domenica 23 maggio 2010

Ricordi di ieri, pensieri di oggi...

Ricordo quando, nemmeno troppo tempo fa, tuo padre ed io ce ne andavamo spensierati in giro per le strade della città, in sella alla sua magnifica vespa nera: quella piacevole sensazione di libertà e di conquista, mi faceva stare bene, mi sentivo completamente appagata.
Quell’immagine riflessa, di noi abbracciati, che ci rimandavano le vetrine, mi faceva sentire improvvisamente felice e invincibile. Insieme, noi, così uniti, stretti, cavalcavamo il mondo, lo dominavamo senza esitazioni, senza incertezze, senza timori.
Mi guardo indietro e capisco che ne abbiamo fatta di strada da quel giorno, e siamo arrivati qui… Qui dove? Qui dove c’è la mia pancia, dove ci sei tu ad unirci, ma anche a dividerci. Non posso stringermi a lui così come vorrei, senza comprimere te.
Forse il mio è un desiderio egoista, probabilmente, anzi sicuramente, è un pensiero che da futura madre, non mi dovrebbe nemmeno sfiorare… Ma sono sincera nel dirti che vorrei, anche solo per un giorno, potermi dimenticare di tutto e tornare alla mia vita di prima, a scorazzare per le strade insieme a tuo padre, come due “reghezzini”.
Mi accorgo che molto è già cambiato e immagino che altro cambierà e il cambiamento, come sempre, ha su di me lo stesso devastante effetto: prima lo temo, poi lo rifiuto, poi lo combatto fino all’ultimo respiro, quando, esausta e stremata, rassegnata lo subisco ed infine, lo vivo e a volte… lo amo!
Non so in che fase sono ora, ma so che paura e apro gli occhi di soprassalto all’alba di un nuovo giorno, pensando che questi lunghi mesi sono stati solo un lungo sogno molto reale. Poi scivolo con la mano sotto le lenzuola, mi tocco la pancia e la sento diversa e capisco che non è così, che non ho sognato e il tuo timido ma vitale fremito mi risveglia definitivamente e mi riporta alla realtà e l’incredibile miracolo della vita, continua inesorabile dentro di me. Buongiorno Tripy!

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