sabato 17 luglio 2010

Le parole che non dovrei dirti…

Eccoci qua, in una torrida giornata di metà luglio, pronte ad uscire dal sesto mese per entrare nel settimo.
Siamo arrivate a due terzi del cammino, ora credi resti la parte più difficile: la pancia cresce, diventa ingombrante e difficile da portare in giro, io mi stanco con niente e sono toilette-dipendente.
I piccoli malesseri non sono più così piccoli e cominciano a sentirsi di più, amplificati anche dal caldo umido di questo periodo, che complica la vita anche di chi non è incinta.
Il momento della tua nascita si avvicina e ogni giorno oltre alla pancia, aumentano i miei dubbi e crescono le mie paure.
Se tu fossi capitata per caso, forse capirei e giustificherei questo mio stato d’animo, ma noi ti abbiamo desiderata e cercata.
Io so bene che ti ho voluta molto prima di questa gravidanza…
Eppure ora ci sono momenti in cui mi lascio trasportare dallo sconforto e mi domando se ho fatto bene, se abbiamo riflettuto abbastanza, se abbiamo fatto la scelta giusta.
Forse non dovrei dire proprio a te queste cose, forse dovrei tenere chiusi dentro di me questi pensieri, sicuramente poco materni, di cui mi vergogno profondamente.
Immagino quando sarai grande e un giorno, leggendo queste righe, mi farai delle domande e mi chiederai “davvero mamma hai avuto il dubbio e la paura di non volermi più?”
Ecco, non so dirti ora cosa potrò risponderti quando quel giorno arriverà, ma spero di trovare le parole giuste per spiegarti che non è la mancanza di amore nei tuoi confronti ciò che mi fa dubitare, ma un eccesso di amore che mi rende incredibilmente fragile.
Ci sono ancora tante cose che devo imparare di me, è ancora tanto il cammino che devo fare per poter crescere e non sicura di riuscire ad essere una brava madre per te
Vorrei solo il meglio per te Tripy e non sicura di riuscire ad essere il tuo meglio.

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