Ecco Tripy,
questo è tuo padre.
L’uomo che ogni tanto decide di prendere a sassate e far traballare anche il tavolino più stabile, per poi fargli una colata di cemento armato tutto intorno, per essere sicuro che resti stabile anche in mezzo ad un uragano.
L’uomo che fa bilanci, tabelle Pivot, file di Excel e parla inglese, ma poi confonde carta e plastica e li mescola all’umido, complicando inutilmente e vanificando i miei tentativi di fare la raccolta differenziata per farti trovare un mondo migliore.
L’uomo che legge accuse e vede colpe là dove non ci sono e che non ha ancora capito che non mi do nessun merito e non cerco colpevoli ma solo e soltanto soluzioni.
L’uomo che si sente devastato dal senso di impotenza e sta male se non può fare qualcosa di tangibile per alleviare i dolori e le sofferenze delle persone a cui vuole bene.
L’uomo che non riesce proprio a rendersi conto che la sua presenza è già di per sè un fondamentale ed indispensabile supporto per chi sta male e gli vuole bene e pertanto, il suo senso di inutilità è assolutamente infondato.
L’uomo capace di totali, assoluti, prolungati e inspiegabili silenzi, con lo sguardo perso nel vuoto, tanto che a volte sembra quasi di vedere materializzarsi sopra la sua testa la nuvoletta con scritto dentro “mumble mumble” e pare di sentire il rumore dei suoi pensieri, ma poi si stupisce e innervosisce se chi gli sta di fronte gli chiede ogni 3, 5, 7 secondi a cosa “diavolo” sta pensando.
L’uomo che riesce a farmi sgranare gli occhi, corrugare la fronte e incurvare le spalle il tutto contemporaneamente e in un solo secondo… per poi un attimo dopo dirmi “cieeeo” con la voce di paperino e farmi scoppiare a ridere.
L’uomo che ha saputo essere la mia luce e la mia ombra, in uno dei momenti più difficili della nostra vita, mettendo il mio dolore e la mia sofferenza al di sopra del suo.
Questo è tuo padre!
L’uomo che riesce a stupirmi ogni volta e riesce incredibilmente a lasciarmi senza parole, cosa che, ti assicuro, scoprirai, che non è affatto facile.
È l’uomo dalle mille certezze, la maggior parte delle quali fondate sul nulla, ma spesso vere… come quella totalmente ingiustificata che tu sia una femmina!
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Non è ingiustificata, ma ormai mi sono stufato di spiegarne il motivo.
RispondiEliminaNe parleremo domani, a fine uragano.
Hmmm il tono mi fa sospettare di essere riuscita, per l'ennesima volta a stizzire tuo padre con uno dei miei post...
RispondiEliminaAnche questa è pur sempre un'abilità.
addirittura!
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