martedì 6 luglio 2010

Paura del black-out

Poco fa ho acceso la televisione, e facendo zapping mi sono imbattuta nelle ultime battute di un programma dove stavano parlando della depressione post-partum e delle mamme che in preda ad una crisi, arrivano a commettere il gesto più insensato della loro vita. Dopo aver donato la vita con sofferenza e sacrificio, dopo aver tenuto in grembo per nove mesi il loro bambino, dopo averlo partorito e protetto, inaspettatamente, lo uccidono.
Chi miracolosamente si è riuscita a fermare in tempo, dice che non avrebbe mai potuto, prima, nemmeno immaginare di poter arrivare a tentare un gesto simile.
Chi purtroppo non si è fermata… continua a ripetere invano che non sa spiegarselo, che non può perdonarselo e che non si darà mai pace per ciò che ha fatto.
Quando sento queste cose Tripy, mi si gela il sangue nelle vene…
Ho paura Tripy… e se capitasse anche a noi di essere vittime del male oscuro che colpisce molte mamme dopo il parto?
Nessuna di queste madri, prima, aveva avuto la consapevolezza e nemmeno il dubbio di poter arrivare a tanto, io non potrei farlo, continuo a ripetermi, ma di fronte a queste notizie, purtroppo reali, la paura resta.
Noi saremo sole Tripy, papà dovrà tornare a lavorare e non avremo nonni o parenti vicini che potranno aiutarci in qualche modo.
Chi ti aiuterà Tripy? Chi ti potrà proteggere dalla mia stanchezza? Dalla mia solitudine? Dal mio senso di inadeguatezza? Dalle mie paure di madre inesperta? Da tutto ciò che mi aspetta e che ora non riesco nemmeno ad immaginare?
Chi potrà salvare te, l’incontrastato frutto di un grande amore, il mio angioletto tanto atteso e tanto amato da un mio eventuale black-out?
Chi ti allontanerà da un momento di debolezza del quale sono certissima, non mi perdonerei mai più e mi pentirei ogni istante della mia vita?
Aiutami tu Tripy, tu che già sai quanto bene ti voglio, aiutami a superare qualsiasi cosa ci aspetti, aiutami con il tuo sorriso, con il tuo profumo, con la tua tenerezza di bimba indifesa. Aiutami e non permettere mai che l’ombra di un pericoloso black-out si avvicini anche a noi.

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