Fin da quando ero piccola Tripy, mi sono sempre immaginata come sarebbe stato essere incinta e ho sempre pensato che, prima o poi, avrei voluto esserlo.
Ho un chiaro ricordo di quando, da bambina, facevo le prove con i cuscini sotto i maglioni, per immaginarmi col pancione.
Volevo provare questa esperienza da giovane, già a diciotto anni mi sarebbe piaciuto immensamente.
Crescendo però, non sempre le cose vanno come vorremmo: gli anni sono passati in fretta, uno dopo l’altro e nel frattempo io non avevo trovato la persona giusta e il giusto equilibrio e in un battibaleno mi sono ritrovata alla soglia dei 40 anni senza ancora aver avuto un pancione “in carne ed ossa” (ossa???).
Sinceramente, quando ho conosciuto tuo padre avevo già da tempo rinunciato all’idea di poter davvero realizzare questo sogno… ma la vita sa stupirti, come ti ho detto più volte, Tripy.
Ed ora eccoci qua, 34 settimane dopo l’inizio del tuo viaggio, con un pancione esageratamente grande, con tanti momenti belli vissuti alle spalle e con tanti altri un po’ meno belli. Ora mi guardo e mi dico: non c’è spazio per un cuscino sotto la mia maglia…
Quando tutto questo è iniziato l’ansia e la paura la facevano da padroni, con il passare dei mesi altri sentimenti avevano preso il sopravvento ma ora che sono vicina al traguardo, devo dire che l’ansia e la paura sono tornate a farla da padroni.
Credo che le esperienze vissute nell’ultima settimana mi abbiano provata e non sono più così convinta che i medici siano sempre lì per aiutarti, alleviarti il dolore, darti forza e coraggio e rasserenarti. Non sono più così certa che facciano sempre la cosa giusta. Non mi sento più per nulla tranquilla.
E questo mi dispiace molto, perché era il mio punto di forza. Mi ero sempre detta, il problema è riuscire ad arrivare in tempo in clinica, ma una volta lì, circondata dalle persone competenti, saremo nelle mani migliori e tutto andrà bene.
Ora mi dico solo… speriamo finisca presto!
Non sono più per niente serena nell’affrontare quell’esperienza che spesso ho immaginato, che molte volte ho visto in televisione e di cui molto, forse troppo, ho letto. Ora il mio sogno si è trasformato nel peggiore degli incubi…
Per complicare le cose Tripy, nel frattempo mi sono anche resa conto che… mi sono sempre immaginata col pancione… ma, ma… non mi sono mai immaginata mamma!!!
E ancora oggi, a poche settimane dalla tua nascita io non riesco ad immaginarmi mamma!!!
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