Cara Tripy, a te che sei femmina quindi ipoteticamente un giorno potrai trovarti nei panni di una futura madre, voglio dire alcune cose.
Quando una donna sente il famoso orologio biologico che avanza e vede risvegliare il suo istinto di maternità, improvvisamente scopre di volere un figlio. A quel punto se rimane incinta sa già che ci sono cose che potranno succedere perché fanno parte del “pacchetto regalo” e della formula “all inclusive”.
Ingrasserà, avrà degli strani malesseri, soffrirà di sbalzi di umore, etc etc.
Poi ci sono le cose che non sa e nemmeno si aspetta e scopre solo in corso d’opera e ci si rassegna, perché anche queste fanno parte del solito “pacchetto regalo”.
Ma ogni cosa, che la sappia o no, avrà su di lei un impatto inaspettato e imprevedibile.
Quando le cose si materializzano, insieme alla realizzazione di un desiderio arrivano tanti altri piccoli grandi dettagli che fanno la differenza.
Un conto è pensare il tuo corpo diverso da quello che hai sempre visto, un conto e vederlo… un conto è immaginare che i tuoi soliti abiti non ti entreranno più, un conto è metterli via senza nemmeno provarli…
Tutto assume colori e sfumature strane, tutto ti arriva con una forza e con una violenza inaspettate, merito anche degli ormoni, che amplificano emozioni e sentimenti, quasi per complicarti ulteriormente la vita di gestante.
Ed ecco spiegati gli sbalzi di umore, che nel mio caso non sono poi tanto sbalzi, visto che a quanto pare il mio umore si è stabilizzato in “down” e posizionato decisamente in “low profile” (che mamma poliglotta che hai stamattina… incredibile!).
Poi però in tutto questo arrivi tu, quel fremito veloce e inaspettato, che mi dà il buon giorno e la buona notte, che mi ricorda che tu ci sei, che esulta per i sapori dolci, che rappresenta l’inizio di una nuova vita, che ti fa notare il miracolo della natura… e ti rendi conto che la gravidanza è un insieme di cose, e per quanto tu ti sia preparata, per quanto tu abbia letto e incamerato informazioni, è tutto ciò che non puoi immaginare…
(La domanda sorge spontanea: allora perché il mio umore resta decisamente posizionato sulla tacca “low profile”???)
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