le sue frustrazioni, per sfogarsi dei figli che ha fatto che non sono come avrebbe voluto…
Ma si è mai chiesta se i genitori che ho avuto io sono quelli che davvero avrei voluto?
Si è mai chiesta perché dei suoi tre figli non ce n’è uno che le vada bene?
Si è mai chiesta se è possibile che siano sempre gli altri a sbagliare?
No, lei non si fa domande, lei non si mette in discussione, lei non sbaglia, mai!
Lei subisce, non è mai colpevole, è una vittima, sempre.
Lei ti chiede come stai tu, ma solo per poterti dire come sta lei.
E lei sta peggio di te, sempre.
Non ti spaventare ma questa è tua nonna Tripy…
Tua nonna che non ha ancora capito, alla veneranda età di 80 anni, che le azioni hanno un peso e delle conseguenze.
Tua nonna che ancora si illude di poter far finta di niente, che basta un “ho sbagliato? Beh, mi dispiace”, per lavarsi la coscienza e rimettere tutto a posto facendo finta che tutto vada bene.
Tua nonna che per questo ha provocato l’ennesimo mio allontanamento da lei.
Tua nonna che sempre per questo, non avrà una tua foto, perché almeno la tua faccia voglio che per mia sorella resti una sua immaginazione, basata sul racconto degli altri, di chi ti vedrà.
Tua nonna, che anche a 60 kilometri di distanza riesce a fare dei danni e a farmi stare male, provocandomi di nuovo il mal di stomaco, che negli ultimi giorni era finalmente scomparso…
Che dire, grazie mamma! Spero che almeno tu sia soddisfatta!!!
P.S.
Mamma, tu non leggi internet, ma se per caso qualcuno ti riferisce questo post, non prendertela perché ho inquinato l’immagine patinata di famiglia perfetta che volevi dare. Lo so, mi hai insegnato che i panni sporchi si lavano in famiglia…
Preferivi che non lo avessi scritto? Ho sbagliato? Beh, mi dispiace…
Prima domenica di maggio
Prima domenica di maggio, e piove!
Sarà questo tempo uggioso, saranno gli ormoni, sarà l’assoluta incertezza di questo periodo, ma oggi mi sento malinconica.
E tu lì dentro, come stai? Che fai di bello? Che fortuna che hai tu che non sei minimamente influenzata dal tempo che fa fuori. In fondo per te, che piova o che ci sia il sole, poco cambia… Beata te!
Tanto te ne stai dentro la tua bollicina a fare le capriole…
Certo, hai un bel po’ di lavoro da fare, costruire un corpo umano dalla A alla Z non è certo un compito da poco, ma almeno puoi gestirti il tempo e prenderti le tue pause. Sai che pensandoci bene, ti invidio?
Sarà questo tempo uggioso, saranno gli ormoni, sarà l’assoluta incertezza di questo periodo, ma oggi mi sento malinconica.
E tu lì dentro, come stai? Che fai di bello? Che fortuna che hai tu che non sei minimamente influenzata dal tempo che fa fuori. In fondo per te, che piova o che ci sia il sole, poco cambia… Beata te!
Tanto te ne stai dentro la tua bollicina a fare le capriole…
Certo, hai un bel po’ di lavoro da fare, costruire un corpo umano dalla A alla Z non è certo un compito da poco, ma almeno puoi gestirti il tempo e prenderti le tue pause. Sai che pensandoci bene, ti invidio?
sabato 1 maggio 2010
Amarezza e delusione
Quante brutte cose durante questi nove mesi che dovrebbero appartenere solo a te, quanta amarezza e quanta delusione sei riuscita sicuramente a percepire anche tu da lì dentro. Quanta cattiveria e quante ingiustizie ancor prima di nascere hai già dovuto subire tesoro mio…
Volevo dirti che il mondo qui fuori non è solo questo, ha mille sfaccettature e anche se non sono tutte colorate e luminose, ci sono tante belle cose e tante care persone che ti aspettano e ti vorranno ancora più bene quando arriverai.
Non preoccuparti, ci saranno papà e mamma al tuo fianco, per proteggerti, per difenderti e per spiegarti le cose, anche quelle meno comprensibili. Noi adulti in certi momenti siamo incredibilmente contorti, ed è difficile a volte per voi cuccioli indifesi riuscire a capire i nostri strani meccanismi. Ma tu non scoraggiarti e in questo, se puoi scegliere, cerca di assomigliare a papà tuo, che riesce a vedere il lato buono anche quando il buio intorno a lui è accecante.
Essere come la tua mamma significherebbe complicarsi inutilmente la vita, che troppo spesso è già di per sé sufficientemente complicata…
Volevo dirti che il mondo qui fuori non è solo questo, ha mille sfaccettature e anche se non sono tutte colorate e luminose, ci sono tante belle cose e tante care persone che ti aspettano e ti vorranno ancora più bene quando arriverai.
Non preoccuparti, ci saranno papà e mamma al tuo fianco, per proteggerti, per difenderti e per spiegarti le cose, anche quelle meno comprensibili. Noi adulti in certi momenti siamo incredibilmente contorti, ed è difficile a volte per voi cuccioli indifesi riuscire a capire i nostri strani meccanismi. Ma tu non scoraggiarti e in questo, se puoi scegliere, cerca di assomigliare a papà tuo, che riesce a vedere il lato buono anche quando il buio intorno a lui è accecante.
Essere come la tua mamma significherebbe complicarsi inutilmente la vita, che troppo spesso è già di per sé sufficientemente complicata…
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