Anche oggi Tripy hai avuto la tua “malsana” dose di stress quotidiano…
No, la nonna stranamente non ha colpe, questa volta la causa scatenante è esterna al gruppo familiare. Ora ti racconto…
Ero fuori con Heidi, come spesso capita la mattina, ma a differenza degli altri giorni, oggi ero in anticipo di almeno un paio d’ore. Papino è partito presto ed io ho approfittato delle ore più fresche per evitare la calura di questa fine agosto.
Stavo ormai tornando a casa, poco prima delle 7 e mezza, quando, da dietro ad una roulotte, appare un tizio chiamandomi e dicendomi, con aria piuttosto scocciata, che davvero non sa più come fare… Io lo guardo sbigottita e realizzo subito che si tratta dello stesso tizio che all’inizio dell’estate mi ha chiesto in maniera un po’ arrogante, di evitare di buttare le cose nel bidoncino vicino a casa sua… (cosa che ho cercato di fare visto che ho saputo che l’ente preposto lo viene a svuotare raramente) e, sempre dello stesso tizio che, in modo molto educato, l’altro giorno mi ha chiesto se potevo evitare di far fermare Heidi nell’aiuola (definirla aiuola è solo per incoraggiamento poiché nella suddetta non ci sono piante e nemmeno fiori, ma solo erba è un albero piantato…) davanti a casa sua. Anche in questa seconda occasione ho cercato di essere educata e di andare incontro alle sue richieste, sebbene sinceramente le ritenessi un po’ eccessive, trattandosi di suolo pubblico.
Ma stamattina proprio non capivo quale fosse il problema: ero in mezzo alla strada e non sull’aiuola, non avevo niente in mano da buttare nel bidone… stavo semplicemente camminando con Heidi al guinzaglio… quando lui è sbucato da dietro la sua roulotte, (che sosta da almeno 10 giorni in maniera molto incivile, occupando il marciapiede e la rampa di accesso per i disabili… ) e mi ha bloccata lamentandosi del fatto che tutte le mattine alle 6.30 a causa del mio passaggio, (poco importa che la mia sveglia normalmente suoni alle 6 e tre quarti e che di solito io non esca prima delle 9 e mezza…) a dir suo, i cani del vicinato comincino ad abbaiare svegliandolo…
I cani del vicinato, appunto, perché Heidi nemmeno gli risponde…
Quindi, assolutamente serio, mi dice che dovrei passare da un’altra parte o almeno ad orari che a lui e alla sua famigliola non arrechino disturbo…
Ormai stufa delle sue idiozie ripetute e costanti almeno come i miei rutti, mi è andato il sangue al cervello e sono decisamente sbottata.
Prima gli ho fatto notare che si trattava di una strada pubblica, e gli ho detto che fino a quando, ho potuto ho cercato di soddisfare le sue richieste, sebbene ingiustificate… ma ora mi sembravano decisamente eccessive e gli ho urlato in faccia che mi aveva rotto le scatole! (Volevo usare una parola più colorita e consona alla situazione ma… ho preferito mantenere un minimo di decoro…).
Ho provato a spiegargli, temo invano, che anche se forse non se n’era ancora reso conto, non aveva comprato un quartiere ma solo una casa.
Gli ho detto che non poteva in nessun caso pretendere che la gente rispettasse i suoi orari di coprifuoco o peggio, cambiasse strada per non disturbare il suo sonno!!!
Gli ho detto chiaramente che non lo avrei più ascoltato né tantomeno lasciato parlare e che anzi, visto che mi aveva davvero stufata con i suoi agguati quotidiani, da ora in avanti avrei abbattuto tutte le sue assurde regole e avrei provveduto a passare davanti a casa sua, a qualsiasi ora, lasciando che Heidi facesse liberamente pipì sulla pseudo-aiuola di fronte a casa sua.
Prima di girare i tacchi gli ho anche ripetuto in tono molto deciso di spostare la roulotte dal suolo pubblico, perché se fino ad oggi non ho dato importanza alla cosa, da ora in avanti pretendo di poter passare dal marciapiede e non da in mezzo alla strada!
Ma dico io… prima di lamentarti degli altri, guarda un po’ quello che fai tu e domandati se sei davvero nel giusto pezzo di …
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