lunedì 26 luglio 2010

Sguardi perplessi

Stamattina Heidi, il nostro cane, si è stesa sul divano accanto a me, poi ha delicatamente appoggiato la testa sulla mia pancia e ha sospirato: era pronta per addormentarsi.
È stato bello immaginarvi incredibilmente a pochi centimetri l’una dall’altra.
Poi tu, che in questi giorni non hai certamente il dono della tranquillità e della delicatezza, hai pensato bene di cominciare a muoverti e le hai dato un paio di calci ben assestati.
Lei prima ha aperto un occhio, poi il secondo, poi si è tirata su ed ha cominciato ad osservare la mia pancia con uno sguardo decisamente incuriosito e perplesso.
È rimasta un po’ così, ferma, attonita a fissare quella pancia che si muoveva in un modo ambiguo e strano, poi, poco convinta, ha deciso che forse era meglio allontanarsi, si è girata ed è scesa dal divano, cauta e diffidente, continuando a guardarsi le spalle.

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