mercoledì 29 settembre 2010

Ed io dove sono?

È notte fonda e io sono in piena crisi di panico e non riesco a dormire.
È da un po’ di giorni che guardo attorno e dentro di me e mi faccio sempre la stessa domanda: “ma io dove sono?”, ma non riesco a trovare la risposta e nemmeno me stessa…
Ci sei tu nel mio ventre.
Ci sei tu nei miei pensieri.
Ci sei tu nei miei gesti.
Ci sei tu nelle mie parole.
Ci sei tu nei miei sogni.
Ci sei tu nei miei sguardi
Ci sei tu nelle mie fantasie.
Ci sei tu nelle mie paure.
Ci sei tu nei miei acquisti.
Ci sei tu nella mia dieta.
Ci sei tu nei miei malesseri.
Ci sei tu nei miei discorsi.
Ci sei tu nel mio futuro.
Ci sei tu ovunque, in ogni anfratto, in ogni spazio, in ogni respiro…
Ti sei formata, allargata, espansa e hai occupato ogni angolo libero, senza che me ne rendessi nemmeno conto, hai spinto via energicamente gli ostacoli, ti sei fatta posto a discapito di tutto ciò che ti circondava e silenziosa come il gas, in nove mesi hai saturato l’ambiente.
Per prima io, mi sono arresa di fronte alla tua presenza, forte, decisa e a volte ossessiva e invadente.
Scalpitante come una puledra imbizzarrita, vivace come un pesce guizzante ti sei imposta prima su di me e poi su tutto il resto del mondo.
Ora però non vedo più dove sono io…
Tutto parla di te e niente e nessuno mi parla più di me, di me come donna, di me come persona e non solo di me incubatrice umana, di me futura madre…
Chi, mi chiede come sto per sapere davvero solo come sto io e non come stai tu?
Chi, mi chiama solo per parlare con me e non per chiedere di te?
Chi, si preoccupa realmente per me e non in funzione di te?
Chi posa il suo sguardo sul mio corpo non per la pancia, ma per vedere me?
Chi, pensa alle mie esigenze, tentando per un attimo di dimenticare quelle che sono le tue?
Esisti solo tu, io non esisto più.
La tua vita, piccola, fragile e indifesa si è impossessata della mia.
Forse diventare madre significa rinunciare a se stessi in funzione del proprio figlio…
Forse sono solo un’incredibile egoista, assolutamente impreparata a diventare madre.
Forse sono io quella sbagliata, che non riesce ad annientarsi in funzione di te e forse chi mi da i consigli, lo fa perché vede in me la mia assoluta inadeguatezza a ricoprire quel ruolo di “madre”, che ho sempre pensato che fosse tagliato su misura per me.
Non ci capisco più nulla.
Sono stanca, confusa, spaventata.
Continuo a ripetermi la stessa domanda: “ma io dove sono?”, ma per quanto ci stia provando, non riesco a trovare la risposta e nemmeno me stessa…

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