giovedì 15 luglio 2010

Il nostro intrigante rebus

Ciao Tripy,
certe volte mi viene il dubbio che tu sia talmente abituata a sentirti chiamare Tripy, che anche quando sarai nata, e avrai un vero nome, per tutti continuerai ad essere Tripy.
Stamattina mi sono svegliata riflessiva e ho pensato che secondo me tu, da lì dentro, rinchiusa e protetta nella tua bollicina salvavita, hai capito molte più cose di quelle che forse noi, da qui fuori, pur avendo una panoramica completa, riusciamo a vedere e comprendere.
Per esempio: tuo padre.
Secondo me, in questi nove mesi di preparazione di te stessa, oltre a costruire il tuo piccolo corpicino, hai imparato a conoscere anche i tuoi futuri genitori.
Con me hai avuto gioco facile, devi ammetterlo, ti ho dato quotidiani spunti sui quali riflettere, e ho cercato sempre di spiegarti che mamma sarò.
Ma quando si tratta di papino, sai benissimo che le cose non sono mai banali e lui è un intrigante rebus dalle mille sfaccettature (per questo ci piace!).
Però tu sei una bambina furba e lo sai che il tuo papà non è l’orso che a volte vuole sembrare, l’hai già capito che, sotto quell’apparenza burbera, si nasconde un uomo dolce e molto sensibile, sai già che dietro i suoi silenzi, spesso si celano pensieri profondi, frutto di lunghe riflessioni.
La stessa dolcezza che io ho intravisto fin dal primo giorno, dietro quella scorza legnosa e l’ho subito amata, gli stessi pensieri profondi, che riescono a stupirmi e a commuovermi ogni volta, come ieri sera.
E tu, da lì dentro, comodamente appollaiata sul mio fegato, con la testina appoggiata alla mia vescica, con i piedini e le manine che si stiracchiano, stuzzicando gli organi che li circondano, sono certa che osservi con attenzione ciò che succede qui fuori e sorridi guardando i tuoi genitori che si stanno preparando a diventare grandi.
Sai già che non saranno i classici genitori da manuale, sai già che continueranno a parlarsi e a parlarti imitando la voce di paperino, sai già che a volte tu sarai la più matura dei tre e soprattutto sai già che avrai a che fare con una mamma apprensiva e chiacchierona e con un papà che è sì un intrigante rebus con una scorza legnosa, ma serve solo a proteggere il suo cuore di panna.
P.s. Papino è mio Tripy, ti ricordo che l’ho visto prima io (su questo non ci sono dubbi), quindi non cercare di fare la primadonna ed evita di fare lo sguardo tenerone che poi lui cede… e non fare nemmeno il pippio, che poi cedo io…

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