giovedì 8 luglio 2010

Punti di partenza e punti di arrivo

Ti ho sentita Tripy, svegliarti e cominciare a scalpitare come una puledrina imbizzarrita, girarti e rigirarti, dare calci e pugni a destra e a sinistra, alla disperata ricerca della pressione esercitata dalla mano e dal braccio di tuo padre.
Non ti dai pace: ti fermi, ti riposi, prendi fiato e poi ricominci, più accanita di prima, più determinata e più decisa.
Non ti rassegni, non ti calmi, non ti basto io, non ti accontenti della pressione della mia mano, delle mie carezze, cerchi tuo padre, lo so, l’ho capito, ma tuo padre stamattina non c’è.
La verità Tripy è che tuo padre ed io spesso partiamo da presupposti che non sono agli antipodi, ma sono sicuramente molto distanti e ieri sera, anche per questo, abbiamo discusso.
Io ero piuttosto nervosa e lui decisamente stanco e questo ha contribuito ad inasprire gli animi ed i toni della discussione, provocando fra di noi, tensioni, contrasti ed incomprensioni.
Quando si parla di te, dei momenti prima, durante e dopo la tua nascita, tuo padre ed io abbiamo idee completamente diverse. Io faccio sinceramente fatica anche solo ad intravedere in lontananza il suo punto di vista, immaginati quanto sia difficile per me, riuscire a comprenderlo e lui credo che sinceramente abbia le stesse difficoltà nei miei confronti.
Siamo cresciuti in due contesti familiari totalmente diversi, abbiamo avuto esperienze di vita nemmeno lontanamente paragonabili e siamo diventati due persone adulte che partono da posizioni a volte molto lontane fra di loro e forse anche per questo, siamo stati attratti l’uno dall’altra.
A volte tutto ciò mi spaventa, ma so bene che la cosa fondamentale non sia avere punti di partenza così distanti, l’importante è trovare un punto di incontro e condividere il resto del viaggio per arrivare insieme alla meta.

1 commento:

  1. Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone.
    Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano e non la smettono mai.
    Sempre e per sempre tu ricordati, dovunque sei, se mi cercherai, sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.

    Ho visto gente andare, perdersi e tornare, e perdersi ancora, e tendere la mano a mani vuote.
    E con le stesse scarpe camminare per diverse strade, o con diverse scarpe su una strada sola.
    Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai.

    Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano.
    E il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai.
    Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.

    Francesco De Gregori

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