Stendere i panni a casa nostra non è un banale compito da svolgere alla fine di una lavatrice, bensì è un’arte, con caratteristiche ben definite, a seconda che l’azione sia compiuta da un uomo, tuo padre, o da una donna, io, tua madre.
Tuo padre li ha stesi per anni nella vita che ha preceduto il nostro incontro e nel tempo ha acquisito un metodo tutto suo che si differenzia in molte cose dal mio.
Ad esempio stende i calzini già accoppiati, “pinzati” con un’unica molletta, cosa decisamente più pratica al momento di raccogliere e riordinare i panni, ma in questo modo ho verificato che impiegano molto più tempo ad asciugarsi.
Diciamo che tendenzialmente lui oltre a preferire le mollette di legno, (un dubbio: si chiamano mollette o è un termine dialettale che ho assorbito dalla mia famiglia di origine?), tende ad usarle con molta parsimonia: poche e posizionate in punti secondo lui assolutamente strategici.
Io tendo invece a privilegiare l’abuso dell’uso delle mollette: laddove io ne uso dieci a lui ne servono due, e nel mio caso devono essere rigorosamente di plastica colorata!
La verità Tripy, è che quando stendo i panni, io non posso proprio mettere mollette di colori diversi sullo stesso indumento e potendo, preferisco usarle in tono con il colore di ciò che sto stendendo: maglietta verde, mollette verdi (questa era facile…), maglietta arancione, in mancanza di mollette arancioni, mollette gialle (il giallo fa sempre parte della stessa gamma di colore dell’arancione… eventualmente vanno bene anche quelle rosse, ma in nessun caso blu…).
Lo so, è paranoico… Ah, te n’eri già accorta? Lo temevo…
Una volta ho letto in un libro che parlava delle piccole grandi manie e persecuzioni quotidiane, che questo è uno dei tanti, troppi, rigidi schemi mentali che molte persone si costruiscono e all’interno dei quali riescono a sentirsi al sicuro…
Forse è cosi, ma che ti devo dire Tripy, a me piace, mi diverte e mi rilassa!
Per molto tempo, quando sono venuta a vivere con tuo padre ho rispettato le sue regole e ho utilizzato le sue mollette di legno, liberandomi da questa piccola “mania”.
Poi, quando ho cominciato a lavare e stendere le piccole cose per te, di spugna e di colori delicati, ho trovato le tracce inconfondibili delle mollette di legno, che lasciano piccoli segni marroncini, proprio dove si attaccano e ho deciso di metterle al bando!
Ho relegato le colpevoli mollette in un sacchetto, da aprire ed utilizzare solo in caso di emergenza ed esclusivamente su panni scuri e ho fatto un’abbondante scorta di mollette gialle, verdi, rosse e blu.
Certo, hai ragione e sei un’ottima osservatrice, mancano ancora molti colori, ci vorrebbero anche azzurre, bianche e soprattutto rosa ma… non si può avere tutto dalla vita e impara che bisogna sapersi accontentare Tripy!
A proposito di panni, ho una lavatrice da programmare e poi ci attendono i panni da stendere: ora sai anche tu cosa ti aspetta… Vadooooo
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