martedì 7 settembre 2010

Il dolore

Un dolore costante, che è partito in sordina già da alcuni giorni, ma che si è decisamente acutizzato nelle ultime 48 ore.
Un dolore fisico che non si placa mai, resta vivo e costante 24 ore su 24, non mi dà tregua né di giorno né tantomeno di notte, un continuo supplizio.
Un dolore persistente che mi tormenta, mi ha tolto l’appetito e il sonno, e che impedisce, di conseguenza, di dormire anche a papino tuo…
Un dolore che non c’è modo di far smettere.
È con questo che sto combattendo senza ottenere risultati.
Stanotte ho pianto per il male: proprio io che mi sono sempre vantata di avere una buona capacità di sopportazione e una soglia del dolore piuttosto alta.
Stanotte ho pensato che se qualcuno in quel momento mi avesse proposto un’epidurale e un cesareo, avrei accettato al volo e gliene sarei stata infinitamente grata, proprio io che ho sempre avuto il terrore dell’epidurale…
Ti devo confessare una cosa Tripy: stanotte ho sperato che tu decidessi di nascere spontaneamente, prima dell’alba, anche se sei solo alla 33esima settimana, proprio io che temevo un parto pre-termine… Sono stata egoista, lo so: per te è ancora troppo presto, devi stare lì dentro altro tempo, ma per me il tempo della sopportazione è finito e se tu uscissi, io potrei finalmente curarmi senza temere di farti dei danni.
Ti voglio bene Tripy, ma non ce la faccio più, non riesco nemmeno ad immaginare in che modo potrei resistere almeno un altro mese in queste condizioni.

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