domenica 16 maggio 2010

Un corpo che cambia

Comincio ad avere paura dei cambiamenti del mio corpo.
Mi guardo allo specchio e lo vedo improvvisamente diverso.
Mi accarezzo e inaspettatamente lo sento gonfio e deformato sotto le mie dita.
Mi scopro diversa.
Tutto questo mi spaventa, sono sincera.
Non lo riconosco, non lo sento mio, non mi appartiene.
Cerco di evitare gli sguardi miei e degli altri, cerco di coprirlo, di nasconderlo, evito il contatto, lo rifiuto.
So che sono solo all’inizio e mi domando timorosa fin dove arriverà la metamorfosi.
Mi chiedo se tornerò mai lontanamente simile a ciò che ero all’inizio o se almeno riuscirò ad accettarmi diversa, cambiata.
Mi domando se riuscirò ancora a suscitare piacere…
Il mio corpo sta cambiando per te, per accoglierti, per ospitarti, eppure io non ho ancora capito se quell’onda sei tu che ti muovi o se è solo il mio corpo che si lamenta di ciò che sta subendo.
Fatti riconoscere una volta per tutte, dammi un segnale che sia chiaro, inequivocabile, inconfondibile!
Non lasciarmi in questo stato di frustrazione, fa in modo che io senta per chi avviene tutto questo, aiutami a capirne il senso.

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