I profondi e radicati disaccordi con la mia famiglia di origine, protratti nel tempo, hanno creato un’inevitabile distanza fra di noi, non solo a livello fisico, ma soprattutto a livello emotivo, e la distanza ha portato ad un naturale e più sano distacco.
Tutto ciò è continua causa di malumori, discussioni e scontri più o meno accesi, di cui tu, Tripy, sei mio malgrado, involontaria spettatrice.
Io credo che una madre dovrebbe essere appagata di sapere sua figlia finalmente felice, ed accettare serenamente il fatto che, per esserlo, abbia dovuto tagliare il cordone ombelicale.
Se solo mia madre fosse in grado di ascoltare le mie parole, di capire il mio stato d’animo e di vedere la mia serenità, forse riuscirebbe a superare la sua profonda rabbia e non sarebbe più così arrabbiata con la vita, che dal suo punto di vista le ha portato via una figlia.
E forse lei e mio padre riuscirebbero finalmente a godersi la realizzazione di quello che per anni era stato il loro sogno: diventare nonni e potrebbero vivere la gioia dell’arrivo della loro prima nipote.
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