Amore di mamma che fine settimana!
Dall’alba di ieri mattina non sono più riuscita a scriverti: ho avuto due giorni estenuanti e sono letteralmente esausta. Già il mio sabato, come ben sai, non è iniziato proprio nel migliore dei modi, diciamo che poi la situazione si è tranquillizzata e la mia giornata è andata avanti in maniera piuttosto normale. Prima è stato il momento della spesa con papà, poi dopo un sereno pranzo casalingo e una breve ma ristoratrice pennichella sul divano abbracciata a papino, ho passato una piacevole ora al parco con Heidi. Nel tardo pomeriggio papà ha esaudito la mia richiesta di andare a fare una bella passeggiata a Cesenatico con Heidi ed in serata cena al ristorante per celiaci di Cesenatico, dove ho finalmente mangiato una pizza decente! Fin qui tutto bene e tu ti starai chiedendo per quale ragione io mi senta tanto stanca. Ora arrivo al punto. Stavamo proprio tornando dal ristorante quando è suonato il mio telefono ed era mio padre, sì hai capito bene, tuo nonno. Se ti ricordi qualche tempo fa ti avevo accennato al nostro “non rapporto”, infatti non ci sentivamo da un paio di mesi. La sua telefonata, sebbene non abbia avuto nemmeno lontanamente i contenuti che avrei desiderato mi ha fatto piacere, ma ha provocato istantaneamente un profondo stato di tensione. Mi dispiace che tu l’abbia percepito… ho fatto il possibile di mantenere la calma, credimi… Se vuoi vado avanti col racconto, siamo soltanto all’inizio. Ok allora procedo. Stamattina, dopo aver passato una notte alquanto agitata, ho deciso di andare a vedere di persona come stavano i tuoi nonni, nonno Mario e nonna Alba, e così, appena svegli, papà ed io, siamo passati da Ravenna che è la città dove sono cresciuta e dove loro ancora vivono. L’incontro è stato più o meno come lo avevo pensato durante i miei pensieri notturni. Loro hanno continuato a ripetermi quanto male stanno e io ho continuato a ripetergli che non stiamo facendo una gara a chi sta peggio… Non so, ma sinceramente non credo che abbiano capito molto di ciò che da due mesi sto tentando in vari modi di spiegargli… Forse dipende dall’età, anche se molto credo dipenda dalla loro assoluta mancanza di voglia di ascoltare e di mettersi in discussione. In ogni caso l’incontro mi ha molto agitata e non sono riuscita a distogliere il pensiero per gran parte della giornata. Ne ho parlato telefonicamente anche con mio fratello, tuo zio, ma questo non ha cambiato di molto la situazione. Subito dopo papà ed io siamo partiti alla volta di Vicenza, che è la sua città natale, dove ci stavano aspettando i suoi genitori, ovvero gli altri tuoi nonni, nonno Luigi e nonna Maria, per festeggiare il compleanno della mamma di Ricky. Loro, a differenza degli altri nonni, sanno che tu ci sei e quindi erano molto contenti e il clima durante e dopo il pranzo è stato sereno e tranquillo. Ma dentro di me i pensieri hanno continuato a girare vorticosamente… Ah, già, tu lo sai: a volte mi dimentico che tu da lì dentro vedi e senti tutto… Nel pomeriggio siamo ripartiti in direzione casina… e ora finalmente sono qui, aspettando di cenare per poi stendermi per una serata di meritato relax sul divano.
Ecco qui il racconto dettagliato di quello che è stato il mio fine settimana, pesante non tanto fisicamente quanto psicologicamente. Oggi tu hai conosciuto i tuoi nonni, tutti e quattro. Purtroppo per ragioni diverse non credo che avrai modo di goderteli e di frequentarli più di tanto. Sappi però, che i miei genitori, per te nonno Mario e nonna Alba, con i loro limiti e con tutti i loro problemi dovuti all’età e al carattere, quando sapranno che esisti, ti vorranno bene, anche se probabilmente non riusciranno a dimostrartelo e a starti vicino nel modo giusto. Ma per questo ci sarò io a proteggerti e a fare da filtro. Per quanto riguarda i genitori di Ricky, per te nonno Luigi e nonna Maria, vivono lontani e nemmeno io li conosco tanto bene, ma credo di non sbagliare se ti dico che nelle occasioni in cui li incontrerai, avrai modo di percepire il loro sincero e profondo affetto e sono certa che, nonostante la distanza, riuscirai a costruire con loro un rapporto stabile e affettuoso.
Ora sono troppo stanca per aggiungere altro, se non che ti voglio tanto bene. Buonanotte amore, a domani.
domenica 28 febbraio 2010
sabato 27 febbraio 2010
Sabato mattina...
Adesso, guarda che ore sono e dimmi in tutta onestà, se tu e quella palla pelosa nera di trenta kili, non vi siete messi d’accordo per rovinare la mia intoccabile dormita del sabato mattina… Assolutamente sì dico io e siccome tu non dici niente, ma è ormai noto che chi tace acconsente… anche il tuo silenzio si può interpretare come un sì.
Tu alle 5 di stamattina, nel bel mezzo di un sogno che naturalmente non ricordo, hai deciso che io dovevo fare pipì. Aspettare un paio d’ore nooo? Era chiedere troppo? Evidentemente sì. Lei, la tua “socia”, esattamente nello stesso momento ha deciso che poteva vomitare… e certo, aggiungo io, sarebbe strano il contrario con tutte le schifezze che ingurgita durante la giornata. L’ultima volta il veterinario mi ha detto che in mezzo a carta, plastica, gomma, stoffa, legno e ferro ha incredibilmente trovato anche tracce di feci… Penso che avesse ormai perso le speranze.
Quindi io mi sono dovuta alzare, andare in bagno a fare la pipì poi, ero appena tornata a letto, quando ho sentito provenire dal piano di sotto dei rumori sinistri… e mio malgrado ho dovuto rialzarmi per scendere e cercare di capire cosa stava succedendo. E ho così scoperto che “palla di pelo” aveva mangiato l’ennesimo campo di erba e si era purificata, vomitando nei due angoli di pavimento appena al lato del tappeto. Capisci perché è importante non far passare troppo tempo per pulire? Perché se non lo fai, la putrida e infame macchia dall’indefinibile colore, si allarga e arriva a lambire gli angoli del nostro esclusivissimo tappeto made in Ikea, che io poi devo pulire, inventando nuove parolacce, con un fantastico detergente rumeno, che è anche l’unico che riesce ad eliminare quei terribili aloni giallo-verdognoli e a neutralizzare certi maleodoranti aromi.
Dopo questo intervallo in stile Cenerentola, ho pensato di poter di tornare a letto, speranzosa del fatto che sarei riuscita a riaddormentarmi. Povera illusa…
Tu a questo punto però hai deciso che dato che eri ormai sveglio, valeva la pena di nutrirsi… Nooo, dai, ma come si fa!… Se non sbaglio erano solo le 5 e mezza… Si ma evidentemente dalle tue parti c’è un altro fuso orario, perché tu hai cominciato a farmi gorgogliare la pancia come se non ingurgitassi cibo solido da sei mesi… con un rimbombo che sembrava provenire da una cisterna vuota, più che da uno stomaco umano. Io ho tentato di resistere stoicamente e ho cominciato a rigirarmi nervosamente nel letto, tentando di ignorare gli abominevoli rumori e il profondo eco provenienti dal mio stesso corpo. Per rilassarmi e rilassarti, ho anche preso la mano di papino (no, non l’ho staccata, stai sereno, è ancora al suo posto, gli ho solo disteso e forse allungato di qualche centimetro il braccio) e l’ho appoggiata sul ventre. Inutile e totalmente vano tentativo: tu con la pressione della sua mano, hai cominciato anche a provocare una serie di rutti che sembrava dovessi digerire la balena di Pinocchio, con tanto di Pinocchio e Geppetto dentro… Io ho allora finto di ignorare i rumori e per essere più credibile sono rimasta ad occhi chiusi. Ecco, è stato a questo punto che ho sentito chiari conati di vomito provenire dalla cucina… è ho capito che forse Heidi, con buona probabilità, si era mangiata qualcosa di diverso e di meno digeribile dell’erba della pianura padana… Senza possibilità alcuna di evitarlo, visti i ben riusciti tentativi di sabotaggio e gli attacchi provenienti da due fronti, ho deciso di rialzarmi e di abbandonare il caldo tepore del letto, per dirigermi verso la zona cucina, in modo da fare entrambe le cose: mangiare e pulire. Ma arrivata in fondo alle scale ho realizzato che la “piccola, povera, tenera” Heidi (se sta male va coccolata…) aveva vomitato succhi gastrici, con probabili tracce di sangue (delle quali a quell’ora è stato impossibile accertarsi, ma confido di verificare meglio il suo stato di salute durante la giornata), su tutto il pavimento, partendo da davanti al frigorifero fino ad arrivare alla televisione. Ora, noi non viviamo in una casa con dimensioni di una reggia, però ti assicuro che all’alba, quei pochi metri quadrati di pavimento lurido, mi sono sembrati grandi come un campo da calcio. Senza alcuna alternativa all’orizzonte, mi sono mio malgrado rassegnata all’idea di dover pulire, non considerando che il maleodorante liquido, mi avrebbe provocato un’incredibile e irrimediabile voglia di vomitare… Quindi, dopo essere andata in apnea e aver raccolto tutto... (hai già capito cosa, evitami ulteriori descrizioni) naturalmente protetta da guanti simil-chirurgo e munita di straccio e scopone, ho ripristinato il pavimento, rendendolo, non dico pulito, ma almeno riportandolo ad una condizione di suolo calpestabile. Ma non è finita qui. Poi è stato il tuo turno… Perché ci siamo forse dimenticati che avevi fame? Ma dico io, come fai ad avere il coraggio di mangiare dopo aver visto certe putride immagini e aver sentito dei disgustanti odori??? Ma come sei messo? Senti “beccati” un plum-cake senza glutine e taci, che per oggi hai già fatto il tuo…
Ma in tutto ciò la domanda sorge spontanea: cosa ha fatto “papino tuo” nel frattempo? Lui ha beatamente continuato a dormire, abbandonato fra le braccia di Morfeo, preoccupandosi solo di chiedermi, con voce impastata dal sonno “stai bene?” ogni volta che mi sentiva alzare. Sono assolutamente convinta che si sia riaddormentato prima di avere la risposta alla sua domanda. Solo pochi minuti fa, ho sentito un divertente “cieeeo”, provenire dalla camera da letto, dal quale ho capito che deve essere tornato fra noi.
Concludendo, per evitare spiacevoli problemi, mettiamoci d’accordo subito, sappi che tuo padre ed io amiamo entrambi dormire: andiamo a letto presto e ci svegliamo abbastanza presto, ma non alle 5 di mattina! Tuo padre per non essere offensivi, diciamo che è diversamente udente e non ha un udito finissimo quindi, anche quando sarai nato, difficilmente ti sentirà piangere o chiamare. Io, se perdo ore di sonno, divento intrattabile e dispettosa, sì caro, molto peggio del solito. Ragion per cui, ti consiglio vivamente di essere un bambino che ama dormire, che di notte provvede al “fai da te” e adotta sistemi di auto consolazione. Se non sarà così, temo che il nostro rapporto idilliaco finirà alle ore 20 di ogni sera per ricominciare alle 8 del mattino seguente. Ma qualsiasi cosa possa succedere fra di noi dopo quell’ora, ricordati sempre, che in ogni caso ti voglio bene.
Tu alle 5 di stamattina, nel bel mezzo di un sogno che naturalmente non ricordo, hai deciso che io dovevo fare pipì. Aspettare un paio d’ore nooo? Era chiedere troppo? Evidentemente sì. Lei, la tua “socia”, esattamente nello stesso momento ha deciso che poteva vomitare… e certo, aggiungo io, sarebbe strano il contrario con tutte le schifezze che ingurgita durante la giornata. L’ultima volta il veterinario mi ha detto che in mezzo a carta, plastica, gomma, stoffa, legno e ferro ha incredibilmente trovato anche tracce di feci… Penso che avesse ormai perso le speranze.
Quindi io mi sono dovuta alzare, andare in bagno a fare la pipì poi, ero appena tornata a letto, quando ho sentito provenire dal piano di sotto dei rumori sinistri… e mio malgrado ho dovuto rialzarmi per scendere e cercare di capire cosa stava succedendo. E ho così scoperto che “palla di pelo” aveva mangiato l’ennesimo campo di erba e si era purificata, vomitando nei due angoli di pavimento appena al lato del tappeto. Capisci perché è importante non far passare troppo tempo per pulire? Perché se non lo fai, la putrida e infame macchia dall’indefinibile colore, si allarga e arriva a lambire gli angoli del nostro esclusivissimo tappeto made in Ikea, che io poi devo pulire, inventando nuove parolacce, con un fantastico detergente rumeno, che è anche l’unico che riesce ad eliminare quei terribili aloni giallo-verdognoli e a neutralizzare certi maleodoranti aromi.
Dopo questo intervallo in stile Cenerentola, ho pensato di poter di tornare a letto, speranzosa del fatto che sarei riuscita a riaddormentarmi. Povera illusa…
Tu a questo punto però hai deciso che dato che eri ormai sveglio, valeva la pena di nutrirsi… Nooo, dai, ma come si fa!… Se non sbaglio erano solo le 5 e mezza… Si ma evidentemente dalle tue parti c’è un altro fuso orario, perché tu hai cominciato a farmi gorgogliare la pancia come se non ingurgitassi cibo solido da sei mesi… con un rimbombo che sembrava provenire da una cisterna vuota, più che da uno stomaco umano. Io ho tentato di resistere stoicamente e ho cominciato a rigirarmi nervosamente nel letto, tentando di ignorare gli abominevoli rumori e il profondo eco provenienti dal mio stesso corpo. Per rilassarmi e rilassarti, ho anche preso la mano di papino (no, non l’ho staccata, stai sereno, è ancora al suo posto, gli ho solo disteso e forse allungato di qualche centimetro il braccio) e l’ho appoggiata sul ventre. Inutile e totalmente vano tentativo: tu con la pressione della sua mano, hai cominciato anche a provocare una serie di rutti che sembrava dovessi digerire la balena di Pinocchio, con tanto di Pinocchio e Geppetto dentro… Io ho allora finto di ignorare i rumori e per essere più credibile sono rimasta ad occhi chiusi. Ecco, è stato a questo punto che ho sentito chiari conati di vomito provenire dalla cucina… è ho capito che forse Heidi, con buona probabilità, si era mangiata qualcosa di diverso e di meno digeribile dell’erba della pianura padana… Senza possibilità alcuna di evitarlo, visti i ben riusciti tentativi di sabotaggio e gli attacchi provenienti da due fronti, ho deciso di rialzarmi e di abbandonare il caldo tepore del letto, per dirigermi verso la zona cucina, in modo da fare entrambe le cose: mangiare e pulire. Ma arrivata in fondo alle scale ho realizzato che la “piccola, povera, tenera” Heidi (se sta male va coccolata…) aveva vomitato succhi gastrici, con probabili tracce di sangue (delle quali a quell’ora è stato impossibile accertarsi, ma confido di verificare meglio il suo stato di salute durante la giornata), su tutto il pavimento, partendo da davanti al frigorifero fino ad arrivare alla televisione. Ora, noi non viviamo in una casa con dimensioni di una reggia, però ti assicuro che all’alba, quei pochi metri quadrati di pavimento lurido, mi sono sembrati grandi come un campo da calcio. Senza alcuna alternativa all’orizzonte, mi sono mio malgrado rassegnata all’idea di dover pulire, non considerando che il maleodorante liquido, mi avrebbe provocato un’incredibile e irrimediabile voglia di vomitare… Quindi, dopo essere andata in apnea e aver raccolto tutto... (hai già capito cosa, evitami ulteriori descrizioni) naturalmente protetta da guanti simil-chirurgo e munita di straccio e scopone, ho ripristinato il pavimento, rendendolo, non dico pulito, ma almeno riportandolo ad una condizione di suolo calpestabile. Ma non è finita qui. Poi è stato il tuo turno… Perché ci siamo forse dimenticati che avevi fame? Ma dico io, come fai ad avere il coraggio di mangiare dopo aver visto certe putride immagini e aver sentito dei disgustanti odori??? Ma come sei messo? Senti “beccati” un plum-cake senza glutine e taci, che per oggi hai già fatto il tuo…
Ma in tutto ciò la domanda sorge spontanea: cosa ha fatto “papino tuo” nel frattempo? Lui ha beatamente continuato a dormire, abbandonato fra le braccia di Morfeo, preoccupandosi solo di chiedermi, con voce impastata dal sonno “stai bene?” ogni volta che mi sentiva alzare. Sono assolutamente convinta che si sia riaddormentato prima di avere la risposta alla sua domanda. Solo pochi minuti fa, ho sentito un divertente “cieeeo”, provenire dalla camera da letto, dal quale ho capito che deve essere tornato fra noi.
Concludendo, per evitare spiacevoli problemi, mettiamoci d’accordo subito, sappi che tuo padre ed io amiamo entrambi dormire: andiamo a letto presto e ci svegliamo abbastanza presto, ma non alle 5 di mattina! Tuo padre per non essere offensivi, diciamo che è diversamente udente e non ha un udito finissimo quindi, anche quando sarai nato, difficilmente ti sentirà piangere o chiamare. Io, se perdo ore di sonno, divento intrattabile e dispettosa, sì caro, molto peggio del solito. Ragion per cui, ti consiglio vivamente di essere un bambino che ama dormire, che di notte provvede al “fai da te” e adotta sistemi di auto consolazione. Se non sarà così, temo che il nostro rapporto idilliaco finirà alle ore 20 di ogni sera per ricominciare alle 8 del mattino seguente. Ma qualsiasi cosa possa succedere fra di noi dopo quell’ora, ricordati sempre, che in ogni caso ti voglio bene.
venerdì 26 febbraio 2010
Sesta settimana
Ciao, e ben entrato nella sesta settimana!
Oggi la nostra giornata è iniziata con gli esami del sangue e quindi come ogni volta, sveglia presto, raccolta della pipì, che questa volta sono anche miracolosamente riuscita a non rovesciare per tutta Bellaria-Igea Marina… e come sempre, niente colazione. La solita trafila che ormai sta diventando una routine alla quale non ci si abitua ma ci si rassegna nella speranza che possa servire a qualcosa…
Touché, hai centrato nel segno: il mio umore non è dei migliori oggi. Non credo dipenda dal post-risveglio un po’ traumatico ma piuttosto sono convinta che le condizioni meteorologiche influiscano non poco. Hai visto? Il mio pessimismo cosmico di ieri si è rivelato essere perfetto realismo. Come perché? Guarda un po’ fuori il tempo che sta facendo! Diluvia, c’è in atto quello che ha tutte le caratteristiche di un tipico temporale con tanto di tuoni, lampi, pioggia e vento. Certo, naturalmente il cielo ha assunto un tipico colore grigio autunnale, ne dubitavi? Ecco scomparse nel nulla le timide tracce di primavera che ieri mi avevano inebriata, facendomi sognare la fine dell’inverno. Puoi dirlo forte… avevo ragione… ripetilo pure a voce alta: LA TUA MAMMA AVEVA RAGIONE!
Ma abbandoniamo questi sterili discorsi sul clima e passiamo a qualcosa di decisamente più interessante. Vediamo un po’ a cosa si dedica il mio bambino durante questa sesta settimana. Allora, ho trovato un sacco di informazioni anche se molte si ripetono tali e quali alla quinta settimana… Non so, o non stai facendo nulla di nuovo, o ti hanno bocciato e stai ripetendo…
Innanzi tutto, come prima cosa, in molti dei siti che sono disponibili in rete con le svariate informazioni sui mesi che precedono il parto, viene giustamente messo in evidenza che, a questo punto, circa metà del primo trimestre di gravidanza è passato… Eureka, aggiungerei io.
Questa è senza dubbio un’altra settimana impegnativa per la tua crescita e il tuo sviluppo, che continuano a procedere molto velocemente.
Sulle tue dimensioni ho trovato informazioni contrastanti: in un sito c’è scritto che “il corpo embrionale ha le dimensioni di un fagiolo”, in un altro dice invece che “la grandezza dell’embrione o feto è simile a quella di un piccolo pisello” e in un altro ancora trovo chiare indicazioni sul fatto che “l’embrione ha ormai raggiunto una lunghezza di circa 6 millimetri ed è grande più o meno come una lenticchia”. A me sembra che fagioli, piselli e lenticchie, pur facendo parte tutti della categoria dei legumi, nel loro piccolo, abbiano dimensioni, piuttosto differenti, ma direi di non sottilizzare… Ti ho già spiegato la mia teoria secondo la quale, nessuno ha veramente idea di cosa succeda veramente lì dentro…
Dunque partiamo con la testa e con la coda. La prima, in questo momento ha delle dimensioni decisamente molto grandi rispetto al resto del corpo e la seconda, proprio in questi giorni, scompare.
Il cervello è in via di sviluppo e la sua attività potrebbe anche essere già monitorata attraverso un elettroencefalogramma. Ritieniti fortunato e pensa che ci sono esseri umani per i quali, anche da adulti, è lecito dubitare dell’attività cerebrale.
Le caratteristiche facciali iniziano a delinearsi e cominciano a formarsi le rientranze degli occhi, delle orecchie e della bocca. (E LA RIENTRANZA SUL MENTO, IL BUUUCO NUUUDO, RICORDATELO, MI RACCOMANDO!). Il viso continua a prendere forma ed è possibile iniziare a vedere delle zone scure, nei posti dove ci saranno il naso e gli occhi. Uno strato sottilissimo di pelle ricopre e protegge gli occhi, comunque già ben visibili.
Proprio in questi giorni si sviluppano la mandibola e la bocca e in ogni mascella appaiono dieci gemme dentarie. É inoltre evidente l’inizio dell’apparato digerente.
Anche la parte interna dell’orecchio e la laringe iniziano a formarsi. Si crea infatti, il solco laringo-tracheale, che darà poi origine ad organi come la laringe, le corde vocali e la trachea. Che bello, già penso a quando inizierai a parlare…
Gli arti si sono allungati, cominciano a distinguersi anche le mani e i piedi che assomigliano a delle pinne (RICCARDO TI RICORDO CHE OGNI TUA EVENTUALE ALLUSIONE AI MIEI PIEDI VERRÀ SEVERAMENTE PUNITA), e la formazione dell’alluce e delle dita è nelle sue fasi iniziali. Addirittura, sembrerebbe che a sei settimane e mezzo si possano già intravedere alcuni movimenti delle tue manine. Incredibile!!!
La formazione degli organi inizia proprio alla 6° settimana di gravidanza. In questo stadio si vede la prima apparizione dei polmoni, del fegato, del pancreas e della tiroide. Inizia a svilupparsi anche il sistema respiratorio. L’embrione mostra la crescita e lo sviluppo delle fibre muscolari e dell’ipofisi.
Il cuore è sporgente dal corpo in maniera piuttosto evidente, è diviso in due camere destra e sinistra, ed è già perfettamente in grado di far circolare il sangue nel suo piccolo corpicino. È infatti proprio in questo periodo che inizia l’attività cardiaca, con un ritmo vigoroso, tra i 100 e i 150 battiti, pari al doppio della velocità di quello della mamma.
Alla 6° settimana di gravidanza, l’embrione inizia anche a fare i suoi primi movimenti. Questi movimenti sono molto lenti e deboli, infatti non possono ancora essere percepiti dalla madre, che dovrà aspettare il prossimo trimestre.
Oggi la nostra giornata è iniziata con gli esami del sangue e quindi come ogni volta, sveglia presto, raccolta della pipì, che questa volta sono anche miracolosamente riuscita a non rovesciare per tutta Bellaria-Igea Marina… e come sempre, niente colazione. La solita trafila che ormai sta diventando una routine alla quale non ci si abitua ma ci si rassegna nella speranza che possa servire a qualcosa…
Touché, hai centrato nel segno: il mio umore non è dei migliori oggi. Non credo dipenda dal post-risveglio un po’ traumatico ma piuttosto sono convinta che le condizioni meteorologiche influiscano non poco. Hai visto? Il mio pessimismo cosmico di ieri si è rivelato essere perfetto realismo. Come perché? Guarda un po’ fuori il tempo che sta facendo! Diluvia, c’è in atto quello che ha tutte le caratteristiche di un tipico temporale con tanto di tuoni, lampi, pioggia e vento. Certo, naturalmente il cielo ha assunto un tipico colore grigio autunnale, ne dubitavi? Ecco scomparse nel nulla le timide tracce di primavera che ieri mi avevano inebriata, facendomi sognare la fine dell’inverno. Puoi dirlo forte… avevo ragione… ripetilo pure a voce alta: LA TUA MAMMA AVEVA RAGIONE!
Ma abbandoniamo questi sterili discorsi sul clima e passiamo a qualcosa di decisamente più interessante. Vediamo un po’ a cosa si dedica il mio bambino durante questa sesta settimana. Allora, ho trovato un sacco di informazioni anche se molte si ripetono tali e quali alla quinta settimana… Non so, o non stai facendo nulla di nuovo, o ti hanno bocciato e stai ripetendo…
Innanzi tutto, come prima cosa, in molti dei siti che sono disponibili in rete con le svariate informazioni sui mesi che precedono il parto, viene giustamente messo in evidenza che, a questo punto, circa metà del primo trimestre di gravidanza è passato… Eureka, aggiungerei io.
Questa è senza dubbio un’altra settimana impegnativa per la tua crescita e il tuo sviluppo, che continuano a procedere molto velocemente.
Sulle tue dimensioni ho trovato informazioni contrastanti: in un sito c’è scritto che “il corpo embrionale ha le dimensioni di un fagiolo”, in un altro dice invece che “la grandezza dell’embrione o feto è simile a quella di un piccolo pisello” e in un altro ancora trovo chiare indicazioni sul fatto che “l’embrione ha ormai raggiunto una lunghezza di circa 6 millimetri ed è grande più o meno come una lenticchia”. A me sembra che fagioli, piselli e lenticchie, pur facendo parte tutti della categoria dei legumi, nel loro piccolo, abbiano dimensioni, piuttosto differenti, ma direi di non sottilizzare… Ti ho già spiegato la mia teoria secondo la quale, nessuno ha veramente idea di cosa succeda veramente lì dentro…
Dunque partiamo con la testa e con la coda. La prima, in questo momento ha delle dimensioni decisamente molto grandi rispetto al resto del corpo e la seconda, proprio in questi giorni, scompare.
Il cervello è in via di sviluppo e la sua attività potrebbe anche essere già monitorata attraverso un elettroencefalogramma. Ritieniti fortunato e pensa che ci sono esseri umani per i quali, anche da adulti, è lecito dubitare dell’attività cerebrale.
Le caratteristiche facciali iniziano a delinearsi e cominciano a formarsi le rientranze degli occhi, delle orecchie e della bocca. (E LA RIENTRANZA SUL MENTO, IL BUUUCO NUUUDO, RICORDATELO, MI RACCOMANDO!). Il viso continua a prendere forma ed è possibile iniziare a vedere delle zone scure, nei posti dove ci saranno il naso e gli occhi. Uno strato sottilissimo di pelle ricopre e protegge gli occhi, comunque già ben visibili.
Proprio in questi giorni si sviluppano la mandibola e la bocca e in ogni mascella appaiono dieci gemme dentarie. É inoltre evidente l’inizio dell’apparato digerente.
Anche la parte interna dell’orecchio e la laringe iniziano a formarsi. Si crea infatti, il solco laringo-tracheale, che darà poi origine ad organi come la laringe, le corde vocali e la trachea. Che bello, già penso a quando inizierai a parlare…
Gli arti si sono allungati, cominciano a distinguersi anche le mani e i piedi che assomigliano a delle pinne (RICCARDO TI RICORDO CHE OGNI TUA EVENTUALE ALLUSIONE AI MIEI PIEDI VERRÀ SEVERAMENTE PUNITA), e la formazione dell’alluce e delle dita è nelle sue fasi iniziali. Addirittura, sembrerebbe che a sei settimane e mezzo si possano già intravedere alcuni movimenti delle tue manine. Incredibile!!!
La formazione degli organi inizia proprio alla 6° settimana di gravidanza. In questo stadio si vede la prima apparizione dei polmoni, del fegato, del pancreas e della tiroide. Inizia a svilupparsi anche il sistema respiratorio. L’embrione mostra la crescita e lo sviluppo delle fibre muscolari e dell’ipofisi.
Il cuore è sporgente dal corpo in maniera piuttosto evidente, è diviso in due camere destra e sinistra, ed è già perfettamente in grado di far circolare il sangue nel suo piccolo corpicino. È infatti proprio in questo periodo che inizia l’attività cardiaca, con un ritmo vigoroso, tra i 100 e i 150 battiti, pari al doppio della velocità di quello della mamma.
Alla 6° settimana di gravidanza, l’embrione inizia anche a fare i suoi primi movimenti. Questi movimenti sono molto lenti e deboli, infatti non possono ancora essere percepiti dalla madre, che dovrà aspettare il prossimo trimestre.
giovedì 25 febbraio 2010
Momento di nausea fulminante
Ommioddio, trenta secondi di nausea fulminante, con tanto di succhi gastrici in subbuglio e con conseguente volata in bagno, ma sembra scampato pericolo. L’ho detto a tuo padre che ha risposto “Tripiiiita…” ed io ho aggiunto un “che cavolo stai faceeeendo?” Sì è vero, non ho detto cavolo… ma tu certe parole non le puoi ripetere… Comunque visto il rischio che abbiamo sfiorato, ora ho lasciato il bagno predisposto con luce accesa e cerchione alzato, ho eliminato qualsiasi ostacolo lungo il percorso e naturalmente ho legato i capelli. Ora puoi anche farmi vomitare… ma se riesci ad evitarlo te ne sarei infinitamente grata. Nel frattempo ti do da mangiare così magari ti plachi un pochino…
Inverni e primavere
Che meraviglia! Finalmente al termine di un lungo inverno, dopo tanta pioggia, freddo e neve oggi è arrivato un primo timido sprazzo di primavera ed io non ho resistito, tornata dai miei giri mattutini, ho preso Heidi e insieme abbiamo attraversato il parco e abbiamo fatto una bella passeggiata fino alla farmacia. Sì in farmacia ci sono andata per colpa/merito tuo… che dire, sarai anche un seme di mela, ma sei impegnativo come dieci ettari di meli… Dai su scherzavo, non era una vera e propria lamentela… io sono una che ama l’ironia, ricordatelo.
É stato inebriante respirare l’aroma della primavera, sentire l’odore dell’erba bagnata, annusare il profumo dei fiori. Che bello mi sono quasi ubriacata di queste piacevoli sensazioni che credevo di aver dimenticato! Che voglia di aprire le finestre, di uscire, di stare all’aria aperta, di camminare, di stendersi sul prato… Poi magari domani piove e ripiombiamo nel plumbeo grigiore delle giornate invernali… Sempre ottimista io eh eh eh. A proposito di stagioni, tu nascerai a metà autunno quindi da subito dovrai abituarti al freddo e all’umidità di queste zone. Qualche settimana fa discutevo con tuo padre proprio del tuo futuro abbigliamento invernale… Non preoccuparti, su questo mi sono auto conferita il diritto di veto. Lui mi convinceva poco con i suoi discorsi, non ho ben capito, ma credo che sia convinto che per il semplice fatto di essere suo figlio, tu sarai caloroso e starai in manichina corta a novembre… No, no, no, io ho già visto per te una caldissima BabyBag in vera piuma d’oca danese che ti terrà protetto e al calduccio. Ma scherziamo, il mio passerotto non può certo patire freddo quando nasce… Amore, non temere c’è mammina tua che veglia su di te. No, non è cattivo papà, il suo problema è che ha una temperatura corporea completamente sballata e che ha un’idea del freddo tutta personale. Naturalmente applica le sue regole anche agli altri, auto-convincendosi che se lui non ha freddo, nessuno può avere freddo… e quando, con temperature sottozero, io gli dico “che freddo fa oggi” sai cosa ha il coraggio di rispondermi? “Addirittura!”…
É stato inebriante respirare l’aroma della primavera, sentire l’odore dell’erba bagnata, annusare il profumo dei fiori. Che bello mi sono quasi ubriacata di queste piacevoli sensazioni che credevo di aver dimenticato! Che voglia di aprire le finestre, di uscire, di stare all’aria aperta, di camminare, di stendersi sul prato… Poi magari domani piove e ripiombiamo nel plumbeo grigiore delle giornate invernali… Sempre ottimista io eh eh eh. A proposito di stagioni, tu nascerai a metà autunno quindi da subito dovrai abituarti al freddo e all’umidità di queste zone. Qualche settimana fa discutevo con tuo padre proprio del tuo futuro abbigliamento invernale… Non preoccuparti, su questo mi sono auto conferita il diritto di veto. Lui mi convinceva poco con i suoi discorsi, non ho ben capito, ma credo che sia convinto che per il semplice fatto di essere suo figlio, tu sarai caloroso e starai in manichina corta a novembre… No, no, no, io ho già visto per te una caldissima BabyBag in vera piuma d’oca danese che ti terrà protetto e al calduccio. Ma scherziamo, il mio passerotto non può certo patire freddo quando nasce… Amore, non temere c’è mammina tua che veglia su di te. No, non è cattivo papà, il suo problema è che ha una temperatura corporea completamente sballata e che ha un’idea del freddo tutta personale. Naturalmente applica le sue regole anche agli altri, auto-convincendosi che se lui non ha freddo, nessuno può avere freddo… e quando, con temperature sottozero, io gli dico “che freddo fa oggi” sai cosa ha il coraggio di rispondermi? “Addirittura!”…
Il tempo sembra eterno
Eccoci ai banchi di partenza di una nuova giornata insieme,
io e te, tu ed io… e Heidi certo, come dimenticarci di 30 kg di pelo nero? Papà è andato al lavoro ed io sono qui che so perfettamente quello che dovrei fare ma non ho voglia di fare assolutamente nulla. Pensa che ancora non ho portato fuori “30 kg di pelo”… Fra un po’ mi tocca, fa penona, ha lo sguardo triste. Lei poi è un’attrice nata, fa certe sceneggiate da Oscar, credimi.
Che dire, oggi, sesto e ultimo giorno della nostra quinta settimana insieme. Che fatica andare avanti. No, non preoccuparti, non dipende da te, tu non mi dai alcun fastidio. Sei assolutamente impercettibile, è la tensione che mi sta stroncando. Il tempo mi sembra eterno, non è mai stato così incredibilmente lento. Come se non bastasse la nostra ginecologa ha posticipato di una settimana la seconda ecografia, dobbiamo arrivare al 18 marzo: sette giorni in più da attendere… peeesante. Tu potresti aiutarmi però… non sei molto collaborativo. Lo so hai il tuo bel da fare…
Vabbè Heidi si sta agitando, mi metto qualcosa di infangabile ovvero indosso la perfetta tenuta da parco e andiamo… a dopo Tripita.
io e te, tu ed io… e Heidi certo, come dimenticarci di 30 kg di pelo nero? Papà è andato al lavoro ed io sono qui che so perfettamente quello che dovrei fare ma non ho voglia di fare assolutamente nulla. Pensa che ancora non ho portato fuori “30 kg di pelo”… Fra un po’ mi tocca, fa penona, ha lo sguardo triste. Lei poi è un’attrice nata, fa certe sceneggiate da Oscar, credimi.
Che dire, oggi, sesto e ultimo giorno della nostra quinta settimana insieme. Che fatica andare avanti. No, non preoccuparti, non dipende da te, tu non mi dai alcun fastidio. Sei assolutamente impercettibile, è la tensione che mi sta stroncando. Il tempo mi sembra eterno, non è mai stato così incredibilmente lento. Come se non bastasse la nostra ginecologa ha posticipato di una settimana la seconda ecografia, dobbiamo arrivare al 18 marzo: sette giorni in più da attendere… peeesante. Tu potresti aiutarmi però… non sei molto collaborativo. Lo so hai il tuo bel da fare…
Vabbè Heidi si sta agitando, mi metto qualcosa di infangabile ovvero indosso la perfetta tenuta da parco e andiamo… a dopo Tripita.
mercoledì 24 febbraio 2010
Che stanchezza!
Ufff, che giornatina…
Sono distrutta, stamattina io dovevo fare un po’ di giri e tu mi hai fatto girare la testa… monellastro che non sei altro. Ma ti pare che siano cose da fare alla tua mamma. Guarda che ero andata a comprare il panno lenci per fare… ehmmmm… è una sorpresa, non posso dirtelo, comunque una cosa che ti riguarda. Poi sono andata a fare un po’ di spesa, sai com’è, se volevamo mangiare, oggi per noi persone che ci cibiamo di prodotti senza glutine non c’era un granché. Comunque ammetto che sono piuttosto stanca.
E tu? Come stai? Sembrava piuttosto bene per quello che ho potuto vedere ieri. Anche papà era emozionato, lo hai notato? Sì ho visto che faceva il giullare con la ginecologa, ma quei due insieme sembrano davvero Cochi e Renato. Come chi sono Cochi e Renato? Due comici di quando ero giovane io, tu sei decisamente troppo “recente” per averli anche solo sentiti nominare. Hai fatto caso che papà ora ogni tanto si sbilancia e ti sussurra qualche parolina vicino alla mia pancia? Sì hai ragione è tenerissimo… Lui è convinto che tu sia una femmina, ha una teoria tutta sua che un giorno ti spiegherò, è semplice ma secondo me totalmente senza senso. Io non ho convinzioni come ti ho già detto. Comunque tornando alla mattinata ti piacciono le stoffe che ho comprato per me? Non sono certa di riuscire a tagliare e cucire da sola quello che vorrei farmi… ma ci proverò. Ecco vedi, tua nonna, mia mamma, avrebbe potuto essermi un bel po’ di aiuto se soltanto i nostri rapporti non fossero inesistenti e se avesse capito il senso della lettera che le ho scritto un paio di mesi fa. Purtroppo però la lettera non ha sortito l’effetto desiderato e ogni giorno che passa vedo allontanarsi sempre di più un eventuale riavvicinamento. No, ti sbagli, non è per orgoglio. Se fosse solo quello avrei ceduto molte tempo prima. Vedi, io credo che i genitori siano persone assolutamente normali, che possono sbagliare ma dovrebbero riuscire ad ammettere i propri errori, anche di fronte ad un figlio. Non ha senso negare l’evidenza…
Ma questa è soltanto la mia opinione, che non sono ancora veramente madre, sono soltanto il “tupperware” personale ed esclusivo di un seme di mela.
Sai che mi vado un po’ a stendere? Mi si chiudono gli occhi. A dopo, forse… ciao.
P.s. Che rabbia ti posso scrivere sul p.c. ma non posso aggiornare il blog… grrr problemi di connessione o di non so cosa.
Tuo padre nel vano tentativo di essermi d’aiuto mi ha appena chiesto se avevo cancellato la chesc e riavviato il Firefox… Naturalmente io non ho capito praticamente nulla di quello che mi ha detto, quando inizia con queste parole che non riesco nemmeno ad intuire come sono scritte io vado letteralmente in “palla”. Ma siccome lui è un tipo sveglio e soprattutto conosce i suoi polli e la sua pollastrella, mi ha dato istruzioni per cancellare il “kitsch” o quella roba lì, poi insisteva che dovevo riavviare il firefox… Allora io gli ho domandato se bastava urlare forte forte “RIAVVIIIIATI” per far sì che si riavviasse… e lui mi ha spiegato che dovevo chiuderlo con la “X” in alto a destra e riavviarlo con la volpe in basso a sinistra…
Boh, questa informatica per me assomiglia sempre più ad una giungla, ora ci sono anche gli animali, le volpi sono già arrivate, mancano solo le scimmie, Tarzan e Jane e siamo a completo!
Io provo a riavviare il p.c., quello riesco a farlo senza l’aiuto da casa…
Sono distrutta, stamattina io dovevo fare un po’ di giri e tu mi hai fatto girare la testa… monellastro che non sei altro. Ma ti pare che siano cose da fare alla tua mamma. Guarda che ero andata a comprare il panno lenci per fare… ehmmmm… è una sorpresa, non posso dirtelo, comunque una cosa che ti riguarda. Poi sono andata a fare un po’ di spesa, sai com’è, se volevamo mangiare, oggi per noi persone che ci cibiamo di prodotti senza glutine non c’era un granché. Comunque ammetto che sono piuttosto stanca.
E tu? Come stai? Sembrava piuttosto bene per quello che ho potuto vedere ieri. Anche papà era emozionato, lo hai notato? Sì ho visto che faceva il giullare con la ginecologa, ma quei due insieme sembrano davvero Cochi e Renato. Come chi sono Cochi e Renato? Due comici di quando ero giovane io, tu sei decisamente troppo “recente” per averli anche solo sentiti nominare. Hai fatto caso che papà ora ogni tanto si sbilancia e ti sussurra qualche parolina vicino alla mia pancia? Sì hai ragione è tenerissimo… Lui è convinto che tu sia una femmina, ha una teoria tutta sua che un giorno ti spiegherò, è semplice ma secondo me totalmente senza senso. Io non ho convinzioni come ti ho già detto. Comunque tornando alla mattinata ti piacciono le stoffe che ho comprato per me? Non sono certa di riuscire a tagliare e cucire da sola quello che vorrei farmi… ma ci proverò. Ecco vedi, tua nonna, mia mamma, avrebbe potuto essermi un bel po’ di aiuto se soltanto i nostri rapporti non fossero inesistenti e se avesse capito il senso della lettera che le ho scritto un paio di mesi fa. Purtroppo però la lettera non ha sortito l’effetto desiderato e ogni giorno che passa vedo allontanarsi sempre di più un eventuale riavvicinamento. No, ti sbagli, non è per orgoglio. Se fosse solo quello avrei ceduto molte tempo prima. Vedi, io credo che i genitori siano persone assolutamente normali, che possono sbagliare ma dovrebbero riuscire ad ammettere i propri errori, anche di fronte ad un figlio. Non ha senso negare l’evidenza…
Ma questa è soltanto la mia opinione, che non sono ancora veramente madre, sono soltanto il “tupperware” personale ed esclusivo di un seme di mela.
Sai che mi vado un po’ a stendere? Mi si chiudono gli occhi. A dopo, forse… ciao.
P.s. Che rabbia ti posso scrivere sul p.c. ma non posso aggiornare il blog… grrr problemi di connessione o di non so cosa.
Tuo padre nel vano tentativo di essermi d’aiuto mi ha appena chiesto se avevo cancellato la chesc e riavviato il Firefox… Naturalmente io non ho capito praticamente nulla di quello che mi ha detto, quando inizia con queste parole che non riesco nemmeno ad intuire come sono scritte io vado letteralmente in “palla”. Ma siccome lui è un tipo sveglio e soprattutto conosce i suoi polli e la sua pollastrella, mi ha dato istruzioni per cancellare il “kitsch” o quella roba lì, poi insisteva che dovevo riavviare il firefox… Allora io gli ho domandato se bastava urlare forte forte “RIAVVIIIIATI” per far sì che si riavviasse… e lui mi ha spiegato che dovevo chiuderlo con la “X” in alto a destra e riavviarlo con la volpe in basso a sinistra…
Boh, questa informatica per me assomiglia sempre più ad una giungla, ora ci sono anche gli animali, le volpi sono già arrivate, mancano solo le scimmie, Tarzan e Jane e siamo a completo!
Io provo a riavviare il p.c., quello riesco a farlo senza l’aiuto da casa…
martedì 23 febbraio 2010
Cucù settete!
Ehi, fantasmino, allora ci sei?
Cucù, settete! Ti ho visto piccola simpatica canaglia. Piacere di conoscerti, io sono la tua mamma, sono quella che sta intorno a te, quella che ti avvolge, ti dà da mangiare, ti ospita e ti protegge. E tu sei quella macchia nera a forma di ovetto che, meno di un’ora fa, come per magia, ho visto apparire sul monitor dell’ecografo, la stessa immagine che ora è impressa in un fotogramma 10 per 10 e stampata con dimensioni irraggiungibili, nella mia mente. Eri irriconoscibile, siamo sinceri, ma comunque, bellissimo!
Volevo dirtelo…
P.s. Non mi sbagliavo: il semaforo della stazione aveva problemi e il treno è arrivato in ritardo, ma papà ed io siamo comunque riusciti ad essere puntuali al nostro primo appuntamento con te. Che genitori in gamba che hai!
Cucù, settete! Ti ho visto piccola simpatica canaglia. Piacere di conoscerti, io sono la tua mamma, sono quella che sta intorno a te, quella che ti avvolge, ti dà da mangiare, ti ospita e ti protegge. E tu sei quella macchia nera a forma di ovetto che, meno di un’ora fa, come per magia, ho visto apparire sul monitor dell’ecografo, la stessa immagine che ora è impressa in un fotogramma 10 per 10 e stampata con dimensioni irraggiungibili, nella mia mente. Eri irriconoscibile, siamo sinceri, ma comunque, bellissimo!
Volevo dirtelo…
P.s. Non mi sbagliavo: il semaforo della stazione aveva problemi e il treno è arrivato in ritardo, ma papà ed io siamo comunque riusciti ad essere puntuali al nostro primo appuntamento con te. Che genitori in gamba che hai!
Che frutto sei?
Eccomi qua, seduta su una panchina della stazione ad aspettare il treno che mi porterà in ufficio da papà. Insieme a lui, oggi, stasera, verremo ad incontrarti, per la prima volta. Almeno fra qualche ora avrò finalmente smesso di chiedermi se ci sei, e saprò che non sei solo il frutto della mia fantasia bensì il frutto della passione… Sempre frutta sei!!! Sì lo so, credi davvero che non lo sappia che ci saranno nuove domande che inizieranno a perseguitarmi? Anche se, a dire il vero queste domande non sono poi così nuove dato che da qualche settimana ronzano già nella mia mente.
Come sto? Nervosa, preoccupata e molto tesa… Dici che può bastare? Però tutto sommato, credo che sia normale…
Tu piuttosto, hai lucidato l’argenteria? Guarda che fra un paio d’ore se ti affacci a guardare fuori dalla finestra di “casa tua”, ci vedi. Beh no, non è che tu veda proprio noi… dai su, fai funzionare un po’ il cervello dato che ormai si sta formando… è anche un po’ imbarazzante, per me da spiegare… Diciamo che per l’esattezza tuo padre ed io fra poco ti vedremo, tu ancora no. Però non puoi certo lamentarti, almeno per quanto riguarda me parti decisamente avvantaggiato. Perché? Tu mi conosci già da oltre circa 5 settimane. Come no? Io sono il tuo “tupperware”, il tuo contenitore personale, ricordi? Hai presente tutta la “roba” che ti circonda? Fegato, polmoni, reni, milza, cuore… Ecco, sappi che quella è tutta, ma proprio tutta, roba mia. Di solito è ad uso esclusivo anche se ora tu un po’ la stai sfruttando… diciamolo… Quindi, in questi mesi in cui vivrai nel mio pancione, cerca di averne cura e di trattare bene tutte queste cose, perché non solo mi servono ora ma continueranno a servirmi anche dopo, spero per un bel po’ di tempo.
Sai che ho proprio una brutta impressione? No, tranquillo, per questa volta non riguarda te, ma il treno che sto aspettando. Comincio a pensare che non arrivi un bel niente, vedo uno strano movimento e mi sembra di capire che ci sono dei problemi con il semaforo del passaggio a livello… Hmmm, forse è meglio che vada a vedere cosa sta succedendo. A doooopo.
Come sto? Nervosa, preoccupata e molto tesa… Dici che può bastare? Però tutto sommato, credo che sia normale…
Tu piuttosto, hai lucidato l’argenteria? Guarda che fra un paio d’ore se ti affacci a guardare fuori dalla finestra di “casa tua”, ci vedi. Beh no, non è che tu veda proprio noi… dai su, fai funzionare un po’ il cervello dato che ormai si sta formando… è anche un po’ imbarazzante, per me da spiegare… Diciamo che per l’esattezza tuo padre ed io fra poco ti vedremo, tu ancora no. Però non puoi certo lamentarti, almeno per quanto riguarda me parti decisamente avvantaggiato. Perché? Tu mi conosci già da oltre circa 5 settimane. Come no? Io sono il tuo “tupperware”, il tuo contenitore personale, ricordi? Hai presente tutta la “roba” che ti circonda? Fegato, polmoni, reni, milza, cuore… Ecco, sappi che quella è tutta, ma proprio tutta, roba mia. Di solito è ad uso esclusivo anche se ora tu un po’ la stai sfruttando… diciamolo… Quindi, in questi mesi in cui vivrai nel mio pancione, cerca di averne cura e di trattare bene tutte queste cose, perché non solo mi servono ora ma continueranno a servirmi anche dopo, spero per un bel po’ di tempo.
Sai che ho proprio una brutta impressione? No, tranquillo, per questa volta non riguarda te, ma il treno che sto aspettando. Comincio a pensare che non arrivi un bel niente, vedo uno strano movimento e mi sembra di capire che ci sono dei problemi con il semaforo del passaggio a livello… Hmmm, forse è meglio che vada a vedere cosa sta succedendo. A doooopo.
Cose di ieri...
Eeeehi, c’è nessuno laggiuuù?
Buongiooorno… iniziamo subito con le scuse per ieri sera. Sì lo so, non dovrei arrabbiarmi così tanto, non ti fa per niente bene e ti avevo promesso che avrei cercato di rimanere tranquilla, ma in certe occasioni riuscire ad evitarlo è davvero un’impresa titanica, come hai potuto notare anche tu.
É che la mancanza di rispetto e la totale assenza di sensibilità, che dimostra certa gente, che non riesce proprio a comprendere che anche le altre persone hanno una vita privata e dei problemi e che a volte, possono essere addirittura più gravi di quelli che affliggono loro, mi fa letteralmente imbestialire e tradisce le mie origini, mettendo inaspettatamente in evidenza il lato più “terrone” e sanguigno.
Ah, davvero? Non te lo avevo ancora detto? Sì tesorino, hai una mamma con origini meridionali al 100%, anche se in realtà io mi sento un perfetto ibrido. Bisnonni, nonni e genitori del sud, io nata a Bologna e cresciuta in una città bella ma piuttosto chiusa, come Ravenna e poi, dopo un lungo e tortuoso pellegrinaggio, sono infine giunta nella ridente cittadina di Igea Marina, in provincia di Rimini, dove, a dire il vero, non so fino a quando rimarrò, ma finalmente qui, dove non lo avrei mai creduto possibile, sono riuscita a trovare una dimensione più adatta a me.
Il tuo papà invece è nato nel veneto e quindi ora, il mio già caotico mix, si è ulteriormente arricchito di elementi, miscelandosi con le sue origini decisamente più nordiche e creando un incrocio con sfumature variegate, che definirei piuttosto colorite.
Anche tu sei probabilmente predestinato ad un futuro forse un po’ nomade e vivrai in una famiglia che avrà un puzzle di culture, tradizioni e abitudini, ma sinceramente, non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi.
E non ti devi nemmeno preoccupare se ne non hai capito chi mi ha fatto tanto arrabbiare ieri sera, non puoi saperlo, e poi se ti può incoraggiare, neppure quella persona sa che mi riferisco a lei, anche perché è una delle tante che non è a conoscenza della tua presenza e quindi non sa di questo blog. Oltre al fatto che valutata la sua inesistente sensibilità e la sua scarsa capacità di osservazione, dubito vivamente che leggendo queste righe, si renderebbe conto, che sono dedicate proprio alla sua persona.
Se ora ce l’avessi davanti gli farei quelle le domande che non gli ho fatto e che sono improvvisamente venute a galla, con tutta la rabbia che ho ancora dentro e con tutto il dolore che la sua indifferenza passata mi ha provocato.
Gli chiederei che cosa gli fa pensare, che la sua assurda incapacità di stare al mondo, ci possa interessare di più, di quanto in un tempo non troppo lontano, gli sia interessato un grande dolore che tuo padre ed io, abbiamo dovuto affrontare.
Vorrei sapere che cosa davvero gli fa credere, che la mia voglia di essere presente nella sua vita, sia superiore a quella che ha avuto, di essere presente nella mia.
Mi piacerebbe poter entrare nella sua testa per capire se e quando, comprenderà che le azioni fatte e non fatte hanno, in ogni caso, delle inevitabili conseguenze non solo su se stesso, ma anche sugli altri.
Vorrei domandargli quando pensa di imparare ad affrontare senza supporto, gli enormi “casini” nei quali a quanto pare ama “cacciarsi” volontariamente, senza andare in giro a chiedere pareri e consigli, alle persone che ha allontanato del tutto ingiustificatamente, proprio nel preciso momento in cui loro avevano bisogno di una spalla a cui appoggiarsi.
E poi, interrogherei la sua incontestabile intelligenza per capire, quando gli sarà di aiuto, affinché si possa rendere finalmente conto, di essere invadente e inopportuno e con il suo comportamento estremamente infantile ed egoista, di aver ampiamente superato qualsiasi limite di umana sopportazione.
E ancora, vorrei chiedergli se ha capito che domandare “scusa” e dire “ho sbagliato” o “mi dispiace”, non basta, perché certe parole, se non le dimostri, se non sono supportate dai fatti, perdono di qualsiasi significato.
E soprattutto, quello che davvero vorrei sapere nel profondo del mio cuore… è quando capirà l’enorme valore di ciò che ha distrutto e il male che con il suo comportamento ha causato, proprio a chi gli voleva più bene.
Ecco… spero che questo piccolo sterile sfogo, possa servire a placare quel senso di impotenza che a volte mi fa arrabbiare così tanto… proprio come ieri sera e nel quale tu piccolino, finisci giusto nel mezzo…
Come se tutto ciò non bastasse, la cosa ancora più brutta, è che ogni volta che si parla di questa persona tuo padre ed io, riusciamo incredibilmente a discutere e ieri sera abbiamo raggiunto dei toni ed un livello che non credevo fossero possibili… L’hai percepito, vero? Anche se forse non serve a farti stare meglio, voglio dirti che mi dispiace. E voglio farti una promessa, che cercherò di mantenere: non permetterò un’altra volta a questa persona di rovinare anche un solo minuto della mia e della tua esistenza, non gli consentirò più di farlo, non gli lascerò questo potere, non si merita un solo minuto della mia attenzione. Ti do la mia parola che mi impegnerò nel tentativo di raggiungere l’obiettivo che stanotte, nelle lunghe ore passate sveglia a rigirarmi nel letto, mi sono prefissata e ti assicuro che mi fermerò e sarò finalmente tranquilla, solo quando la sua presenza o la sua assenza nella mia vita, avranno un peso pari al suo reale valore, ossia zero assoluto.
Lo so, il cammino da fare per arrivare a questo punto è ancora lungo e molto tortuoso ma tu non mi conosci ancora bene e devi sapere che la tua mamma, quando si mette in mente di raggiungere un obiettivo, fa di tutto per arrivarci e poi noi non abbiamo problemi di tempo, se ti ricordi giusto ieri mi lamentavo del fatto che queste settimane sembrano eterne… dovremo pur riempirle in qualche modo, no?
Ed ora, chiuso definitivamente questo spiacevole capitolo, passiamo ad un argomento più allegro e decisamente più leggero.
Innanzi tutto ti faccio notare che l’abilità di tua madre ha fatto sì che trovasse, proprio qui vicino, un ristorante specializzato in prodotti senza glutine. Sì, è lì che siamo andati a cena ieri sera. Io ho sperimentato una pizza… la verità? Preferisco quella “der culo”… ma per te posso fare il sacrificio, come ha detto Enrico IV “Parigi val bene una messa” e tu non sei certo meno importante del trono di Francia, quindi…
In ogni caso la prossima volta pensavo di assaggiare la grigliata di pesce. Che ne dici? Approvi l’idea? Bene allora: venduta!
E poi, come ultima cosa, volevo metterti al corrente di un’idea fantastica che già da qualche giorno covava dentro di me e che finalmente ieri, grazie anche ad un prezioso suggerimento di tuo padre, ha preso forma. Pensavo, dopo che sarai nato, di farti delle belle fotografie, sai quelle tipo Anne Geddes. Ieri papà mi ha mandato il link di un sito di un altro fotografo sul genere e “zacchete” mi si è accesa la lampadina!
Durante i tuoi primi dieci giorni di vita, preparati: ti farò un servizio fotografico degno di una star di Hollywood.
Non sei ancora nato e nella mia mente ti ho già fatto un centinaio di fotografie, alcune da solo, altre con papà, altre le vorrei io con te (ahimè qui necessitiamo della collaborazione esterna di tuo padre… che n.d.r. detesta fare e subire fotografie… ).
Sto già pensando al set e agli accessori, tu non ci crederai, ma sono in fibrillazione… Daaaai, non fare quella faccia! Guarda che ti dovrai mettere in posa, e vedi di impegnarti e di evitare accuratamente boccacce e lingue fuori che ne abbiamo già uno in casa che si dedica questi simpatici scherzetti… no, non mi riferisco ad Heidi purtroppo…
Non pensare di sfuggire a questa cosa. NO! Non puoi chiamare telefono azzurro, mi spiace deluderti ma questi non sono considerati abusi su minore... Perciò rassegnati e fatti bello perché l’obiettivo… ti aspetta!!!
A proposito di obiettivo e di fotografie… stasera prima immagine tua con l’ecografia… se non ti scrivo prima “in bocca al lupo” e… ci vediamo dopo, o forse dovrei dire ti vedo dopo… incredibile matassina di cellule pulsanti di vita.
Buongiooorno… iniziamo subito con le scuse per ieri sera. Sì lo so, non dovrei arrabbiarmi così tanto, non ti fa per niente bene e ti avevo promesso che avrei cercato di rimanere tranquilla, ma in certe occasioni riuscire ad evitarlo è davvero un’impresa titanica, come hai potuto notare anche tu.
É che la mancanza di rispetto e la totale assenza di sensibilità, che dimostra certa gente, che non riesce proprio a comprendere che anche le altre persone hanno una vita privata e dei problemi e che a volte, possono essere addirittura più gravi di quelli che affliggono loro, mi fa letteralmente imbestialire e tradisce le mie origini, mettendo inaspettatamente in evidenza il lato più “terrone” e sanguigno.
Ah, davvero? Non te lo avevo ancora detto? Sì tesorino, hai una mamma con origini meridionali al 100%, anche se in realtà io mi sento un perfetto ibrido. Bisnonni, nonni e genitori del sud, io nata a Bologna e cresciuta in una città bella ma piuttosto chiusa, come Ravenna e poi, dopo un lungo e tortuoso pellegrinaggio, sono infine giunta nella ridente cittadina di Igea Marina, in provincia di Rimini, dove, a dire il vero, non so fino a quando rimarrò, ma finalmente qui, dove non lo avrei mai creduto possibile, sono riuscita a trovare una dimensione più adatta a me.
Il tuo papà invece è nato nel veneto e quindi ora, il mio già caotico mix, si è ulteriormente arricchito di elementi, miscelandosi con le sue origini decisamente più nordiche e creando un incrocio con sfumature variegate, che definirei piuttosto colorite.
Anche tu sei probabilmente predestinato ad un futuro forse un po’ nomade e vivrai in una famiglia che avrà un puzzle di culture, tradizioni e abitudini, ma sinceramente, non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi.
E non ti devi nemmeno preoccupare se ne non hai capito chi mi ha fatto tanto arrabbiare ieri sera, non puoi saperlo, e poi se ti può incoraggiare, neppure quella persona sa che mi riferisco a lei, anche perché è una delle tante che non è a conoscenza della tua presenza e quindi non sa di questo blog. Oltre al fatto che valutata la sua inesistente sensibilità e la sua scarsa capacità di osservazione, dubito vivamente che leggendo queste righe, si renderebbe conto, che sono dedicate proprio alla sua persona.
Se ora ce l’avessi davanti gli farei quelle le domande che non gli ho fatto e che sono improvvisamente venute a galla, con tutta la rabbia che ho ancora dentro e con tutto il dolore che la sua indifferenza passata mi ha provocato.
Gli chiederei che cosa gli fa pensare, che la sua assurda incapacità di stare al mondo, ci possa interessare di più, di quanto in un tempo non troppo lontano, gli sia interessato un grande dolore che tuo padre ed io, abbiamo dovuto affrontare.
Vorrei sapere che cosa davvero gli fa credere, che la mia voglia di essere presente nella sua vita, sia superiore a quella che ha avuto, di essere presente nella mia.
Mi piacerebbe poter entrare nella sua testa per capire se e quando, comprenderà che le azioni fatte e non fatte hanno, in ogni caso, delle inevitabili conseguenze non solo su se stesso, ma anche sugli altri.
Vorrei domandargli quando pensa di imparare ad affrontare senza supporto, gli enormi “casini” nei quali a quanto pare ama “cacciarsi” volontariamente, senza andare in giro a chiedere pareri e consigli, alle persone che ha allontanato del tutto ingiustificatamente, proprio nel preciso momento in cui loro avevano bisogno di una spalla a cui appoggiarsi.
E poi, interrogherei la sua incontestabile intelligenza per capire, quando gli sarà di aiuto, affinché si possa rendere finalmente conto, di essere invadente e inopportuno e con il suo comportamento estremamente infantile ed egoista, di aver ampiamente superato qualsiasi limite di umana sopportazione.
E ancora, vorrei chiedergli se ha capito che domandare “scusa” e dire “ho sbagliato” o “mi dispiace”, non basta, perché certe parole, se non le dimostri, se non sono supportate dai fatti, perdono di qualsiasi significato.
E soprattutto, quello che davvero vorrei sapere nel profondo del mio cuore… è quando capirà l’enorme valore di ciò che ha distrutto e il male che con il suo comportamento ha causato, proprio a chi gli voleva più bene.
Ecco… spero che questo piccolo sterile sfogo, possa servire a placare quel senso di impotenza che a volte mi fa arrabbiare così tanto… proprio come ieri sera e nel quale tu piccolino, finisci giusto nel mezzo…
Come se tutto ciò non bastasse, la cosa ancora più brutta, è che ogni volta che si parla di questa persona tuo padre ed io, riusciamo incredibilmente a discutere e ieri sera abbiamo raggiunto dei toni ed un livello che non credevo fossero possibili… L’hai percepito, vero? Anche se forse non serve a farti stare meglio, voglio dirti che mi dispiace. E voglio farti una promessa, che cercherò di mantenere: non permetterò un’altra volta a questa persona di rovinare anche un solo minuto della mia e della tua esistenza, non gli consentirò più di farlo, non gli lascerò questo potere, non si merita un solo minuto della mia attenzione. Ti do la mia parola che mi impegnerò nel tentativo di raggiungere l’obiettivo che stanotte, nelle lunghe ore passate sveglia a rigirarmi nel letto, mi sono prefissata e ti assicuro che mi fermerò e sarò finalmente tranquilla, solo quando la sua presenza o la sua assenza nella mia vita, avranno un peso pari al suo reale valore, ossia zero assoluto.
Lo so, il cammino da fare per arrivare a questo punto è ancora lungo e molto tortuoso ma tu non mi conosci ancora bene e devi sapere che la tua mamma, quando si mette in mente di raggiungere un obiettivo, fa di tutto per arrivarci e poi noi non abbiamo problemi di tempo, se ti ricordi giusto ieri mi lamentavo del fatto che queste settimane sembrano eterne… dovremo pur riempirle in qualche modo, no?
Ed ora, chiuso definitivamente questo spiacevole capitolo, passiamo ad un argomento più allegro e decisamente più leggero.
Innanzi tutto ti faccio notare che l’abilità di tua madre ha fatto sì che trovasse, proprio qui vicino, un ristorante specializzato in prodotti senza glutine. Sì, è lì che siamo andati a cena ieri sera. Io ho sperimentato una pizza… la verità? Preferisco quella “der culo”… ma per te posso fare il sacrificio, come ha detto Enrico IV “Parigi val bene una messa” e tu non sei certo meno importante del trono di Francia, quindi…
In ogni caso la prossima volta pensavo di assaggiare la grigliata di pesce. Che ne dici? Approvi l’idea? Bene allora: venduta!
E poi, come ultima cosa, volevo metterti al corrente di un’idea fantastica che già da qualche giorno covava dentro di me e che finalmente ieri, grazie anche ad un prezioso suggerimento di tuo padre, ha preso forma. Pensavo, dopo che sarai nato, di farti delle belle fotografie, sai quelle tipo Anne Geddes. Ieri papà mi ha mandato il link di un sito di un altro fotografo sul genere e “zacchete” mi si è accesa la lampadina!
Durante i tuoi primi dieci giorni di vita, preparati: ti farò un servizio fotografico degno di una star di Hollywood.
Non sei ancora nato e nella mia mente ti ho già fatto un centinaio di fotografie, alcune da solo, altre con papà, altre le vorrei io con te (ahimè qui necessitiamo della collaborazione esterna di tuo padre… che n.d.r. detesta fare e subire fotografie… ).
Sto già pensando al set e agli accessori, tu non ci crederai, ma sono in fibrillazione… Daaaai, non fare quella faccia! Guarda che ti dovrai mettere in posa, e vedi di impegnarti e di evitare accuratamente boccacce e lingue fuori che ne abbiamo già uno in casa che si dedica questi simpatici scherzetti… no, non mi riferisco ad Heidi purtroppo…
Non pensare di sfuggire a questa cosa. NO! Non puoi chiamare telefono azzurro, mi spiace deluderti ma questi non sono considerati abusi su minore... Perciò rassegnati e fatti bello perché l’obiettivo… ti aspetta!!!
A proposito di obiettivo e di fotografie… stasera prima immagine tua con l’ecografia… se non ti scrivo prima “in bocca al lupo” e… ci vediamo dopo, o forse dovrei dire ti vedo dopo… incredibile matassina di cellule pulsanti di vita.
lunedì 22 febbraio 2010
Lunedì mattina per tutti
Eccoci di nuovo qua,
a raccontarci i pensieri, le paure, i desideri, le speranze di questi lunghi giorni, che sembrano più lunghi, a volte addirittura interminabili.
Vorrei sapere tu come stai: in certi momenti è davvero complicato portare avanti questi monologhi, intuire le tue risposte e immaginare le tue sensazioni.
Ecco, ora è proprio una di queste volte.
Domani è il primo grande giorno, scopriremo con sicurezza se ci sei, se davvero esisti o sei stato solo un incredibile e magico sogno.
Ma oggi non ci sono certezze, non ci sono prove e nemmeno tracce.
E tu? Forse proprio in questo momento te ne stai lì a costruire i tuoi piccoli organi, fregandotene, giustamente, delle mie paranoie mentali e pregustando il momento in cui “salterai” fuori e conoscerai i tuoi folli genitori.
Magari un giorno quando sarai più grande mi dirai: “visto che io ci sono mamma?” e mi rinfaccerai di aver avuto bisogno di prove per crederti…
Comunque mettila così, almeno da domani sera, probabilmente smetterò di chiedermi se il mio è solo un ritardo dovuto all’impazzimento degli ormoni.
Certo, hai proprio ragione, cominci a conoscermi abbastanza bene, è vero ci saranno altre paturnie, altri timori, altri batticuori. Ma non sono questi i batticuori che mi spaventano: è il tuo cuore quello che voglio sentire battere, forte e chiaro, voglio vederlo pulsare in maniera assolutamente inequivocabile dentro quel maledetto monitor. Ma per questo, ahimè, domani è troppo presto, dobbiamo aspettare ancora altro tempo, altri giorni, altre settimane, tesorino mio. No, non sto ritrattando, è vero che ho detto che il tuo cuore dovrebbe già aver cominciato a pulsare, ma non penso sia ancora una cosa percettibile dall’esterno, purtroppo.
Perché allora domani facciamo la prima eco? Ottima domanda puffolino, e risposta semplice. Diciamo che quella di domani serve a togliere qualche dubbio e poi papà si sente più tranquillo facendo una prima “sosta di servizio”, definiamola così. E dato che in questa storia ci sono, non solo i tuoi e i miei bisogni, ma anche i suoi… eccoti spiegate le ragioni dell’ecografia di domani.
Sinceramente penso che abbia ragione lui, ma ssssst, non ti azzardare a dirglielo.
Sì credo che questa sosta di servizio anche se mi spaventa, sia, non indispensabile ma certamente utile. Ti ha soddisfatto la spiegazione?
Senti, a proposito di soddisfazione che ne pensi del fine settimana? Niente male, vero? Un nuovo concerto venerdì sera, una serata al cinema con a seguire la cena e per concludere alla grande, una bella domenica di giri e di relax. Che vuoi di più?
Si lo so il concerto di Guccini a Pesaro per certe cose ti ha dato un po’ fastidio… ma ne abbiamo già parlato e sai che non condivido. Sei fortunato, in questo, né io né papà abbiamo mai fumato. Però il concerto è stato bello, non puoi negarlo. Ho capito che quello seduto dietro di me ti ha disturbato tutto il tempo tenendo il ritmo sbattendo il ginocchio sullo schienale della mia sedia… ma io più che guardarlo male cosa avrei potuto fare? Ma sì, è vero, potevo dirlo a papà, ma sinceramente pensavo che le vibrazioni arrivassero anche da lui e che fosse del tutto inutile dirglielo, gli avrei solo dato una preoccupazione in più rovinandogli il concerto, non credi?
Vabbè dai, ho capito lasciamo stare venerdì sera e passiamo a sabato. Cosa hai da ridire? Ah, niente! “Manco mal” come direbbe tuo padre… Bello il film, vero? “Il concerto”… un film “struggente” come lo definirei io, pensa che alla fine mi sono venuti i brividi giù per la schiena… un’emozione fortissima. Bello davvero! Dopo siamo andati a mangiare carne… e cos’altro… Andare al ristorante con te nella pancia, devi ammettere che non è affatto un’impresa facile. Niente glutine, niente affettati, carne, pesce e uova crude… non è che rimanga molto… Più che una cena diventa una corsa a ostacoli… No, non mi sto lamentando di te… ma sembra a me, o ti sei svegliato col piede sbagliato stamattina? No perché sembri più permaloso del solito… Ah, non ti sei per niente svegliato perché hai lavorato tutta la notte? Dovresti riposare ogni tanto, ti farebbe bene. Guarda me che ieri sera sono crollata come “una carogna”.
Ora però devo andare a fare un po’ di giri. A dopo e fai il bravo.
Però potresti farlo un sorrisino alla tua mamma…
a raccontarci i pensieri, le paure, i desideri, le speranze di questi lunghi giorni, che sembrano più lunghi, a volte addirittura interminabili.
Vorrei sapere tu come stai: in certi momenti è davvero complicato portare avanti questi monologhi, intuire le tue risposte e immaginare le tue sensazioni.
Ecco, ora è proprio una di queste volte.
Domani è il primo grande giorno, scopriremo con sicurezza se ci sei, se davvero esisti o sei stato solo un incredibile e magico sogno.
Ma oggi non ci sono certezze, non ci sono prove e nemmeno tracce.
E tu? Forse proprio in questo momento te ne stai lì a costruire i tuoi piccoli organi, fregandotene, giustamente, delle mie paranoie mentali e pregustando il momento in cui “salterai” fuori e conoscerai i tuoi folli genitori.
Magari un giorno quando sarai più grande mi dirai: “visto che io ci sono mamma?” e mi rinfaccerai di aver avuto bisogno di prove per crederti…
Comunque mettila così, almeno da domani sera, probabilmente smetterò di chiedermi se il mio è solo un ritardo dovuto all’impazzimento degli ormoni.
Certo, hai proprio ragione, cominci a conoscermi abbastanza bene, è vero ci saranno altre paturnie, altri timori, altri batticuori. Ma non sono questi i batticuori che mi spaventano: è il tuo cuore quello che voglio sentire battere, forte e chiaro, voglio vederlo pulsare in maniera assolutamente inequivocabile dentro quel maledetto monitor. Ma per questo, ahimè, domani è troppo presto, dobbiamo aspettare ancora altro tempo, altri giorni, altre settimane, tesorino mio. No, non sto ritrattando, è vero che ho detto che il tuo cuore dovrebbe già aver cominciato a pulsare, ma non penso sia ancora una cosa percettibile dall’esterno, purtroppo.
Perché allora domani facciamo la prima eco? Ottima domanda puffolino, e risposta semplice. Diciamo che quella di domani serve a togliere qualche dubbio e poi papà si sente più tranquillo facendo una prima “sosta di servizio”, definiamola così. E dato che in questa storia ci sono, non solo i tuoi e i miei bisogni, ma anche i suoi… eccoti spiegate le ragioni dell’ecografia di domani.
Sinceramente penso che abbia ragione lui, ma ssssst, non ti azzardare a dirglielo.
Sì credo che questa sosta di servizio anche se mi spaventa, sia, non indispensabile ma certamente utile. Ti ha soddisfatto la spiegazione?
Senti, a proposito di soddisfazione che ne pensi del fine settimana? Niente male, vero? Un nuovo concerto venerdì sera, una serata al cinema con a seguire la cena e per concludere alla grande, una bella domenica di giri e di relax. Che vuoi di più?
Si lo so il concerto di Guccini a Pesaro per certe cose ti ha dato un po’ fastidio… ma ne abbiamo già parlato e sai che non condivido. Sei fortunato, in questo, né io né papà abbiamo mai fumato. Però il concerto è stato bello, non puoi negarlo. Ho capito che quello seduto dietro di me ti ha disturbato tutto il tempo tenendo il ritmo sbattendo il ginocchio sullo schienale della mia sedia… ma io più che guardarlo male cosa avrei potuto fare? Ma sì, è vero, potevo dirlo a papà, ma sinceramente pensavo che le vibrazioni arrivassero anche da lui e che fosse del tutto inutile dirglielo, gli avrei solo dato una preoccupazione in più rovinandogli il concerto, non credi?
Vabbè dai, ho capito lasciamo stare venerdì sera e passiamo a sabato. Cosa hai da ridire? Ah, niente! “Manco mal” come direbbe tuo padre… Bello il film, vero? “Il concerto”… un film “struggente” come lo definirei io, pensa che alla fine mi sono venuti i brividi giù per la schiena… un’emozione fortissima. Bello davvero! Dopo siamo andati a mangiare carne… e cos’altro… Andare al ristorante con te nella pancia, devi ammettere che non è affatto un’impresa facile. Niente glutine, niente affettati, carne, pesce e uova crude… non è che rimanga molto… Più che una cena diventa una corsa a ostacoli… No, non mi sto lamentando di te… ma sembra a me, o ti sei svegliato col piede sbagliato stamattina? No perché sembri più permaloso del solito… Ah, non ti sei per niente svegliato perché hai lavorato tutta la notte? Dovresti riposare ogni tanto, ti farebbe bene. Guarda me che ieri sera sono crollata come “una carogna”.
Ora però devo andare a fare un po’ di giri. A dopo e fai il bravo.
Però potresti farlo un sorrisino alla tua mamma…
domenica 21 febbraio 2010
Una certezza che non c'è
Continuo a non sentirmi incinta, continuo a non sentirti, continuo a dubitare della tua presenza, continuo ad avere paura che tu non ci sia.
Cerco di mantenere alto l’entusiasmo e l’ottimismo ma a volte lo sconforto prende il sopravvento. Sì lo so che te n’eri accorto. Ho un figlio sveglio io, mica tonto… Guardo i pancioni in giro per la strada e vorrei che anche tu fossi così visibile, un segno tangibile e inconfutabile della tua esistenza.
Lo so è presto, lo so l’assenza di sintomi non vuol dire che qualcosa stia andando male, lo so, devo aspettare e cercare di stare calma. So tutto, ma sapere le cose non aiuta più di tanto.
Domani saranno due settimane che so di te. Domani tu sarai ancora nella tua quinta settimana. Per stare un po’ più tranquilla dobbiamo arrivare alla dodicesima… LA DODICESIIIMA? Mi sembra un’eternità. E come diavolo faccio ad arrivare alla dodicesima settimana polpettina mia? Me lo puoi spiegare, per favore?
Cerco di mantenere alto l’entusiasmo e l’ottimismo ma a volte lo sconforto prende il sopravvento. Sì lo so che te n’eri accorto. Ho un figlio sveglio io, mica tonto… Guardo i pancioni in giro per la strada e vorrei che anche tu fossi così visibile, un segno tangibile e inconfutabile della tua esistenza.
Lo so è presto, lo so l’assenza di sintomi non vuol dire che qualcosa stia andando male, lo so, devo aspettare e cercare di stare calma. So tutto, ma sapere le cose non aiuta più di tanto.
Domani saranno due settimane che so di te. Domani tu sarai ancora nella tua quinta settimana. Per stare un po’ più tranquilla dobbiamo arrivare alla dodicesima… LA DODICESIIIMA? Mi sembra un’eternità. E come diavolo faccio ad arrivare alla dodicesima settimana polpettina mia? Me lo puoi spiegare, per favore?
sabato 20 febbraio 2010
La ciambella del mistero
Mi sono svegliata pensando ad una magnifica colazione alla pasticceria del Duomo in centro a Rimini… Che irresistibile voglia di una brioche. Più che una tipica voglia di donna incinta questo direi che assomiglia ad un normale desiderio di un classico sabato mattina. Ma non posso: la tua probabile intolleranza al glutine mi vieta la colazione al bar e non solo il sabato mattina… e so già che al piano di sotto ad aspettarmi c’è la solita, monotona, ciambella cacao e mandorle, naturalmente senza glutine. Non ne posso davvero più, è eterna, sembra proprio non finire mai. Non so se dipenda dall’assenza dell’incriminato glutine, ma è davvero l’unica ciambella che, nemmeno a distanza di una settimana dà segni di decomposizione, la sua consistenza ed il sapore restano assolutamente invariati nel tempo. A proposito del tempo, forse anche la ciambella, come te, vuole arrivare alla quinta settimana, oggi è entrata nella seconda…
“Ommioddio” chiari sintomi di follia fanno capolino…
Comincio a contare anche le settimane di vita degli oggetti… La gravidanza si è definitivamente impossessata di me e dei miei pensieri. Soprattutto di me, a giudicare dagli enormi brufoli che stanno sbocciando rigogliosi su ogni parte del mio corpo… soprattutto sul viso, naturalmente, esattamente là dove non posso nasconderli… Grrr
“Ommioddio” chiari sintomi di follia fanno capolino…
Comincio a contare anche le settimane di vita degli oggetti… La gravidanza si è definitivamente impossessata di me e dei miei pensieri. Soprattutto di me, a giudicare dagli enormi brufoli che stanno sbocciando rigogliosi su ogni parte del mio corpo… soprattutto sul viso, naturalmente, esattamente là dove non posso nasconderli… Grrr
L'idiozia del genere umano
Odio la gente che non pensa a voi teneri e indifesi semi di mela e che non ha rispetto per il vostro prezioso e importante lavoro. Eppure voi siete il futuro dell’umanità e il vostro ruolo di oggi, per noi domani sarà fondamentale. Odio la gente che indossa una divisa e che potrebbe almeno provare a fermare l’idiozia di alcune persone, ma che ti guarda sbigottita perché chiedi di intervenire e naturalmente, non muove un dito.
Scusa lo sfogo, ma stasera sono veramente molto arrabbiata con chi fuma nei luoghi chiusi, noncurante della presenza nello stesso ambiente di bambini e donne incinta e non mi riferisco a me, che nemmeno si vede che sono incinta, ma alle altre presenti.
É con questo pensiero arrabbiato e deluso dalla immensa stupidità del genere umano, che ti lascio con la mia buonanotte.
Scusa lo sfogo, ma stasera sono veramente molto arrabbiata con chi fuma nei luoghi chiusi, noncurante della presenza nello stesso ambiente di bambini e donne incinta e non mi riferisco a me, che nemmeno si vede che sono incinta, ma alle altre presenti.
É con questo pensiero arrabbiato e deluso dalla immensa stupidità del genere umano, che ti lascio con la mia buonanotte.
venerdì 19 febbraio 2010
Momenti catartici
Buongiorno “bel gomitolino”.
Stamattina altro risveglio all’alba ma poi mi sono goduta un MOMENTO CATARTICO!
Hai visto cos’ha fatto papà? Hai visto bene? Prima ti ha dato i bacetti, ok, non sottilizziamo, è vero ha dato i bacetti alla mia pancia ma lo ha fatto solo perché dentro ci abiti tu, credimi, non era mai capitato prima. E poi ti ha chiamato “Tripita”…. Secondo me era ancora troppo assonnato per rendersi conto di cosa stava facendo e dicendo. In ogni caso è stato bellissimo… Ma sai che tu hai già collezionato un bel po’ di soprannomi: amore, tesorino, tripita, piccoletto, girino, pezzetto di noi, cariño, piccolino, grappolino di cellule, semino di mela, quello piccolo, cucciolotto, bel gomitolino… e chissà quanti altri ancora ne verranno. Secondo me se continuo così tu presto avrai una crisi di identità. Caspiterina! Ho realizzato solo ora che oggi entriamo nella quinta settimana! Sì certo, lo so che se ieri era l’ultimo giorno della quarta, è normale che oggi sia il primo giorno della quinta… ma ormai dovresti averlo capito che per me la matematica non è assolutamente una scienza esatta… Il primo giorno della nostra quinta settimana insieme… “Da da da dan”… che voleva essere uno stacchetto musicale di suspance… Che succede alla 5 settimana lì dalle tue e anche un po’ mie parti? Andiamo ad informarci un po’…
Ok, ci siamo ho recuperato un bel po’ di informazioni che ti riguardano.
Innanzi tutto ho scoperto che in questa settimana la scienza comincia a chiamarti “embrione” e a questo punto la tua crescita dovrebbe essere molto rapida.
In questi giorni si dovrebbe formare una rudimentale placenta e il cordone ombelicale, che ti forniranno il nutrimento necessario per tutto il resto della gravidanza.
A partire dal trentacinquesimo giorno di gestazione, la tua forma dovrebbe essere simile a quella di una pera: la parte più grande ed arrotondata diventerà la testa, con all’interno già un inizio di cervello diviso in tre regioni, mentre dalla parte più appuntita, simile ad una coda, si formerà la colonna vertebrale.
In questa settimana si inizieranno a sviluppare i tuoi occhi e la testa comincerà a mostrare ciò che sembra essere una bocca. Si creeranno anche due protuberanze che saranno un primo, rudimentale, accenno di quelle che diventeranno le tue orecchie (che speriamo funzionino un pochino meglio di quelle di tuo padre…).
Le caratteristiche del tuo viso avranno origine proprio in questa settimana per questo ti ricordo la fossetta sul mento, per favore, se puoi… ci terrei tanto.
Ma non è finita qui: la quinta settimana di gravidanza a quanto pare è davvero molto impegnativa e ricca di eventi importanti.
I tuoi futuri arti inferiori e superiori, si evidenzieranno proprio alla fine di questo periodo, anche se ancora molto simili a germogli. Contemporaneamente avrà inizio la formazione dei tuoi alluci (Ricky ti sarei grata se tu riuscissi, per una volta, ad evitare sarcastici commenti sui miei alluci, grazie…) e anche le tue dita cominceranno a delinearsi.
Ed infine, ultimo ma primo per importanza, il tuo cuore: ora dovrebbe essere formato al 75% e i tuoi muscoli dovrebbero iniziare a contrarsi, questo significa che il tuo cuoricino dovrebbe cominciare a battere proprio in questa settimana…
Questo è un altro momento catartico…Incrocio le dita, cucciolotto mio…
Stamattina altro risveglio all’alba ma poi mi sono goduta un MOMENTO CATARTICO!
Hai visto cos’ha fatto papà? Hai visto bene? Prima ti ha dato i bacetti, ok, non sottilizziamo, è vero ha dato i bacetti alla mia pancia ma lo ha fatto solo perché dentro ci abiti tu, credimi, non era mai capitato prima. E poi ti ha chiamato “Tripita”…. Secondo me era ancora troppo assonnato per rendersi conto di cosa stava facendo e dicendo. In ogni caso è stato bellissimo… Ma sai che tu hai già collezionato un bel po’ di soprannomi: amore, tesorino, tripita, piccoletto, girino, pezzetto di noi, cariño, piccolino, grappolino di cellule, semino di mela, quello piccolo, cucciolotto, bel gomitolino… e chissà quanti altri ancora ne verranno. Secondo me se continuo così tu presto avrai una crisi di identità. Caspiterina! Ho realizzato solo ora che oggi entriamo nella quinta settimana! Sì certo, lo so che se ieri era l’ultimo giorno della quarta, è normale che oggi sia il primo giorno della quinta… ma ormai dovresti averlo capito che per me la matematica non è assolutamente una scienza esatta… Il primo giorno della nostra quinta settimana insieme… “Da da da dan”… che voleva essere uno stacchetto musicale di suspance… Che succede alla 5 settimana lì dalle tue e anche un po’ mie parti? Andiamo ad informarci un po’…
Ok, ci siamo ho recuperato un bel po’ di informazioni che ti riguardano.
Innanzi tutto ho scoperto che in questa settimana la scienza comincia a chiamarti “embrione” e a questo punto la tua crescita dovrebbe essere molto rapida.
In questi giorni si dovrebbe formare una rudimentale placenta e il cordone ombelicale, che ti forniranno il nutrimento necessario per tutto il resto della gravidanza.
A partire dal trentacinquesimo giorno di gestazione, la tua forma dovrebbe essere simile a quella di una pera: la parte più grande ed arrotondata diventerà la testa, con all’interno già un inizio di cervello diviso in tre regioni, mentre dalla parte più appuntita, simile ad una coda, si formerà la colonna vertebrale.
In questa settimana si inizieranno a sviluppare i tuoi occhi e la testa comincerà a mostrare ciò che sembra essere una bocca. Si creeranno anche due protuberanze che saranno un primo, rudimentale, accenno di quelle che diventeranno le tue orecchie (che speriamo funzionino un pochino meglio di quelle di tuo padre…).
Le caratteristiche del tuo viso avranno origine proprio in questa settimana per questo ti ricordo la fossetta sul mento, per favore, se puoi… ci terrei tanto.
Ma non è finita qui: la quinta settimana di gravidanza a quanto pare è davvero molto impegnativa e ricca di eventi importanti.
I tuoi futuri arti inferiori e superiori, si evidenzieranno proprio alla fine di questo periodo, anche se ancora molto simili a germogli. Contemporaneamente avrà inizio la formazione dei tuoi alluci (Ricky ti sarei grata se tu riuscissi, per una volta, ad evitare sarcastici commenti sui miei alluci, grazie…) e anche le tue dita cominceranno a delinearsi.
Ed infine, ultimo ma primo per importanza, il tuo cuore: ora dovrebbe essere formato al 75% e i tuoi muscoli dovrebbero iniziare a contrarsi, questo significa che il tuo cuoricino dovrebbe cominciare a battere proprio in questa settimana…
Questo è un altro momento catartico…Incrocio le dita, cucciolotto mio…
giovedì 18 febbraio 2010
Un lungo cammino
Ammetto che è piuttosto intrigante custodire nel proprio ventre un segreto che in pochi sappiamo e che da fuori ancora non si intuisce. Se da una parte non vedo l’ora di sfoggiare orgogliosa e fiera il mio pancione, dall’altra credo che questi momenti di complicità fra te e me, quando non potranno più esserci, mi mancheranno.
È strano sai, certe volte vorrei gridarlo al mondo intero che ci sei, vorrei tappezzare la città di cartelloni, magari luminosi, e girare con addosso una maglietta con sopra la scritta, a caratteri cubitali “baby a bordo”.
Altre invece, al contrario, vorrei che tuo padre ed io fossimo gli unici a saperlo, e vorrei che i pochi che sono a conoscenza della verità fossero improvvisamente colpiti da una forma non pericolosa di amnesia settoriale. Sinceramente nemmeno so se esiste qualcosa chiamato “amnesia settoriale…”.
Però fra le due cose, come spesso capita, il terzo gode e di solito infatti prevale il desiderio, del tutto comprensibile, di mantenere l’equilibrio e di dirlo solo a parenti e amici. Già, a volte non è semplice guardare in faccia le persone e mantenere la bocca chiusa, in certi giorni è dura non condividere questo momento bello e contemporaneamente difficile, con la mia famiglia e con le persone che mi vogliono bene. Perché lo faccio allora? Nessuno mi costringe, è stata una mia libera scelta, ragionata e consapevole. Mi serve a proteggere te e soprattutto me, dalle interferenze di chi, in assoluta buna fede, inizierebbe ad elargire inutili consigli non richiesti, e proferirebbe assurde “perle di saggezza”, che lasciano il tempo che trovano, perché ogni persona ha il suo carattere e il suo personalissimo modo di reagire, perché ogni gravidanza è una cosa a sé stante ed ogni figlio ha la sua storia ed è diverso da un altro. Ma non solo, mantenere il segreto mi serve per essere al riparo da sguardi compassionevoli e dalle domande indiscrete se qualcosa dovesse, dannatamente, non funzionare…
Sì, questa paura c’è, tesorino mio, mi dispiace dirtelo ma persiste e mi accompagna sempre, anche se vorrei che non fosse così, ogni giorno cresce insieme a te e non riesco a fare niente per evitarlo.
Capisco che ti sembri strano che non l’abbia detto proprio alla mia famiglia, a mia madre. Lo so, hai ragione è strano infatti, non posso negarlo. Vedi cucciolotto, qui fuori non sempre è tutto facile e tu sei ancora piccolo per capire certi strani e complicati meccanismi di noi “grandi”. Quella con la mia famiglia è una lunga storia di cui forse un giorno ti parlerò. Diciamo che oggi non abbiamo un brutto rapporto, la verità è che un rapporto non ce l’abbiamo proprio. Qualche mese fa è successo qualcosa che mi ha incredibilmente allontanata dai miei genitori. Io sinceramente speravo che le cose andassero in maniera diversa ma… decisamente non ero nel mio periodo fortunato. Non so come saranno le cose quando tu nascerai, non potevo nemmeno immaginare che saremmo un giorno stati in questa situazione che sembra davvero assurda. Spero davvero che tu possa conoscere i tuoi nonni ed apprezzare i loro lati buoni.
Ma il cammino è ancora molto lungo.
È strano sai, certe volte vorrei gridarlo al mondo intero che ci sei, vorrei tappezzare la città di cartelloni, magari luminosi, e girare con addosso una maglietta con sopra la scritta, a caratteri cubitali “baby a bordo”.
Altre invece, al contrario, vorrei che tuo padre ed io fossimo gli unici a saperlo, e vorrei che i pochi che sono a conoscenza della verità fossero improvvisamente colpiti da una forma non pericolosa di amnesia settoriale. Sinceramente nemmeno so se esiste qualcosa chiamato “amnesia settoriale…”.
Però fra le due cose, come spesso capita, il terzo gode e di solito infatti prevale il desiderio, del tutto comprensibile, di mantenere l’equilibrio e di dirlo solo a parenti e amici. Già, a volte non è semplice guardare in faccia le persone e mantenere la bocca chiusa, in certi giorni è dura non condividere questo momento bello e contemporaneamente difficile, con la mia famiglia e con le persone che mi vogliono bene. Perché lo faccio allora? Nessuno mi costringe, è stata una mia libera scelta, ragionata e consapevole. Mi serve a proteggere te e soprattutto me, dalle interferenze di chi, in assoluta buna fede, inizierebbe ad elargire inutili consigli non richiesti, e proferirebbe assurde “perle di saggezza”, che lasciano il tempo che trovano, perché ogni persona ha il suo carattere e il suo personalissimo modo di reagire, perché ogni gravidanza è una cosa a sé stante ed ogni figlio ha la sua storia ed è diverso da un altro. Ma non solo, mantenere il segreto mi serve per essere al riparo da sguardi compassionevoli e dalle domande indiscrete se qualcosa dovesse, dannatamente, non funzionare…
Sì, questa paura c’è, tesorino mio, mi dispiace dirtelo ma persiste e mi accompagna sempre, anche se vorrei che non fosse così, ogni giorno cresce insieme a te e non riesco a fare niente per evitarlo.
Capisco che ti sembri strano che non l’abbia detto proprio alla mia famiglia, a mia madre. Lo so, hai ragione è strano infatti, non posso negarlo. Vedi cucciolotto, qui fuori non sempre è tutto facile e tu sei ancora piccolo per capire certi strani e complicati meccanismi di noi “grandi”. Quella con la mia famiglia è una lunga storia di cui forse un giorno ti parlerò. Diciamo che oggi non abbiamo un brutto rapporto, la verità è che un rapporto non ce l’abbiamo proprio. Qualche mese fa è successo qualcosa che mi ha incredibilmente allontanata dai miei genitori. Io sinceramente speravo che le cose andassero in maniera diversa ma… decisamente non ero nel mio periodo fortunato. Non so come saranno le cose quando tu nascerai, non potevo nemmeno immaginare che saremmo un giorno stati in questa situazione che sembra davvero assurda. Spero davvero che tu possa conoscere i tuoi nonni ed apprezzare i loro lati buoni.
Ma il cammino è ancora molto lungo.
Tracce che parlano di te
Piccole incredibili tracce di te,
segnali che raccontano la tua presenza,
timidi dettagli di ciò che già c’è,
elementi che tradiscono la tua esistenza.
Che dici, ti piace? Un pensiero in rima per dirti che oggi ho ritirato il risultato dei miei esami del sangue e… e sembra proprio che tu ci sia. Certo le mie “beta”, così si chiama l’ormone che attesta la presenza o meno della gravidanza, hanno un valore di poco superiore a quello standard, ma considerando che io, grazie ai dubbi della mia ginecologa, sono stata rapida nel sospettare la gravidanza e tempestiva nel fare gli esami… dovevo essere all’inizio e quindi il dosaggio basso ci può benissimo stare.
Mi chiedi se ho ancora il dubbio dopo due test e un prelievo tutti positivi? La verità?
Sì ce l’ho. Forse non ce lo avrò più e crederò di essere stata davvero incinta solo quando ti stringerò fra le mie braccia. Altro che San Tommaso!
Dai su non rimanerci male… è il troppo bene che mi fa essere così… preoccupata e diffidente allo stesso tempo. Papà non ti scrive e io non ti credo… Bella coppia di genitori. Gli stessi che stamattina alle 5 si sono messi a leggere nel lettone, stesi vicini vicini, perché avevano “finito il sonno”. Raimondo Vianello e Sandra Mondaini in confronto non sono nulla…
segnali che raccontano la tua presenza,
timidi dettagli di ciò che già c’è,
elementi che tradiscono la tua esistenza.
Che dici, ti piace? Un pensiero in rima per dirti che oggi ho ritirato il risultato dei miei esami del sangue e… e sembra proprio che tu ci sia. Certo le mie “beta”, così si chiama l’ormone che attesta la presenza o meno della gravidanza, hanno un valore di poco superiore a quello standard, ma considerando che io, grazie ai dubbi della mia ginecologa, sono stata rapida nel sospettare la gravidanza e tempestiva nel fare gli esami… dovevo essere all’inizio e quindi il dosaggio basso ci può benissimo stare.
Mi chiedi se ho ancora il dubbio dopo due test e un prelievo tutti positivi? La verità?
Sì ce l’ho. Forse non ce lo avrò più e crederò di essere stata davvero incinta solo quando ti stringerò fra le mie braccia. Altro che San Tommaso!
Dai su non rimanerci male… è il troppo bene che mi fa essere così… preoccupata e diffidente allo stesso tempo. Papà non ti scrive e io non ti credo… Bella coppia di genitori. Gli stessi che stamattina alle 5 si sono messi a leggere nel lettone, stesi vicini vicini, perché avevano “finito il sonno”. Raimondo Vianello e Sandra Mondaini in confronto non sono nulla…
Mentre aspetto ti immagino
Eccoci qua,
l’inizio di un nuovo giorno e contemporaneamente la fine della quarta settimana insieme. Da ieri quando penso a te sono un po’ malinconica, ma credo che tu che sei in pole position te ne sia già accorto. Sarà che a poco a poco la certezza che seppure impercettibilmente, già esisti, si è radicata dentro il mio cuore e mi sto pericolosamente affezionando all’idea. E questo non ti nego che mi spaventa.
Ti immagino, tu, “quello piccolo” come spesso ti definisco quando parlo di te con tuo padre, tu affaccendato come un’ape operaia, impegnato a duplicare cellule, a costruire pezzetti di un piccolo uomo o di una piccola donna, tu che cerchi e riordini le tessere del puzzle più importante della tua e della nostra vita…
Ti immagino e spero davvero che riuscirai a nascere e penso a quando potrò sentire il mio dito stretto dalla tua piccola ma forte manina, a quando indosserai quella fantastica tuta tempestata di draghetti colorati, o a quando finalmente la mia pelle, assetata del contatto con te, riuscirà a toccare la tua, morbida e profumata. Ti immagino ora piccolo come un seme di mela, ma in perenne movimento, in continua crescita.
Ti immagino più e più volte al giorno, ma ogni volta ho più paura.
Forse è per questo che stamattina mi sono svegliata presto, era finito il sonno e ho cominciato a fare vortici con la mente. Erano le 5 e non sono più riuscita ad addormentarmi, ma nemmeno sono riuscita a leggere: i pensieri erano troppo rumorosi e non mi lasciavano concentrare sulle pagine del libro.
Anche tuo padre era sveglio, chissà, forse anche i suoi pensieri erano troppo rumorosi. Heidi in compenso russava come un trombone… ma del resto lei è ignara, credo , di ciò che sta succedendo dentro di me. Per lei continuo ad essere semplicemente il suo fornitore di crocchette e il suo lanciatore ufficiale di palline, ah, anche la sua accompagnatrice al parco, certo.
Ora almeno però abbiamo una certezza: sappiamo che papà ci legge, si me lo ha detto ieri, non hai sentito? No, ti assicuro che sa scrivere… Guarda che è laureato e ha addirittura un master in “nonsocosa” ma ce l’ha. È un tipo tosto tuo padre, cosa credi? Ci legge ma non ci scrive, ma è già un passo avanti e tutto sommato capisco molto bene le sue ragioni. Credo sia per scaramanzia o per il timore di fare come me e di affezionarsi troppo presto all’idea che un giorno sarai con noi. Ma stai tranquillo, quando non sarai più piccolo come un seme di mela, quando forse sarai grande un po’ più di una noce, ti scriverà e ti darà la sue versione dei fatti sulla vita.
Sono certa che chiacchiererà più con te che con me. Anche perché meno sarebbe davvero difficile! Quindi è solo questione di pazienza, bisogna saper aspettare, aspettare che tuo padre ti scriva, aspettare che tu sia più grande di un seme di mela, aspettare di vedere sul monitor di un’ecografia, lo sfarfallio del tuo cuore che batte forte, aspettare che passino questi tre lunghi, lunghissimi mesi. E mentre aspettiamo, che si fa? Beh, io mentre aspetto, ti continuo ad immaginare…
l’inizio di un nuovo giorno e contemporaneamente la fine della quarta settimana insieme. Da ieri quando penso a te sono un po’ malinconica, ma credo che tu che sei in pole position te ne sia già accorto. Sarà che a poco a poco la certezza che seppure impercettibilmente, già esisti, si è radicata dentro il mio cuore e mi sto pericolosamente affezionando all’idea. E questo non ti nego che mi spaventa.
Ti immagino, tu, “quello piccolo” come spesso ti definisco quando parlo di te con tuo padre, tu affaccendato come un’ape operaia, impegnato a duplicare cellule, a costruire pezzetti di un piccolo uomo o di una piccola donna, tu che cerchi e riordini le tessere del puzzle più importante della tua e della nostra vita…
Ti immagino e spero davvero che riuscirai a nascere e penso a quando potrò sentire il mio dito stretto dalla tua piccola ma forte manina, a quando indosserai quella fantastica tuta tempestata di draghetti colorati, o a quando finalmente la mia pelle, assetata del contatto con te, riuscirà a toccare la tua, morbida e profumata. Ti immagino ora piccolo come un seme di mela, ma in perenne movimento, in continua crescita.
Ti immagino più e più volte al giorno, ma ogni volta ho più paura.
Forse è per questo che stamattina mi sono svegliata presto, era finito il sonno e ho cominciato a fare vortici con la mente. Erano le 5 e non sono più riuscita ad addormentarmi, ma nemmeno sono riuscita a leggere: i pensieri erano troppo rumorosi e non mi lasciavano concentrare sulle pagine del libro.
Anche tuo padre era sveglio, chissà, forse anche i suoi pensieri erano troppo rumorosi. Heidi in compenso russava come un trombone… ma del resto lei è ignara, credo , di ciò che sta succedendo dentro di me. Per lei continuo ad essere semplicemente il suo fornitore di crocchette e il suo lanciatore ufficiale di palline, ah, anche la sua accompagnatrice al parco, certo.
Ora almeno però abbiamo una certezza: sappiamo che papà ci legge, si me lo ha detto ieri, non hai sentito? No, ti assicuro che sa scrivere… Guarda che è laureato e ha addirittura un master in “nonsocosa” ma ce l’ha. È un tipo tosto tuo padre, cosa credi? Ci legge ma non ci scrive, ma è già un passo avanti e tutto sommato capisco molto bene le sue ragioni. Credo sia per scaramanzia o per il timore di fare come me e di affezionarsi troppo presto all’idea che un giorno sarai con noi. Ma stai tranquillo, quando non sarai più piccolo come un seme di mela, quando forse sarai grande un po’ più di una noce, ti scriverà e ti darà la sue versione dei fatti sulla vita.
Sono certa che chiacchiererà più con te che con me. Anche perché meno sarebbe davvero difficile! Quindi è solo questione di pazienza, bisogna saper aspettare, aspettare che tuo padre ti scriva, aspettare che tu sia più grande di un seme di mela, aspettare di vedere sul monitor di un’ecografia, lo sfarfallio del tuo cuore che batte forte, aspettare che passino questi tre lunghi, lunghissimi mesi. E mentre aspettiamo, che si fa? Beh, io mentre aspetto, ti continuo ad immaginare…
mercoledì 17 febbraio 2010
Tanto per chiarire...
Fra le poche persone che sono a conoscenza della tua presenza discreta e silenziosa, c’è chi ha già cominciato a fare congetture sul fatto che tua sia un maschio. A cosa è dovuta questa assoluta certezza? Ma è semplice, al fatto che io quando mi rivolgo a te uso praticamente sempre la forma maschile e questo secondo loro, è un chiaro sintomo del fatto che io, nel subconscio, sento che sei un maschio. A nessuno è venuto in mente che nella lingua italiana se non sappiamo esattamente il sesso del nostro interlocutore tendenzialmente usiamo la forma maschile e di solito il maschile predomina sul femminile: se si hanno più figli di sessi misti si parla dei propri figli e non delle proprie figlie… e questo non per sminuire la loro femminilità.. Oppure secondo loro dovrei dire ciao piccolino/a ogni volta??? Tanto per chiarire: non mi sento che tu sia un maschio, nemmeno inconsciamente e non penso che tu lo sia, cioè, non ho la più pallida idea di cosa tu sia e non spero niente. Mi basta sapere che ci sei e che stai bene. A dirti la verità io una preferenza ce l’ho, ma non l’ho detta a nessuno, neanche a tuo padre, anche perché sono certa che quando nascerai, qualsiasi cosa tu sia io ti amerò follemente. Che tu abbia il birillo o la patata non farà nessuna differenza. Ti amerò di una amore che va oltre il semplice fatto di essere nato maschio o femmina. Ti amerò per quello che rappresenti, per essere nostro figlio, tanto atteso e tanto desiderato. E naturalmente ho detto figlio e non figlia per i suddetti motivi…
Buonanotte seme di mela, di qualsiasi sesso tu sia, ti voglio bene, a domani.
Buonanotte seme di mela, di qualsiasi sesso tu sia, ti voglio bene, a domani.
martedì 16 febbraio 2010
Ecografie...
Ci siamo: ho appena fissato le date delle prime ecografie. 23 febbraio, 5+4 e 11 marzo 7+6… Quindi martedì prossimo, fra una settimana esatta, sapremo qualche cosa in più di te… e ci toglieremo qualche dubbio. Dovrei essere felice di conoscerti, dovrei non stare nella pelle all’idea di “vederti” per la prima volta e invece… ho una paura folle, ma so che è meglio così. Quando ho telefonato il mio cuore mi è sembrato fermarsi per un attimo, mi mancava il respiro. Sarà una lunga settimana quella che abbiamo davanti, e saranno ancora più lunghe quelle successive. Ho tanta paura, non riesco nemmeno a pensare di fare qualcosa… me ne sto qui immobile davanti al calendario, come se guardandolo accelerassi il passare del tempo. Provo ad immaginare con terrore che cosa succederebbe nella mia testa se qualcosa andasse male… Lo so dovrei essere io a darti forza, lo so non è giusto dirti certe cose, lo so ti chiedo di pensare positivo e poi sono proprio io che non riesco a farlo, lo so questo stato d’ansia non ci aiuta. So tutto, ma non posso cambiare come mi sento. Respiro profondamente e decido che è meglio alzarmi da questa sedia, staccarmi dal pc e andare al parco a tirare la palla ad Heidi, che mi guarda annoiata stesa sul suo materasso smangiucchiato.
Forse sono incinta!
Forse sono incinta!
Te l’ho pur detto che non mi sembra possibile, non è che non mi fidi di te! Certo, se tu non esistessi allora vorrebbe dire che io in questo momento starei parlando con il nulla, forse è per questo che tuo padre, lungimirante, aveva proposto di chiamarti “Niente”. Diciamo che dopo stamattina la tua presenza rimane sempre e comunque avvolta nella nebbia e nel dubbio, ma ho finalmente avuto quella che nell’immaginario collettivo è una prima evidente manifestazione di ciò che potrebbe essere un inizio di gravidanza. Certo, hai ragione, giusta precisazione la tua, sei un bambino sveglio, non c’è che dire. Potrebbe benissimo trattarsi anche del proseguo del terribile virus intestinale, ma dico io, per una volta che ci sto provando, puoi anche tu cercare di collaborare e avere un pensiero positivo? Ti assicuro che riuscirci non è poi così difficile… Ma per spiegarti bene cos’è successo devo fare qualche passo indietro. Devi sapere che adoro il salame e tutti i suoi simili: so riconoscere il profumo di una buona salamella stagionata, con la stessa facilità con cui Heidi scova le sue adorate “pallette” nel parco. L’odore corposo di un buon salamino di cinghiale potrebbe letteralmente mandarmi in estasi. Da sempre è stato così. La frase che mi identifica potrebbe benissimo essere: “dove c’è salame, c’è Chiara”, chi mi conosce, capirebbe e approverebbe. Per me non esiste pizza, se fra gli altri ingredienti non ha almeno qualche pezzettino di salame sparso qua e la. Che sia fresco o stagionato, dolce o piccante fa poca differenza, se è salame, allora non c’è dubbio: rientra a pieno titolo fra i piaceri della vita. Bene, ciò detto, ti racconto i fatti. Naturalmente nel frigorifero di casa nostra, come è facilmente intuibile dalla premessa, ci sono almeno due o tre tipi di salami diversi, a seconda delle esigenze del momento. Altrettanto naturalmente da quando ho il fondato sospetto (ti ricordo che il ciclo non mi è venuto…) che tu ci sia e che sia l’inquilino della mia pancia, non ho più toccato nemmeno una fetta del “cibo degli dei”. So che ti fa male e quindi, poiché tutto ciò che ti può creare dei danni è stato bandito dalla mia dieta, anche il salame è ufficialmente entrato a far parte della black-list degli alimenti non consentiti. Fino ad oggi non mi ha fatto voglia e stranamente la sua presenza nel nostro frigorifero, è passata del tutto inosservata. Ma questa mattina, quando alle sette e mezza io ingenuamente ho deciso di aprire il frigorifero per prendere una pera per papà, è capitata una cosa incredibile. Sì papà vuole che la frutta per lui resti in frigorifero perché gli piace acerba, cioè, praticamente quando è ancora nella fase della gemma… ma questa e in genere l’alimentazione di tuo padre, è tutta un’altra storia, che richiede un lungo capitolo a parte. Torniamo a noi, eravamo davanti al frigorifero nel momento clou, quando apro la porta e vengo inondata da una ventata di avvolgente aroma di salamella… e nello stesso momento, un urlo di sofferenza si è levato dalla cucina verso il piano di sopra… urlo che tuo padre, che ha una capacità uditiva ridotta, (dire sordo non sarebbe carino…) non ha naturalmente sentito. Chi era? E chi se non io? L’odore incredibilmente forte dei vari tipi di salame che abitano il nostro frigorifero, ha letteralmente pervaso ogni mia cellula olfattiva lasciandomi quasi stordita e… incredibilmente disgustata.
Sì, hai letto bene DIS GUS TA TA. Dopo quasi 40 anni di vita passata insieme, questa è la mia età anagrafica, senza mai una discussione, senza un litigio o un’incomprensione, ora il salame e tutti i suoi simili: MI FANNO SCHIFO. Il solo odore mi repelle e mi riporta alla mente immagini e ricordi raccapriccianti.
Come che cosa c’è di esaltante in tutto ciò? Ora ti riporto letteralmente cosa si dice della gravidanza: “l’alterazione del gusto e dell’olfatto che, assieme a nausea, vomito, salivazione abbondante, bruciori di stomaco e variazioni dell’appetito, rappresenta uno dei segnali più immediatamente riconoscibili dell’avvenuto concepimento; in particolare, già a cominciare da 10-15 giorni dopo la sospensione delle mestruazioni può capitare di trovare insopportabili odori che fino a poche settimane prima non provocavano alcuna reazione negativa o addirittura risultavano molto graditi.” Capito???
Ok, non sono passati 10/15 giorni, ma sai anche tu che io ho un ciclo più breve e quindi il concepimento, molto probabilmente è avvenuto un po’ prima del classico 14esimo giorno… ed è vero anche che non ho avuto fino ad oggi alterazione del gusto, nausea o vomito, e tantomeno salivazione abbondante ma qualche bruciorino di stomaco e un calo di appetito ci sono stati, devi ammetterlo. Adesso non vorrai farmi credere che il fatto che il salame mi disgusti non sia un sintomo? Dai su, è evidente che è colpa/merito tuo. E poi lasciami vivere con serenità il mio momento di inequivocabile certezza.
Sarà pur sempre positivo che qualsiasi “cosa” stia avvenendo dentro di me io mi stia disintossicando dal salame: è finita l’epoca della dipendenza, sto finalmente uscendo dal tunnel!!! Porcelli di tutta Italia cominciate a festeggiare: è previsto un imminente calo nelle vendite!
Te l’ho pur detto che non mi sembra possibile, non è che non mi fidi di te! Certo, se tu non esistessi allora vorrebbe dire che io in questo momento starei parlando con il nulla, forse è per questo che tuo padre, lungimirante, aveva proposto di chiamarti “Niente”. Diciamo che dopo stamattina la tua presenza rimane sempre e comunque avvolta nella nebbia e nel dubbio, ma ho finalmente avuto quella che nell’immaginario collettivo è una prima evidente manifestazione di ciò che potrebbe essere un inizio di gravidanza. Certo, hai ragione, giusta precisazione la tua, sei un bambino sveglio, non c’è che dire. Potrebbe benissimo trattarsi anche del proseguo del terribile virus intestinale, ma dico io, per una volta che ci sto provando, puoi anche tu cercare di collaborare e avere un pensiero positivo? Ti assicuro che riuscirci non è poi così difficile… Ma per spiegarti bene cos’è successo devo fare qualche passo indietro. Devi sapere che adoro il salame e tutti i suoi simili: so riconoscere il profumo di una buona salamella stagionata, con la stessa facilità con cui Heidi scova le sue adorate “pallette” nel parco. L’odore corposo di un buon salamino di cinghiale potrebbe letteralmente mandarmi in estasi. Da sempre è stato così. La frase che mi identifica potrebbe benissimo essere: “dove c’è salame, c’è Chiara”, chi mi conosce, capirebbe e approverebbe. Per me non esiste pizza, se fra gli altri ingredienti non ha almeno qualche pezzettino di salame sparso qua e la. Che sia fresco o stagionato, dolce o piccante fa poca differenza, se è salame, allora non c’è dubbio: rientra a pieno titolo fra i piaceri della vita. Bene, ciò detto, ti racconto i fatti. Naturalmente nel frigorifero di casa nostra, come è facilmente intuibile dalla premessa, ci sono almeno due o tre tipi di salami diversi, a seconda delle esigenze del momento. Altrettanto naturalmente da quando ho il fondato sospetto (ti ricordo che il ciclo non mi è venuto…) che tu ci sia e che sia l’inquilino della mia pancia, non ho più toccato nemmeno una fetta del “cibo degli dei”. So che ti fa male e quindi, poiché tutto ciò che ti può creare dei danni è stato bandito dalla mia dieta, anche il salame è ufficialmente entrato a far parte della black-list degli alimenti non consentiti. Fino ad oggi non mi ha fatto voglia e stranamente la sua presenza nel nostro frigorifero, è passata del tutto inosservata. Ma questa mattina, quando alle sette e mezza io ingenuamente ho deciso di aprire il frigorifero per prendere una pera per papà, è capitata una cosa incredibile. Sì papà vuole che la frutta per lui resti in frigorifero perché gli piace acerba, cioè, praticamente quando è ancora nella fase della gemma… ma questa e in genere l’alimentazione di tuo padre, è tutta un’altra storia, che richiede un lungo capitolo a parte. Torniamo a noi, eravamo davanti al frigorifero nel momento clou, quando apro la porta e vengo inondata da una ventata di avvolgente aroma di salamella… e nello stesso momento, un urlo di sofferenza si è levato dalla cucina verso il piano di sopra… urlo che tuo padre, che ha una capacità uditiva ridotta, (dire sordo non sarebbe carino…) non ha naturalmente sentito. Chi era? E chi se non io? L’odore incredibilmente forte dei vari tipi di salame che abitano il nostro frigorifero, ha letteralmente pervaso ogni mia cellula olfattiva lasciandomi quasi stordita e… incredibilmente disgustata.
Sì, hai letto bene DIS GUS TA TA. Dopo quasi 40 anni di vita passata insieme, questa è la mia età anagrafica, senza mai una discussione, senza un litigio o un’incomprensione, ora il salame e tutti i suoi simili: MI FANNO SCHIFO. Il solo odore mi repelle e mi riporta alla mente immagini e ricordi raccapriccianti.
Come che cosa c’è di esaltante in tutto ciò? Ora ti riporto letteralmente cosa si dice della gravidanza: “l’alterazione del gusto e dell’olfatto che, assieme a nausea, vomito, salivazione abbondante, bruciori di stomaco e variazioni dell’appetito, rappresenta uno dei segnali più immediatamente riconoscibili dell’avvenuto concepimento; in particolare, già a cominciare da 10-15 giorni dopo la sospensione delle mestruazioni può capitare di trovare insopportabili odori che fino a poche settimane prima non provocavano alcuna reazione negativa o addirittura risultavano molto graditi.” Capito???
Ok, non sono passati 10/15 giorni, ma sai anche tu che io ho un ciclo più breve e quindi il concepimento, molto probabilmente è avvenuto un po’ prima del classico 14esimo giorno… ed è vero anche che non ho avuto fino ad oggi alterazione del gusto, nausea o vomito, e tantomeno salivazione abbondante ma qualche bruciorino di stomaco e un calo di appetito ci sono stati, devi ammetterlo. Adesso non vorrai farmi credere che il fatto che il salame mi disgusti non sia un sintomo? Dai su, è evidente che è colpa/merito tuo. E poi lasciami vivere con serenità il mio momento di inequivocabile certezza.
Sarà pur sempre positivo che qualsiasi “cosa” stia avvenendo dentro di me io mi stia disintossicando dal salame: è finita l’epoca della dipendenza, sto finalmente uscendo dal tunnel!!! Porcelli di tutta Italia cominciate a festeggiare: è previsto un imminente calo nelle vendite!
lunedì 15 febbraio 2010
Tanta paura
Ho guardato il calendario ed ho appena realizzato che oggi per la scienza è l’ultimo giorno del nostro primo mese insieme. Ho passato i 3/4 di questo mese senza nemmeno sapere che tu c’eri e l’ultimo quarto a domandami come potevi realmente esserci. Domani entriamo nel secondo mese e sospirando penso e dico a voce alta “siamo a meno uno”… Non sai quanto vorrei che quel sospiro fosse di sollievo e non di timore, quanto vorrei essere avanti di due mesi… e non perché in questa condizione di donna incinta io ci stia male, anzi, tutt’altro. Ma la verità, tesoro mio, è che ho paura, tanta paura. Ovunque leggi che il primo trimestre è quello più importante, chiunque ti ripete che è il più rischioso ed io non ho bisogno di leggerlo e nemmeno di sentirmelo ripetere, lo so da sola, purtroppo, l’ho imparato fin troppo bene. Vorrei essere due mesi avanti e saperti molto più grande di un seme di mela, vorrei poterti pensare un pochino più forte di come in realtà tu sei ora. Vorrei poter sperare davvero di stringerti fra le braccia, alla fine di questo incredibile percorso insieme. Vorrei poterci credere e vorrei essere libera di comprarti le tutine senza avere il terrore, che quelle stesse tutine, si possano un dannato giorno trasformare in un sinonimo di un sogno svanito nel nulla, di un piccolo cuore che ha smesso di battere, di una vita che non c’è più. Vorrei tante cose piccolo mio, ma quello vorrei al di sopra di ogni altra, è riuscire a proteggerti, a difenderti, lo farei a qualsiasi costo anche al prezzo della mia vita. Forse diventare ed essere “Madre” vuol dire proprio questo: amare qualcuno indiscriminatamente, senza nemmeno conoscerlo, amarlo solo per il semplice fatto che è tuo figlio è che il frutto dell’amore che hai per suo padre. Ma per quante cose io abbia cominciato a fare per te e per quante altre io abbia già smesso di fare per te, il mio rammarico più grande è che non posso proteggerti e difenderti da tutto. Non posso barattare la mia vita con la tua, non ora almeno. Anche questo blog, ti sei mai chiesto perché ho deciso di farlo? É il mio modo di esorcizzare la paura, mi sembra quasi che scrivendoti ti rendo più reale e quindi più forte. Magari fosse così! Ma scrivere non serve a dare nuova forza a te e non so nemmeno se serva a darne un pochino di più a me…
La verità, tesoro mio, è che la tua mamma ha paura, ha tanta paura. Volevo dirtelo.
La verità, tesoro mio, è che la tua mamma ha paura, ha tanta paura. Volevo dirtelo.
Seme di mela
Ciao Tripita,
scusami per il ritardo ma oggi proprio non ce l’ho fatta a scriverti prima. Mi ero messa a riordinare il mio mitico libro di ricette e pensavo di fare prestissimo, invece una cosa tira l’altra ed ecco arrivata l’una! Però ho già pranzato: stelline senza glutine, un pezzetto di formaggio e qualche biscottino riso e cioccolato. Sappi che l’ho fatto solo per te perché io non avevo assolutamente fame. Ah, lo sai? Per fortuna…
Allora, hai visto quante cose in un solo fine settimana? Tieni presente che non sono tutti così. Spesso nel week end a papà e a me piace stare tranquilli sul divano, senza rispettare orari e ritmi frenetici dei giorni infrasettimanali. Di solito ci “tocca” la spesa, ma per il resto difficilmente programmiamo prima le cose e preferiamo improvvisare.
Ah però sei curioso e hai buona memoria… vuoi sapere com’è andata la serata? Beh in realtà ad essere proprio sinceri non è stata un granché. Il film a cinema bello, abbiamo visto “Tra le nuvole” con quel gran figaccione di George Clooney. Anche a tuo padre è piaciuto anche se è rimasto molto colpito da una scena e si è turbato. No, non ti posso dire quale scena, metti che qualcuno che legge il blog vuole andare a vedere il film.. gli rovino il finale. Ah, giusto non sono in molti a leggere il blog… Beh un po’ è perché dato che tu sei ancora una presenza misteriosa e segreta, non posso diffonderlo… Sì lo so dai non fare quella faccia triste… anche a me dispiace che nemmeno papà non segua il blog… ma non ha molto tempo e poi è preso da tanti pensieri… No, non per colpa tua, non lo annoi, può essere semplicemente che non gli piaccia il mio modo di scrivere… dai su, ti vuole bene anche se non legge quello che facciamo. Lo so sarebbe stato un buon modo di partecipare alla nostra intimità e di cominciare a conoscerti ma… chissà magari in futuro gli viene la curiosità e ci stupisce con effetti speciali, come solo lui sa fare… E poi, scusa, non ti basto io? Non sono una compagnia sufficiente? A… a volte pure troppo! Grazie! Gentilissimo davvero!!!
Ma parliamo di argomenti più importanti, ovvero di te. Oggi secondo i miei turbolenti calcoli siamo a 4 + 3 cioè 4 settimane e tre giorni. Che cosa fa un grappolino di cellule dentro una pancia a poco più di 30 giorni? Aspetta che vediamo cosa troviamo in internet… Allora, intanto per cominciare leggo che in questa prima fase ti stai sviluppando molto velocemente e il tuo sacco amniotico a questo punto dovrebbe essere già visibile… Eureka!!! Questo significa che se facessi un’ecografia avrei finalmente una prova tangibile della tua preziosissima presenza… Ma vediamo se troviamo qualcosa di più particolareggiato e con più dettagli. Dunque, a quanto pare è questo il momento in cui cerchi di inserirti da solo nell’utero e una volta impiantato resterai lì fino alla fine della gravidanza ,trasformandomi indiscutibilmente in un “tupperware” per i prossimi otto mesi. Un tupperware è un contenitore … Il tuo sistema vascolare sta crescendo e questo aiuta nel trasporto del sangue, dell’ossigeno e del nutrimento che prendi da me. Ecco qui finalmente un’informazione precisa di quello che sta avvenendo li dentro: la placenta e il cordone ombelicale “rudimentali” si stanno formando proprio in questo periodo! L’embrione… (ecco come ti chiama la scienza e come continuerà a chiamarti fino all’ottava settimana) è grande circa come un seme di mela. COME UN SEME DI MELA? Così piccino? Che sia per questo che mi fanno voglia le mele? Ammetto che saperlo ha un impatto piuttosto forte: penso alla tutina taglia zero che mi sembrava così esageratamente piccola, tanto che infatti non ho volontariamente acquistato la taglia doppio zero… e mi sembra impossibile che tu ora sia solo un semino di mela. Amooore… andiamo avanti prima che il pensiero di un esserino tanto fragile ed indifeso mi distrugga. Ah, guarda, ecco qui, su un altro sito ho trovato un’informazione interessantissima, dice che alla quarta settimana di sviluppo si distinguono già un capo, una “coda” e un tronco centrale. Compaiono gli abbozzi del fegato, dei reni, e dell’occhio. Io continuo a pensare alla dimensione di un seme di mela… Un seme di mela con un capo una coda, fegato, reni, occhi… praticamente un seme di mela con la densità di Hong Kong… Comincio davvero a pensare che sia meglio non disturbarti troppo mentre sbrogli la tua matassina di cellule, non sia mai che ti confondi. Senti facciamo così, io mi riposo un po’ e ti lascio lavorare. Ah, quasi dimenticavo oggi festeggiamo la prima settimana che io so di te… da lunedì scorso per me e papà non sei più in incognita… ti abbiamo scoperto! A dopo …“seme di mela”…
scusami per il ritardo ma oggi proprio non ce l’ho fatta a scriverti prima. Mi ero messa a riordinare il mio mitico libro di ricette e pensavo di fare prestissimo, invece una cosa tira l’altra ed ecco arrivata l’una! Però ho già pranzato: stelline senza glutine, un pezzetto di formaggio e qualche biscottino riso e cioccolato. Sappi che l’ho fatto solo per te perché io non avevo assolutamente fame. Ah, lo sai? Per fortuna…
Allora, hai visto quante cose in un solo fine settimana? Tieni presente che non sono tutti così. Spesso nel week end a papà e a me piace stare tranquilli sul divano, senza rispettare orari e ritmi frenetici dei giorni infrasettimanali. Di solito ci “tocca” la spesa, ma per il resto difficilmente programmiamo prima le cose e preferiamo improvvisare.
Ah però sei curioso e hai buona memoria… vuoi sapere com’è andata la serata? Beh in realtà ad essere proprio sinceri non è stata un granché. Il film a cinema bello, abbiamo visto “Tra le nuvole” con quel gran figaccione di George Clooney. Anche a tuo padre è piaciuto anche se è rimasto molto colpito da una scena e si è turbato. No, non ti posso dire quale scena, metti che qualcuno che legge il blog vuole andare a vedere il film.. gli rovino il finale. Ah, giusto non sono in molti a leggere il blog… Beh un po’ è perché dato che tu sei ancora una presenza misteriosa e segreta, non posso diffonderlo… Sì lo so dai non fare quella faccia triste… anche a me dispiace che nemmeno papà non segua il blog… ma non ha molto tempo e poi è preso da tanti pensieri… No, non per colpa tua, non lo annoi, può essere semplicemente che non gli piaccia il mio modo di scrivere… dai su, ti vuole bene anche se non legge quello che facciamo. Lo so sarebbe stato un buon modo di partecipare alla nostra intimità e di cominciare a conoscerti ma… chissà magari in futuro gli viene la curiosità e ci stupisce con effetti speciali, come solo lui sa fare… E poi, scusa, non ti basto io? Non sono una compagnia sufficiente? A… a volte pure troppo! Grazie! Gentilissimo davvero!!!
Ma parliamo di argomenti più importanti, ovvero di te. Oggi secondo i miei turbolenti calcoli siamo a 4 + 3 cioè 4 settimane e tre giorni. Che cosa fa un grappolino di cellule dentro una pancia a poco più di 30 giorni? Aspetta che vediamo cosa troviamo in internet… Allora, intanto per cominciare leggo che in questa prima fase ti stai sviluppando molto velocemente e il tuo sacco amniotico a questo punto dovrebbe essere già visibile… Eureka!!! Questo significa che se facessi un’ecografia avrei finalmente una prova tangibile della tua preziosissima presenza… Ma vediamo se troviamo qualcosa di più particolareggiato e con più dettagli. Dunque, a quanto pare è questo il momento in cui cerchi di inserirti da solo nell’utero e una volta impiantato resterai lì fino alla fine della gravidanza ,trasformandomi indiscutibilmente in un “tupperware” per i prossimi otto mesi. Un tupperware è un contenitore … Il tuo sistema vascolare sta crescendo e questo aiuta nel trasporto del sangue, dell’ossigeno e del nutrimento che prendi da me. Ecco qui finalmente un’informazione precisa di quello che sta avvenendo li dentro: la placenta e il cordone ombelicale “rudimentali” si stanno formando proprio in questo periodo! L’embrione… (ecco come ti chiama la scienza e come continuerà a chiamarti fino all’ottava settimana) è grande circa come un seme di mela. COME UN SEME DI MELA? Così piccino? Che sia per questo che mi fanno voglia le mele? Ammetto che saperlo ha un impatto piuttosto forte: penso alla tutina taglia zero che mi sembrava così esageratamente piccola, tanto che infatti non ho volontariamente acquistato la taglia doppio zero… e mi sembra impossibile che tu ora sia solo un semino di mela. Amooore… andiamo avanti prima che il pensiero di un esserino tanto fragile ed indifeso mi distrugga. Ah, guarda, ecco qui, su un altro sito ho trovato un’informazione interessantissima, dice che alla quarta settimana di sviluppo si distinguono già un capo, una “coda” e un tronco centrale. Compaiono gli abbozzi del fegato, dei reni, e dell’occhio. Io continuo a pensare alla dimensione di un seme di mela… Un seme di mela con un capo una coda, fegato, reni, occhi… praticamente un seme di mela con la densità di Hong Kong… Comincio davvero a pensare che sia meglio non disturbarti troppo mentre sbrogli la tua matassina di cellule, non sia mai che ti confondi. Senti facciamo così, io mi riposo un po’ e ti lascio lavorare. Ah, quasi dimenticavo oggi festeggiamo la prima settimana che io so di te… da lunedì scorso per me e papà non sei più in incognita… ti abbiamo scoperto! A dopo …“seme di mela”…
domenica 14 febbraio 2010
Week end
Buongiorno tesorino!!!
Come va dalle tue parti? Strano che tu non sia stanco perché ti ho riservato un week end davvero impegnativo! Non puoi certo dire che ti sei annoiato: ieri mattina con i tuoi zii al museo Pantani, ieri pomeriggio sempre con zio Pippo e zia Franca a vedere la mostra “Da Rembrandt a Picasso”, ieri sera a cinema da soli con papino a vedere il film “An education”… non ci siamo fermati un attimo. E oggi non è stata una giornata molto più tranquilla: mattinata a Riccione a fare un giro insieme ad Heidi. Ehmm, sì è vero ho comprato un altro vestito… Dici che non dovevo? Forse hai ragione sai, ma la verità è che tuo padre mi ha fatto venire un tale nervoso che anche se non sono affatto convinta di come mi stia, l’ho preso! Caspita, io che mi provo le cose e aspetto un suo parere e lui che si pianta al telefono fuori dal negozio e a malapena riesco a scucirgli qualche mugugno e qualche gesto incomprensibili… Grrr l’avrei strangolato! Sì lo so non è carino litigare il giorno di San Valentino. Ma sai che noi non abbiamo l’abitudine di festeggiarlo, forse perché per noi è sempre un po’ San Valentino… Comunque bisogna dire che stamattina la giornata era iniziata subito con una lamentela di tuo padre… “hai dormito bene? E ci credo, avevi occupato tutto il letto…” io ho cercato di convincerlo del fatto che noi siamo in due, ma lui sostiene che ancora la scusa non vale… dici che ha ragione? Lo so ma io ho giocato il tutto e per tutto e ho buttato giù il jolly… però in effetti vista la tua dimensione attuale, non è giustificabile una mia invasione di spazio. E poi ad essere sinceri io ancora continuo a non sentirmi incinta… No, non è che rinnego la tua presenza, ma non ti sento… non ho sintomi: non soffro d’insonnia, non ho avuto cambiamenti nell’appetito, non mi sento stanca né gonfia, insomma nada de nada. Boh, non so che pensare… meglio che non pensi nulla dici? Ma lo sai che forse hai ragione.
Ops, tuo padre si sta svegliando dalla sua pennica pomeridiana e ora dobbiamo fare qualche giro. Più tardi di nuovo cinema, poi cena fuori. Domani ti racconto com’è andata. Sì, ti prometto che ti dedicherò un po’ più di tempo. Ma ricordati che in ogni caso TVB. Baci
Come va dalle tue parti? Strano che tu non sia stanco perché ti ho riservato un week end davvero impegnativo! Non puoi certo dire che ti sei annoiato: ieri mattina con i tuoi zii al museo Pantani, ieri pomeriggio sempre con zio Pippo e zia Franca a vedere la mostra “Da Rembrandt a Picasso”, ieri sera a cinema da soli con papino a vedere il film “An education”… non ci siamo fermati un attimo. E oggi non è stata una giornata molto più tranquilla: mattinata a Riccione a fare un giro insieme ad Heidi. Ehmm, sì è vero ho comprato un altro vestito… Dici che non dovevo? Forse hai ragione sai, ma la verità è che tuo padre mi ha fatto venire un tale nervoso che anche se non sono affatto convinta di come mi stia, l’ho preso! Caspita, io che mi provo le cose e aspetto un suo parere e lui che si pianta al telefono fuori dal negozio e a malapena riesco a scucirgli qualche mugugno e qualche gesto incomprensibili… Grrr l’avrei strangolato! Sì lo so non è carino litigare il giorno di San Valentino. Ma sai che noi non abbiamo l’abitudine di festeggiarlo, forse perché per noi è sempre un po’ San Valentino… Comunque bisogna dire che stamattina la giornata era iniziata subito con una lamentela di tuo padre… “hai dormito bene? E ci credo, avevi occupato tutto il letto…” io ho cercato di convincerlo del fatto che noi siamo in due, ma lui sostiene che ancora la scusa non vale… dici che ha ragione? Lo so ma io ho giocato il tutto e per tutto e ho buttato giù il jolly… però in effetti vista la tua dimensione attuale, non è giustificabile una mia invasione di spazio. E poi ad essere sinceri io ancora continuo a non sentirmi incinta… No, non è che rinnego la tua presenza, ma non ti sento… non ho sintomi: non soffro d’insonnia, non ho avuto cambiamenti nell’appetito, non mi sento stanca né gonfia, insomma nada de nada. Boh, non so che pensare… meglio che non pensi nulla dici? Ma lo sai che forse hai ragione.
Ops, tuo padre si sta svegliando dalla sua pennica pomeridiana e ora dobbiamo fare qualche giro. Più tardi di nuovo cinema, poi cena fuori. Domani ti racconto com’è andata. Sì, ti prometto che ti dedicherò un po’ più di tempo. Ma ricordati che in ogni caso TVB. Baci
sabato 13 febbraio 2010
La "Vecchia" sono io...
Ciao piccolino,
poco tempo ma tanta voglia di stare un po’ con te. È proprio il caso di dirlo finalmente soli: io e te. Ti sono mancata? Eppure ti ho pensato tanto. Allora dimmi un po’, come hai mangiato oggi? Buoni i supplì di riso, vero? A me sono piaciuti tanto e se sono piaciuti a me dovrebbero essere piaciuti anche a te… E poi non mi hanno nemmeno appesantita. Oh ma che ti era preso oggi che mi hai fatto girare la testa come una trottola? Non va mica bene però se fai così… Sì, ti sgrido perché lo sai che se fai stare male la mamma sono guai per tutti… NOOO non comincerai anche tu a chiamarmi “la Vecchia”! Mi sembra già offensivo quando lo dice tuo padre, quindi vedi di darci un taglio subito! Ma ti pare un bel soprannome: “la Vecchia”? Nemmeno avessi 120 anni. Sì è vero non sono giovanissima ma nemmeno decrepita! Quando tu nascerai non avrò ancora compiuto 40 anni, di cosa ti lamenti? Ok per pochi giorni ma avrò ancora 39 anni. Ah proposito di età e di compleanni mettiamoci d’accordo subito: anche se nascerai in una data molto vicina alla mia data di nascita non ho intenzione di far passare il mio compleanno in secondo piano, capito bene? Non è che arrivi tu ed io improvvisamente non conto più nulla… “Manco mal” come direbbe quel “brizzolone” di tuo padre, almeno su questo punto siamo d’accordo. Non trovi anche tu che tuo padre somigli a George Clooney? Chiaro che preferisco tuo padre, del resto George Clooney sono certa che preferisce la Canalis… A proposito di tuo padre, hai sentito che stamattina si è messo a parlare con te? Sì ti ha consigliato di fingere di essere muto perché sostiene che “quando “la Vecchia” cioè io, scoprirà che sai parlare per te sarà la fine” testuali parole sue… Invece di perdere tempo a ridere delle battute di papà forse dovresti pensare alle tante cose che hai da fare… Io non ho ancora avuto tempo di guardare quali sono i tuoi compiti in questi giorni, a cosa ti stai dedicando?... aaaah, fai il misterioso… vabbé allora cerco da sola le informazioni che mi servono. Ora però vado a svegliare “papino” che dice di voler andare a cinema ma è caduto in catalessi sul divano appena è andato via suo fratello… È tenero mentre dorme vero? Io non so se ho il coraggio di disturbare il suo sonno… hmmm ora provo a fare qualche rumore e vediamo come va… ti saluto tesorino.
Buonanotte e ci vediamo domani. Sogni d’oro.
poco tempo ma tanta voglia di stare un po’ con te. È proprio il caso di dirlo finalmente soli: io e te. Ti sono mancata? Eppure ti ho pensato tanto. Allora dimmi un po’, come hai mangiato oggi? Buoni i supplì di riso, vero? A me sono piaciuti tanto e se sono piaciuti a me dovrebbero essere piaciuti anche a te… E poi non mi hanno nemmeno appesantita. Oh ma che ti era preso oggi che mi hai fatto girare la testa come una trottola? Non va mica bene però se fai così… Sì, ti sgrido perché lo sai che se fai stare male la mamma sono guai per tutti… NOOO non comincerai anche tu a chiamarmi “la Vecchia”! Mi sembra già offensivo quando lo dice tuo padre, quindi vedi di darci un taglio subito! Ma ti pare un bel soprannome: “la Vecchia”? Nemmeno avessi 120 anni. Sì è vero non sono giovanissima ma nemmeno decrepita! Quando tu nascerai non avrò ancora compiuto 40 anni, di cosa ti lamenti? Ok per pochi giorni ma avrò ancora 39 anni. Ah proposito di età e di compleanni mettiamoci d’accordo subito: anche se nascerai in una data molto vicina alla mia data di nascita non ho intenzione di far passare il mio compleanno in secondo piano, capito bene? Non è che arrivi tu ed io improvvisamente non conto più nulla… “Manco mal” come direbbe quel “brizzolone” di tuo padre, almeno su questo punto siamo d’accordo. Non trovi anche tu che tuo padre somigli a George Clooney? Chiaro che preferisco tuo padre, del resto George Clooney sono certa che preferisce la Canalis… A proposito di tuo padre, hai sentito che stamattina si è messo a parlare con te? Sì ti ha consigliato di fingere di essere muto perché sostiene che “quando “la Vecchia” cioè io, scoprirà che sai parlare per te sarà la fine” testuali parole sue… Invece di perdere tempo a ridere delle battute di papà forse dovresti pensare alle tante cose che hai da fare… Io non ho ancora avuto tempo di guardare quali sono i tuoi compiti in questi giorni, a cosa ti stai dedicando?... aaaah, fai il misterioso… vabbé allora cerco da sola le informazioni che mi servono. Ora però vado a svegliare “papino” che dice di voler andare a cinema ma è caduto in catalessi sul divano appena è andato via suo fratello… È tenero mentre dorme vero? Io non so se ho il coraggio di disturbare il suo sonno… hmmm ora provo a fare qualche rumore e vediamo come va… ti saluto tesorino.
Buonanotte e ci vediamo domani. Sogni d’oro.
venerdì 12 febbraio 2010
Bruce è nato il 23 settembre...
Por fin… lo conseguì, aquì estoy. Ovvero: finalmente ci sono riuscita, sono qui.
Tu non ci crederai ma da quando ti ho salutato, prima, mi sono seduta solo ora e ho passato tutto il tempo ai fornelli… Ma è tutto pronto! La cena di stasera e il pranzo di domani, a parte friggere i supplì naturalmente, che si fa all’ultimo minuto per mangiarli belli caldi filanti. Sono sicura che se qualcuno leggesse questo blog avrebbe anche il coraggio di pensare che non ho proprio nulla da fare. Invece no, da fare no ne ho a bizzeffe, a volte è la voglia che manca. Oggi ad esempio ho cucinato, ma lunedì tocca stirare. A proposito di chi legge il blog, Joe Roberts che ha lasciato un commento osandoti chiamare “Luther” (grrr) è tuo padre, poi quando nasci te lo fai spiegare da lui il suo soprannome… Invece l’altro commento l’ha lasciato Teresa, per gli amici “Sisina”… la conoscerai e da lei cerca di non imparare l’uso delle doppie…
Senti ma, volevo dirti che anche se tu non lo sai oggi è una giornata molto importante. Papà tuo proprio in questo momento è andato a prendere la nuova macchina. Dovevi vederlo: non stava nella pelle, sembrava un bambino davanti ad una torta panna e cioccolato! A dire il vero a me è dispiaciuto un po’ dare via la “Minnina” ma oggettivamente è stato meglio così, o ti avremmo dovuto lanciare sul sedile di dietro sperando che poi tu riuscissi a riemergere da solo… No, non era proprio il caso. Comunque tuo padre già da ieri sera era euforico e stamattina ha cominciato la giornata bello carico… A dire la verità bello lo è sempre, carico invece solo a volte. Certo che sono obiettiva! E poi tu dimentichi che ho una vista perfetta: 10/10, quindi se ti dico che hai un bel papà sarà pur vero? Comunque sappi che il tuo bel papà è nel pieno delirio delle date… si è messo a pensare alla tua probabile data di nascita, più che probabile a quella che gli piacerebbe… Ha iniziato qualche giorno fa dicendo che potresti nascere il 23 settembre come Bruce. COME CHI È BRUCE? SSST, abbassa la voce che se ti sente tuo padre ti rinnega ancora prima della nascita!!! Per fortuna che ora non è a casa se no saremmo rovinati! Ma non hai imparato niente da lì dentro? Questo mi fa pensare che tu non ascolti… Non puoi non saperlo! Bruce Springsteen è il cantante preferito di tuo padre e spesso in macchina la musica di Bruce ci fa da colonna sonora. Memorizza il nome intanto, per i testi delle canzoni avrai tempo di impararle quando sarai qui e papà ti aiuterà con la traduzione, a me piace tanto quando lo fa…. Comunque dicevamo che inizialmente lui sperava che il 23 settembre fosse una data papabile per la tua nascita. L’ho fatto desistere in fretta, spiegandogli che questo avrebbe significato per te nascere almeno un mese prima e direi che potendolo evitare sarebbe meglio… Poi il giorno dopo è ritornato alla carica dicendo che se nascessi il 10 ottobre avresti una bella data di nascita: 10.10.2010… ma ancora gli ho dovuto spiegare che teoricamente tu dovresti nascere dopo il 19 ottobre e non prima… Allora stamattina ha ripreso il discorso dicendo che potresti nascere il 20 ottobre, così la tua data sarebbe 20/10/2010. Te l’ho detto è fissato con i numeri… Però devo ammettere che questa potrebbe essere una bella data: tu non nasceresti prima, nemmeno troppo dopo e in più è coreografica. Bisogna dire che questa volta ha ragione tuo padre, ma per favore tu non fare la spia che se sa che gli ho dato ragione si monta la testa e poi chi lo tiene? Già si è montato la testa quando ha cominciato a sospettare della tua esistenza… Ah, non sai com’è andata? Beh guarda te lo racconto subito. Qualche giorno fa ho fatto una normale visita di controllo e tutto immaginavo, fuorché di essere incinta. Devi sapere però che la mia ginecologa è un vero spasso, innanzi tutto è di origine argentina, quindi condisce i suoi discorsi con delle parole in spagnolo e questo, come puoi immaginare, a me piace da morire… e poi non so spiegartelo, però è una persona divertente, pur essendo molto professionale. Comunque quando la conoscerai vedrai che capirai a cosa mi riferisco e sono stra sicura che ti piacerà da matti!!! Beh il giorno della visita lei ha avuto subito il dubbio che fossi incinta. No, non chiedermi da cosa se n’è accorta, se non lo sai tu che sei lì dentro cosa vuoi che sappia io da qui fuori? Però sta di fatto che ha cominciato da subito a scherzare con Riccardo, tuo padre, dicendogli “hai colpito Ricardo” (con una “C” perché lo dice in spagnolo…) e lui naturalmente le dava corda… L’unica che cercava di rimanere con i piedi per terra ero io. Non è che non ti volessi però non volevo illudermi come era già capitato altre volte in passato. Ma loro ti assicuro che facevano un duetto degno di Zelig… e per me è stato davvero complicato ignorarli. Comunque lui ha continuato anche tornando a casa a fare lo “stupidotto” dicendo “ho colpito”… e io ad un certo punto mi sono anche arrabbiata e gli ho detto di piantarla perché non c’era nessun bambino… Scusami, ma non potevo ancora saperlo io che tu c’eri davvero… Figurati quando tuo padre ha avuto la conferma che davvero “aveva colpito” Te lo stai immaginando? Beh credi che per quanto immagini non potrai mai avvicinarti alla realtà dei fatti… te l’ho detto hai un padre un po’ Peter Pan a volte, ma io lo amo anche per questo. A proposito del nostro Peter Pan, dovrebbe anche arrivare a casa fra un pochino, così mi fa vedere la macchina nuova… UAO.
Domani non sono sicura di riuscire a scriverti, te l’ho detto vengono i tuoi zii, ma questo non significa che non ti penserò. Sai cosa faccio? Cerco di memorizzare tutte le cose che mi verrà in mente di dirti e appena ho un attimo di tempo ti chiamo e ti aggiorno. Che te ne pare? Dai su non essere triste… potresti approfittare della mia assenza per lavorare più intensamente alla tua “costruzione”. Non ho ancora verificato quali sono i tuoi compiti nella 4 settimana, ma sono certa che hai bel po’ da fare… Fai il bravo amore e se hai bisogno tu chiama che io per te ci sono sempre, ricordatelo.
Un bacio, a presto, Mamma.
Tu non ci crederai ma da quando ti ho salutato, prima, mi sono seduta solo ora e ho passato tutto il tempo ai fornelli… Ma è tutto pronto! La cena di stasera e il pranzo di domani, a parte friggere i supplì naturalmente, che si fa all’ultimo minuto per mangiarli belli caldi filanti. Sono sicura che se qualcuno leggesse questo blog avrebbe anche il coraggio di pensare che non ho proprio nulla da fare. Invece no, da fare no ne ho a bizzeffe, a volte è la voglia che manca. Oggi ad esempio ho cucinato, ma lunedì tocca stirare. A proposito di chi legge il blog, Joe Roberts che ha lasciato un commento osandoti chiamare “Luther” (grrr) è tuo padre, poi quando nasci te lo fai spiegare da lui il suo soprannome… Invece l’altro commento l’ha lasciato Teresa, per gli amici “Sisina”… la conoscerai e da lei cerca di non imparare l’uso delle doppie…
Senti ma, volevo dirti che anche se tu non lo sai oggi è una giornata molto importante. Papà tuo proprio in questo momento è andato a prendere la nuova macchina. Dovevi vederlo: non stava nella pelle, sembrava un bambino davanti ad una torta panna e cioccolato! A dire il vero a me è dispiaciuto un po’ dare via la “Minnina” ma oggettivamente è stato meglio così, o ti avremmo dovuto lanciare sul sedile di dietro sperando che poi tu riuscissi a riemergere da solo… No, non era proprio il caso. Comunque tuo padre già da ieri sera era euforico e stamattina ha cominciato la giornata bello carico… A dire la verità bello lo è sempre, carico invece solo a volte. Certo che sono obiettiva! E poi tu dimentichi che ho una vista perfetta: 10/10, quindi se ti dico che hai un bel papà sarà pur vero? Comunque sappi che il tuo bel papà è nel pieno delirio delle date… si è messo a pensare alla tua probabile data di nascita, più che probabile a quella che gli piacerebbe… Ha iniziato qualche giorno fa dicendo che potresti nascere il 23 settembre come Bruce. COME CHI È BRUCE? SSST, abbassa la voce che se ti sente tuo padre ti rinnega ancora prima della nascita!!! Per fortuna che ora non è a casa se no saremmo rovinati! Ma non hai imparato niente da lì dentro? Questo mi fa pensare che tu non ascolti… Non puoi non saperlo! Bruce Springsteen è il cantante preferito di tuo padre e spesso in macchina la musica di Bruce ci fa da colonna sonora. Memorizza il nome intanto, per i testi delle canzoni avrai tempo di impararle quando sarai qui e papà ti aiuterà con la traduzione, a me piace tanto quando lo fa…. Comunque dicevamo che inizialmente lui sperava che il 23 settembre fosse una data papabile per la tua nascita. L’ho fatto desistere in fretta, spiegandogli che questo avrebbe significato per te nascere almeno un mese prima e direi che potendolo evitare sarebbe meglio… Poi il giorno dopo è ritornato alla carica dicendo che se nascessi il 10 ottobre avresti una bella data di nascita: 10.10.2010… ma ancora gli ho dovuto spiegare che teoricamente tu dovresti nascere dopo il 19 ottobre e non prima… Allora stamattina ha ripreso il discorso dicendo che potresti nascere il 20 ottobre, così la tua data sarebbe 20/10/2010. Te l’ho detto è fissato con i numeri… Però devo ammettere che questa potrebbe essere una bella data: tu non nasceresti prima, nemmeno troppo dopo e in più è coreografica. Bisogna dire che questa volta ha ragione tuo padre, ma per favore tu non fare la spia che se sa che gli ho dato ragione si monta la testa e poi chi lo tiene? Già si è montato la testa quando ha cominciato a sospettare della tua esistenza… Ah, non sai com’è andata? Beh guarda te lo racconto subito. Qualche giorno fa ho fatto una normale visita di controllo e tutto immaginavo, fuorché di essere incinta. Devi sapere però che la mia ginecologa è un vero spasso, innanzi tutto è di origine argentina, quindi condisce i suoi discorsi con delle parole in spagnolo e questo, come puoi immaginare, a me piace da morire… e poi non so spiegartelo, però è una persona divertente, pur essendo molto professionale. Comunque quando la conoscerai vedrai che capirai a cosa mi riferisco e sono stra sicura che ti piacerà da matti!!! Beh il giorno della visita lei ha avuto subito il dubbio che fossi incinta. No, non chiedermi da cosa se n’è accorta, se non lo sai tu che sei lì dentro cosa vuoi che sappia io da qui fuori? Però sta di fatto che ha cominciato da subito a scherzare con Riccardo, tuo padre, dicendogli “hai colpito Ricardo” (con una “C” perché lo dice in spagnolo…) e lui naturalmente le dava corda… L’unica che cercava di rimanere con i piedi per terra ero io. Non è che non ti volessi però non volevo illudermi come era già capitato altre volte in passato. Ma loro ti assicuro che facevano un duetto degno di Zelig… e per me è stato davvero complicato ignorarli. Comunque lui ha continuato anche tornando a casa a fare lo “stupidotto” dicendo “ho colpito”… e io ad un certo punto mi sono anche arrabbiata e gli ho detto di piantarla perché non c’era nessun bambino… Scusami, ma non potevo ancora saperlo io che tu c’eri davvero… Figurati quando tuo padre ha avuto la conferma che davvero “aveva colpito” Te lo stai immaginando? Beh credi che per quanto immagini non potrai mai avvicinarti alla realtà dei fatti… te l’ho detto hai un padre un po’ Peter Pan a volte, ma io lo amo anche per questo. A proposito del nostro Peter Pan, dovrebbe anche arrivare a casa fra un pochino, così mi fa vedere la macchina nuova… UAO.
Domani non sono sicura di riuscire a scriverti, te l’ho detto vengono i tuoi zii, ma questo non significa che non ti penserò. Sai cosa faccio? Cerco di memorizzare tutte le cose che mi verrà in mente di dirti e appena ho un attimo di tempo ti chiamo e ti aggiorno. Che te ne pare? Dai su non essere triste… potresti approfittare della mia assenza per lavorare più intensamente alla tua “costruzione”. Non ho ancora verificato quali sono i tuoi compiti nella 4 settimana, ma sono certa che hai bel po’ da fare… Fai il bravo amore e se hai bisogno tu chiama che io per te ci sono sempre, ricordatelo.
Un bacio, a presto, Mamma.
Arte culinaria
Eccomi di nuovo qua per un saluto veloce veloce. Sono soddisfatta perché sono riuscita a fare un sacco di cose. Il roast-beef per domani è già pronto, ora devo solo aspettare che sia freddo per tagliarlo, la torta è in forno e fra pochi minuti dovrebbe essere cotta, il riso, lessato, ora rimane da fare il ragù per i supplì e poi sono solo da preparare, ma direi che siamo a buon punto.
Ah, dimenticavo, sono ancora da fare anche gli involtini e le zucchine per stasera. Qualora non lo avessi ancora capito ti avverto che mi piace cucinare. Infatti sia io che tuo padre da quando viviamo insieme siamo ingrassati un pochetto… Quella che sperimento per cena è una nuova ricetta che ho scoperto lo scorso fine settimana sfogliando un libro, se “funziona” la inserirò nel mio personale ricettario e credo che la chiamerò “la bomba di involtini” e già il nome è tutto un programma. Sembra “gustosa”… e sappi che questa è una parola che diverte tanto il tuo papà…
Mi sarebbe sempre piaciuto fare un corso di cucina ma non ne mai capitata l’occasione e ora, con il tuo arrivo probabilmente non ci sarà molto tempo, ma anche se forse non saranno degni di uno chef di alto livello, credo che riuscirò comunque a prepararti dei buoni manicaretti, non temere. Comunque tu puoi stare assolutamente tranquillo per la mia alimentazione: del roast beef io mangerò solo la parte ben cotta, la torta è rigorosamente senza glutine e sia per il riso che per il ragù non dovrebbero esserci problemi, perciò come direbbe Pietro, “stiamo calzati” che vuol dire siamo in una botte di ferro.
Ho appena guardato la torta che ha un bell’aspetto e direi che è quasi pronta, la lascio dentro al forno giusto qualche minuto per farla dorare un pochino. Poi la faccio raffreddare ed infine la decoro con lo zucchero a velo. La cosa più difficile sarà resistere fino a domani senza toccarla… la vedo dura…
Comunque è incredibile, sono riuscita a fare un sacco di cose in meno di 4 ore e con te che mi facevi girare la testa. No, non ti nascondere dietro un dito, sono certa che fosse colpa tua, anche perché non ho mai sofferto di giramenti di testa, di solito quello che mi gira e solo in senso figurato, è un’altra cosa ma non mi sembra il caso di sottolinearlo… Mi è toccato anche prendere un secondo caffè, cosa che ultimamente cerco di evitare, ma davvero mi sentivo debolissima. Del resto l’altro giorno la dottoressa mi ha trovato la pressione bassa. Ah, non te lo avevo detto? Devo essermi dimenticata. Ma suvvia non mi sembra il caso di preoccuparsi, è solo pressione bassa… e poi mi hanno sempre detto che è meglio bassa piuttosto che alta! Lo so che se io sto male anche tu stai male, ma ti assicuro che io non sto male. Uhmmm non sarai mica pessimista? Guarda che in quanto a pessimismo io potrei regalarlo al banco del mercato, quindi, almeno tu, nel tuo piccolo (è proprio il caso di dirlo), cerca di essere un po’ ottimista o almeno, se proprio non ci riesci, impegnati per essere realista.
Ecco mi rendo conto che anche quello che doveva essere un saluto veloce sta diventando un poema. Però nel frattempo sto riscaldando un paio di micro panini senza glutine per il pranzo. Mangerò pane e formaggio. No, ti sbagli, non sono io quella a cui non piace il formaggio, è tuo padre. A me piace e anche a te piacerà, tanto più che secondo me a tuo padre piacerebbe solo che per qualche strana ragione gli fa impressione l’idea di mangiarlo. Ma guarda, ad essere sincera nemmeno io la capisco più di tanto questa cosa però ognuno ha le sue “fisime” e vanno rispettate. Chissà quali saranno le tue… aiuttto… Ora vado, ma ci ritroviamo qui sicuramente più tardi. Ho un paio di cose da raccontarti e magari vorrei avere un tuo parere. Nel frattempo ti prometto che mangio. Adios cariño.
Ah, dimenticavo, sono ancora da fare anche gli involtini e le zucchine per stasera. Qualora non lo avessi ancora capito ti avverto che mi piace cucinare. Infatti sia io che tuo padre da quando viviamo insieme siamo ingrassati un pochetto… Quella che sperimento per cena è una nuova ricetta che ho scoperto lo scorso fine settimana sfogliando un libro, se “funziona” la inserirò nel mio personale ricettario e credo che la chiamerò “la bomba di involtini” e già il nome è tutto un programma. Sembra “gustosa”… e sappi che questa è una parola che diverte tanto il tuo papà…
Mi sarebbe sempre piaciuto fare un corso di cucina ma non ne mai capitata l’occasione e ora, con il tuo arrivo probabilmente non ci sarà molto tempo, ma anche se forse non saranno degni di uno chef di alto livello, credo che riuscirò comunque a prepararti dei buoni manicaretti, non temere. Comunque tu puoi stare assolutamente tranquillo per la mia alimentazione: del roast beef io mangerò solo la parte ben cotta, la torta è rigorosamente senza glutine e sia per il riso che per il ragù non dovrebbero esserci problemi, perciò come direbbe Pietro, “stiamo calzati” che vuol dire siamo in una botte di ferro.
Ho appena guardato la torta che ha un bell’aspetto e direi che è quasi pronta, la lascio dentro al forno giusto qualche minuto per farla dorare un pochino. Poi la faccio raffreddare ed infine la decoro con lo zucchero a velo. La cosa più difficile sarà resistere fino a domani senza toccarla… la vedo dura…
Comunque è incredibile, sono riuscita a fare un sacco di cose in meno di 4 ore e con te che mi facevi girare la testa. No, non ti nascondere dietro un dito, sono certa che fosse colpa tua, anche perché non ho mai sofferto di giramenti di testa, di solito quello che mi gira e solo in senso figurato, è un’altra cosa ma non mi sembra il caso di sottolinearlo… Mi è toccato anche prendere un secondo caffè, cosa che ultimamente cerco di evitare, ma davvero mi sentivo debolissima. Del resto l’altro giorno la dottoressa mi ha trovato la pressione bassa. Ah, non te lo avevo detto? Devo essermi dimenticata. Ma suvvia non mi sembra il caso di preoccuparsi, è solo pressione bassa… e poi mi hanno sempre detto che è meglio bassa piuttosto che alta! Lo so che se io sto male anche tu stai male, ma ti assicuro che io non sto male. Uhmmm non sarai mica pessimista? Guarda che in quanto a pessimismo io potrei regalarlo al banco del mercato, quindi, almeno tu, nel tuo piccolo (è proprio il caso di dirlo), cerca di essere un po’ ottimista o almeno, se proprio non ci riesci, impegnati per essere realista.
Ecco mi rendo conto che anche quello che doveva essere un saluto veloce sta diventando un poema. Però nel frattempo sto riscaldando un paio di micro panini senza glutine per il pranzo. Mangerò pane e formaggio. No, ti sbagli, non sono io quella a cui non piace il formaggio, è tuo padre. A me piace e anche a te piacerà, tanto più che secondo me a tuo padre piacerebbe solo che per qualche strana ragione gli fa impressione l’idea di mangiarlo. Ma guarda, ad essere sincera nemmeno io la capisco più di tanto questa cosa però ognuno ha le sue “fisime” e vanno rispettate. Chissà quali saranno le tue… aiuttto… Ora vado, ma ci ritroviamo qui sicuramente più tardi. Ho un paio di cose da raccontarti e magari vorrei avere un tuo parere. Nel frattempo ti prometto che mangio. Adios cariño.
Macigno nella scarpa
Ciao tripita/Girino,
come stai? Come vanno le cose lì da te? Qui tutto ok, diciamo che a parte un po’ di preoccupazione io sto bene e continuo a sentirmi normale, cioè come se non fossi incinta. Insomma come ti dicevo ieri… non ho la pelle blu e nemmeno qualche altro strano segno di riconoscimento… A proposito di ieri, in serata, poco prima di cena ho avuto un repentino cambiamento di umore. In realtà non credo dipenda dalla tua presenza, almeno, non direttamente. Avevo un dolore intercostale, ah, lo sai già?... Beh comunque questo dolore fastidioso e strano mi aveva innervosita… ah, te ne eri accorto? Beh, mi dispiace… Poi per fortuna la situazione con il passare del tempo è un pochino migliorata, dovevamo andare a cena fuori “dar culo” che in realtà naturalmente ha un altro nome… Io ho mangiato un tristissimo riso basmati con verdure e gamberi (la mia pizza pomodorini, salame piccante e olive nere ti assicuro che sarebbe stata decisamente meglio…) ma sai, per evitarti il glutine ho fatto volentieri il sacrificio. Chi non si è affatto sacrificato sono stati tuo padre e Pietro, no, non lo conosci e non te ne avevo mai parlato prima, beh loro hanno preso la pizza… Però ho detto che la prossima volta voglio andare in una pizzeria a San Marino dove hanno anche l’impasto senza glutine… e fanno addirittura i dolci… quindi prepara le tue papille gustative che prossimamente arriveranno cose buone anche per noi. È bello dire “noi” pensando a te e me, vero? Ieri sera dato che Pietro non sa che ci sei, l’idea di avere un dolce segreto mi ha fatta sentire tua complice, è stato divertente, non credi anche tu? Tuo padre ed io gli abbiamo raccontato che sono intollerante al glutine… e lui faceva domande tipo: “ma come l’hai scoperto?” “ma si può guarire”… una situazione che mi faceva sorridere. Pensavo, certo che si guarisce: fra tre mesi ricomincerò a mangiare il glutine e contemporaneamente mi crescerà la pancia… e alla fine del nono mese, giorno più, giorno meno, sparirà anche quella, anche se forse non del tutto! Ah proposito di segreti. Tu lo sai che sei ancora un segreto per la maggior parte del mondo che ci circonda? Sì poche persone lo sanno, infatti anche sul blog la mia identità è misteriosa: pochi dettagli e pochissime informazioni in modo che sia praticamente impossibile risalire a me. Ma figurati se mi vergogno di te!!! Cosa hai capito, non devi pensarlo nemmeno per scherzo! Non è questo! Tuo padre ed io abbiamo deciso di tenere per noi la bella notizia, per scaramanzia, sai, preferiamo aspettare il periodo più rischioso per te, così da essere sicuri che quando lo diremo, tu sarai già abbastanza forte da superare tutte le idiozie e le stupidaggini che la gente ti dispensa gratuitamente quando, improvvisamente scopre che sei incinta. Tipo ingrasserai di 24 kili… vomiterai per nove mesi, non riuscirai nemmeno più ad alzarti dal letto da sola, ti cresceranno meravigliosi capelli… Per non parlare del dopo… Non dormirai più per i prossimi 3/5 anni, non potrai più avere 3 minuti nemmeno per andare in bagno, dovrai rinunciare a qualsiasi genere di viaggio e/o spostamento… e cose di questo genere. Ti giuro che è così… Come faccio a saperlo? Beh, questa è una storia triste della quale non mi va di parlare, scusa… Però lo so e quello che la gente non sa, o che forse che fa finta di non sapere, è che una donna incinta non ha affatto bisogno di questo terrorismo dell’anima. Si sente già abbastanza fragile e vulnerabile senza che le vengano inculcate una miriade di idee e di paure assurde. Ok è vero ci sono persone che ingrassano molto e bambini che dormono poco ma dico io, ci possiamo preoccupare delle cose quando e se capitano? (l’ho imparato da tuo padre… visto che roba?) Cioè, non è detto che tutte le donne incinta e tutte le neo madri passino per questo genere di difficoltà. Ogni gravidanza, ogni figlio sono una cosa unica e diversa. Quindi alla gente che mi circonda vorrei dire quando lo saprà, di evitare, se ci riesce, questo genere di commenti, anche perché la mia pazienza ha un limite… e io non credo che resterò zitta ad ascoltare e subire questi comportamenti, ma anzi vedo molto più probabile una mia reazione che temo proprio non sarà molto diplomatica… Capito??? Oh! E che caz… volo!!! Scusa eh, ma proprio non ce la facevo a tenermela per me questa cosa… avevo un macigno in una scarpa!
Mamma mia ho appena guardato l’orologio ed è tardissimo! Quando mi siedo qui a parlare con te, il tempo vola. Solo che oggi io ho davvero un sacco di cose da fare. Tanto per cominciare una mega spesa: domani vengono a trovarci i tuoi zii, il fratello di papà soprannominato “Pippo” con la sua compagna che si chiama Franca. Una bella coppia, ci piacciono!!! Io preparerò un po’ di cose buone… ma ceeerto tesorino, buone e salutari anche per te. Pensavo di fare i supplì di riso, che te ne pare? Ah… hai l’acquolina in bocca… bene! Poi ci saranno altre cose da mangiare, ma tranquillo starò attenta al glutine, alla carne cruda, alle uova crude etc etc etc e a tutto quello che ti potrebbe dare fastidio. Come vedi hai una mamma molto premurosa che cerca di fare del suo meglio, anche se non sempre ci riesce… Anche tu però mettici del tuo: papà ed io possiamo cercare di aiutarti ma ora il lavoro più grosso lo devi fare tu.
Ah proposito di te, oggi è il tuo 28 giorno, quindi dovremmo essere a quota 4 settimane e zero giorni. Ben entrato nella quarta settimana, “pezzetto di noi”. Mi piace pensarti come un pezzetto di noi… Ora ti lascio alle tue cose e io vado a fare la spesa. Ci vediamo dopo. Anche se ho una giornata impegnativa troverò un po’ di tempo da dedicare a noi due e intanto cercherò anche di informarmi di cosa avviene alla 4 settimana di vita… Cieeeo.
come stai? Come vanno le cose lì da te? Qui tutto ok, diciamo che a parte un po’ di preoccupazione io sto bene e continuo a sentirmi normale, cioè come se non fossi incinta. Insomma come ti dicevo ieri… non ho la pelle blu e nemmeno qualche altro strano segno di riconoscimento… A proposito di ieri, in serata, poco prima di cena ho avuto un repentino cambiamento di umore. In realtà non credo dipenda dalla tua presenza, almeno, non direttamente. Avevo un dolore intercostale, ah, lo sai già?... Beh comunque questo dolore fastidioso e strano mi aveva innervosita… ah, te ne eri accorto? Beh, mi dispiace… Poi per fortuna la situazione con il passare del tempo è un pochino migliorata, dovevamo andare a cena fuori “dar culo” che in realtà naturalmente ha un altro nome… Io ho mangiato un tristissimo riso basmati con verdure e gamberi (la mia pizza pomodorini, salame piccante e olive nere ti assicuro che sarebbe stata decisamente meglio…) ma sai, per evitarti il glutine ho fatto volentieri il sacrificio. Chi non si è affatto sacrificato sono stati tuo padre e Pietro, no, non lo conosci e non te ne avevo mai parlato prima, beh loro hanno preso la pizza… Però ho detto che la prossima volta voglio andare in una pizzeria a San Marino dove hanno anche l’impasto senza glutine… e fanno addirittura i dolci… quindi prepara le tue papille gustative che prossimamente arriveranno cose buone anche per noi. È bello dire “noi” pensando a te e me, vero? Ieri sera dato che Pietro non sa che ci sei, l’idea di avere un dolce segreto mi ha fatta sentire tua complice, è stato divertente, non credi anche tu? Tuo padre ed io gli abbiamo raccontato che sono intollerante al glutine… e lui faceva domande tipo: “ma come l’hai scoperto?” “ma si può guarire”… una situazione che mi faceva sorridere. Pensavo, certo che si guarisce: fra tre mesi ricomincerò a mangiare il glutine e contemporaneamente mi crescerà la pancia… e alla fine del nono mese, giorno più, giorno meno, sparirà anche quella, anche se forse non del tutto! Ah proposito di segreti. Tu lo sai che sei ancora un segreto per la maggior parte del mondo che ci circonda? Sì poche persone lo sanno, infatti anche sul blog la mia identità è misteriosa: pochi dettagli e pochissime informazioni in modo che sia praticamente impossibile risalire a me. Ma figurati se mi vergogno di te!!! Cosa hai capito, non devi pensarlo nemmeno per scherzo! Non è questo! Tuo padre ed io abbiamo deciso di tenere per noi la bella notizia, per scaramanzia, sai, preferiamo aspettare il periodo più rischioso per te, così da essere sicuri che quando lo diremo, tu sarai già abbastanza forte da superare tutte le idiozie e le stupidaggini che la gente ti dispensa gratuitamente quando, improvvisamente scopre che sei incinta. Tipo ingrasserai di 24 kili… vomiterai per nove mesi, non riuscirai nemmeno più ad alzarti dal letto da sola, ti cresceranno meravigliosi capelli… Per non parlare del dopo… Non dormirai più per i prossimi 3/5 anni, non potrai più avere 3 minuti nemmeno per andare in bagno, dovrai rinunciare a qualsiasi genere di viaggio e/o spostamento… e cose di questo genere. Ti giuro che è così… Come faccio a saperlo? Beh, questa è una storia triste della quale non mi va di parlare, scusa… Però lo so e quello che la gente non sa, o che forse che fa finta di non sapere, è che una donna incinta non ha affatto bisogno di questo terrorismo dell’anima. Si sente già abbastanza fragile e vulnerabile senza che le vengano inculcate una miriade di idee e di paure assurde. Ok è vero ci sono persone che ingrassano molto e bambini che dormono poco ma dico io, ci possiamo preoccupare delle cose quando e se capitano? (l’ho imparato da tuo padre… visto che roba?) Cioè, non è detto che tutte le donne incinta e tutte le neo madri passino per questo genere di difficoltà. Ogni gravidanza, ogni figlio sono una cosa unica e diversa. Quindi alla gente che mi circonda vorrei dire quando lo saprà, di evitare, se ci riesce, questo genere di commenti, anche perché la mia pazienza ha un limite… e io non credo che resterò zitta ad ascoltare e subire questi comportamenti, ma anzi vedo molto più probabile una mia reazione che temo proprio non sarà molto diplomatica… Capito??? Oh! E che caz… volo!!! Scusa eh, ma proprio non ce la facevo a tenermela per me questa cosa… avevo un macigno in una scarpa!
Mamma mia ho appena guardato l’orologio ed è tardissimo! Quando mi siedo qui a parlare con te, il tempo vola. Solo che oggi io ho davvero un sacco di cose da fare. Tanto per cominciare una mega spesa: domani vengono a trovarci i tuoi zii, il fratello di papà soprannominato “Pippo” con la sua compagna che si chiama Franca. Una bella coppia, ci piacciono!!! Io preparerò un po’ di cose buone… ma ceeerto tesorino, buone e salutari anche per te. Pensavo di fare i supplì di riso, che te ne pare? Ah… hai l’acquolina in bocca… bene! Poi ci saranno altre cose da mangiare, ma tranquillo starò attenta al glutine, alla carne cruda, alle uova crude etc etc etc e a tutto quello che ti potrebbe dare fastidio. Come vedi hai una mamma molto premurosa che cerca di fare del suo meglio, anche se non sempre ci riesce… Anche tu però mettici del tuo: papà ed io possiamo cercare di aiutarti ma ora il lavoro più grosso lo devi fare tu.
Ah proposito di te, oggi è il tuo 28 giorno, quindi dovremmo essere a quota 4 settimane e zero giorni. Ben entrato nella quarta settimana, “pezzetto di noi”. Mi piace pensarti come un pezzetto di noi… Ora ti lascio alle tue cose e io vado a fare la spesa. Ci vediamo dopo. Anche se ho una giornata impegnativa troverò un po’ di tempo da dedicare a noi due e intanto cercherò anche di informarmi di cosa avviene alla 4 settimana di vita… Cieeeo.
giovedì 11 febbraio 2010
Racconti di vita
Eccoci di nuovo qua, tutto bene? Come procedono i tuoi lavori? Certo che potresti almeno dirmi a cosa ti stai dedicando in questo momento, sono curiosissima… Parlando di curiosità è arrivato il momento di soddisfare un po’ la tua e di raccontarti la serata di ieri. Intanto per cominciare, nel caso te lo fossi perso, ti racconto che un po’ prima di andare a teatro papà ha iniziato a rivolgersi a te chiamandoti “Girino”, cosa dalla quale ho dedotto che il mio “Tripita” davvero non gli piacesse che “Girino” è il suo nomignolo per te… Vabbé questo vuol dire semplicemente che avrai due soprannomi, uno maschile e l’altro femminile, ma tutto sommato direi che non va per niente male. Quello che mi preoccupa è il nome: speriamo di riuscire a trovare un accordo almeno su quello…
Ma torniamo a noi, eravamo rimasti a ieri e alla nostra serata a teatro (mi domando se tu da lì dentro sei riuscito a vedere o sentire qualcosa… spero per te di sì perché è stato proprio un bello spettacolo, ma temo di no e se è così mi sa che ti sei anche annoiato, un po’ e questo mi dispiace).
Certo che pensandoci bene tu però nella tua breve vita di Tripita/Girino sei già stato in un bel po’ di posti: sei venuto a cinema a vedere e a farmi dormire il gettonatissimo “Paranormal activity”, poi sabato scorso siamo andati a Roma a sentire un meraviglioso concerto di “The swell season”, ma sì dai che li conosci anche tu, quelli che hanno fatto la mia canzone preferita “Falling slowly” e infine ieri sera a teatro a vedere Paolini con “La macchina del capo”. Devi ammettere che hai un’attività sociale che potrebbe fare invidia ad un bel po’ di persone, però è bello, non trovi? Pensaci, più cose vedi e più possibilità hai di scegliere ciò che davvero ti interessa. Ci piaaace! Come direbbe qualcuno in tv… Come chi? Ma dai su, Maicol del Grande Fratello. No, non ho sbagliato a scrivere e non fare il saputello, non è mica colpa mia se lo hanno battezzato così. Ma sì dai, lo so che il Grande Fratello è una trasmissione che non dà nessun apporto culturale… mi sembri tuo padre con questi discorsi semi intellettualoidi… Però che male c’è a vederla, mi rilassa e a volte mi fa fare due risate… anche se più spesso mi aiuta a prendere sonno, bisogna dirlo. Ecco tu, subito pronto a sottolineare che non ho alcuna difficoltà a dormire e perciò non dovrei cercare ulteriori stimoli… Guarda sai che ti dico? Non raccolgo la tua provocazione.
Senti tu, piuttosto, oltre ad esibirti con questa facile ironia, dimmi un po’, ti stai dando da fare o stai facendo la pennichella? Guarda che il tempo stringe e se poi rimani indietro con qualcosa non so se riesci a recuperare. Non vorrei che ti toccasse fare i lavori di corsa e ricordati che fretta e bene non vanno d’accordo… io te lo dico poi vedi un po’ tu….
Secondo i libri ora tu dovresti essere una “Blastocisti” (o forse questa fase l’hai già superata, chi può dirlo?) un nome che sembra quasi un’accusa, ma che in realtà significa semplicemente abbozzo di embrione. In questo momento probabilmente tu stai cercando di costruire delle radici che diventeranno sempre più lunghe e che ti serviranno per attaccarti a me e per prendere il nutrimento.
Le tue cellule che all’inizio erano tutte assolutamente identiche ora dovrebbero cominciare a differenziarsi e non dovrebbero più aggregarsi a forma di grappolo ma tendere a disporsi in strati: prima due, poi tre strati di cellule sovrapposte, come dei “foglietti”. Ecco, proprio su questi “foglietti” di cellule c’è scritto il tuo progetto di futuro essere umano. Ogni strato ha una sua destinazione ben precisa e già definita.
Il primo ti servirà a costruire il sistema nervoso, gli organi di senso, le unghie e i peli. Ma certo che avrai i peli, non fare quella faccia, non ho detto che sarai una scimmia ma in alcune zone del tuo corpo ci saranno i peli. Anche i neonati hanno i peli cosa credi? E poi i peli hanno una loro funzione protettiva… senza contare che se sarai un maschio potrebbero anche darti un’immagine più virile. Oh insomma, poche storie tutti hanno i peli! Non vorrai subito cominciare a fare capricci su cose sulle quali non abbiamo assolutamente la possibilità di decidere. Non vuoi i peli? Beh impara a depilarti e fallo! Una cosa importante piuttosto, le unghie sarebbe meglio se tu evitassi da subito di cominciare a mangiartele, te lo dico per esperienza personale, io non riesco a togliermi questa pessima abitudine. E pensare che una volta, prima di conoscere tuo padre, avevo delle unghie curatissime… che vuoi che ti dica sarà lo stress. Naturalmente scherzo… diciamolo subito che se no poi “papino” ci resta male. Però ora che ci penso è vero che avevo unghie abbastanza lunghe e molto curate…
Forse è meglio passare al secondo strato, che ti servirà per fare lo scheletro, i muscoli, l’apparato genitale, il cuore con tutto il sistema circolatorio, la milza e le cellule del sangue. Mamma mia quanta roba per un solo strato! Quando sei in questa fase dimmelo che ti lascio concentrare, sai non vorrei essere proprio io la causa di qualche pericoloso disguido...
Ed infine il terzo strato, ultimo, ma non per importanza. Con questo farai gran parte dei tuoi organi: i polmoni, lo stomaco, il fegato, l’intestino, il pancreas oltre ad una serie di ghiandole come la tiroide e le paratiroidi.
A 19 giorni dall’inizio dello sviluppo i tre “foglietti” sono perfettamente distinguibili.
È proprio vero quando dicono che il corpo umano è una macchina perfetta!
Continuando a leggere e rifacendo meglio alcuni calcoli (aiuTTTo) ho scoperto che sì, con buona probabilità questa fase tu dovresti averla già superata. Se non ho sbagliato, oggi per te è il 27esimo giorno di “vita”: la terza settimana è finita venerdì scorso quindi venerdì era il 21esimo giorno ed essendo oggi giovedì siamo a quota 27. Eureka, questo conteggio è stato un vero parto…
Mi sembra impossibile che già da 27 giorni tu sia dentro di me, mi guardo, non ho sintomi evidenti a parte i “rutti” che però pensavo fossero una conseguenza del virus intestinale. Non so ma credo che se alle donne incinta venisse la pelle “blu”, ad esempio, sarebbe tutto più semplice da capire… invece così non c’è niente di certo. C’è chi hai sintomi e chi non li ha, chi ha la nausea e chi sta benissimo, chi ha sempre fame, chi è inappetente… ma come diavolo si fa a sentirsi incinta…
Io per calarmi nel ruolo l’altro giorno ho anche comprato un paio di vestiti in stile premaman… ma ufff, non mi sento più incinta di prima… NO, non ricominciare con questa storia! Non è stato prematuro comprare due vestiti larghi: mi piacevano e li avrei comprati in ogni caso, quindi discussione conclusa!
A proposito di discussioni proprio per evitare futuri problemi, volevo mettere in chiaro una cosuccia. Ieri sera a teatro seduta proprio davanti a me c’era una ragazza (credo che fosse di sesso femminile ma non potrei giurarci…) con dei terribili capelli rasta… Ora, non so nemmeno se quando tu sarai grande ci sarà ancora la moda dei capelli rasta, ma sappi una cosa: a casa nostra ci si lava, quindi fai quello che ti pare con i tuoi capelli ma considera che in ogni caso devono essere puliti!
Ora ti lascio mi vado a rilassare un po’ e penso a cosa mi va di mangiare per merenda.
A dopo “pezzetto di noi” e ricordati, TVTB.
Ma torniamo a noi, eravamo rimasti a ieri e alla nostra serata a teatro (mi domando se tu da lì dentro sei riuscito a vedere o sentire qualcosa… spero per te di sì perché è stato proprio un bello spettacolo, ma temo di no e se è così mi sa che ti sei anche annoiato, un po’ e questo mi dispiace).
Certo che pensandoci bene tu però nella tua breve vita di Tripita/Girino sei già stato in un bel po’ di posti: sei venuto a cinema a vedere e a farmi dormire il gettonatissimo “Paranormal activity”, poi sabato scorso siamo andati a Roma a sentire un meraviglioso concerto di “The swell season”, ma sì dai che li conosci anche tu, quelli che hanno fatto la mia canzone preferita “Falling slowly” e infine ieri sera a teatro a vedere Paolini con “La macchina del capo”. Devi ammettere che hai un’attività sociale che potrebbe fare invidia ad un bel po’ di persone, però è bello, non trovi? Pensaci, più cose vedi e più possibilità hai di scegliere ciò che davvero ti interessa. Ci piaaace! Come direbbe qualcuno in tv… Come chi? Ma dai su, Maicol del Grande Fratello. No, non ho sbagliato a scrivere e non fare il saputello, non è mica colpa mia se lo hanno battezzato così. Ma sì dai, lo so che il Grande Fratello è una trasmissione che non dà nessun apporto culturale… mi sembri tuo padre con questi discorsi semi intellettualoidi… Però che male c’è a vederla, mi rilassa e a volte mi fa fare due risate… anche se più spesso mi aiuta a prendere sonno, bisogna dirlo. Ecco tu, subito pronto a sottolineare che non ho alcuna difficoltà a dormire e perciò non dovrei cercare ulteriori stimoli… Guarda sai che ti dico? Non raccolgo la tua provocazione.
Senti tu, piuttosto, oltre ad esibirti con questa facile ironia, dimmi un po’, ti stai dando da fare o stai facendo la pennichella? Guarda che il tempo stringe e se poi rimani indietro con qualcosa non so se riesci a recuperare. Non vorrei che ti toccasse fare i lavori di corsa e ricordati che fretta e bene non vanno d’accordo… io te lo dico poi vedi un po’ tu….
Secondo i libri ora tu dovresti essere una “Blastocisti” (o forse questa fase l’hai già superata, chi può dirlo?) un nome che sembra quasi un’accusa, ma che in realtà significa semplicemente abbozzo di embrione. In questo momento probabilmente tu stai cercando di costruire delle radici che diventeranno sempre più lunghe e che ti serviranno per attaccarti a me e per prendere il nutrimento.
Le tue cellule che all’inizio erano tutte assolutamente identiche ora dovrebbero cominciare a differenziarsi e non dovrebbero più aggregarsi a forma di grappolo ma tendere a disporsi in strati: prima due, poi tre strati di cellule sovrapposte, come dei “foglietti”. Ecco, proprio su questi “foglietti” di cellule c’è scritto il tuo progetto di futuro essere umano. Ogni strato ha una sua destinazione ben precisa e già definita.
Il primo ti servirà a costruire il sistema nervoso, gli organi di senso, le unghie e i peli. Ma certo che avrai i peli, non fare quella faccia, non ho detto che sarai una scimmia ma in alcune zone del tuo corpo ci saranno i peli. Anche i neonati hanno i peli cosa credi? E poi i peli hanno una loro funzione protettiva… senza contare che se sarai un maschio potrebbero anche darti un’immagine più virile. Oh insomma, poche storie tutti hanno i peli! Non vorrai subito cominciare a fare capricci su cose sulle quali non abbiamo assolutamente la possibilità di decidere. Non vuoi i peli? Beh impara a depilarti e fallo! Una cosa importante piuttosto, le unghie sarebbe meglio se tu evitassi da subito di cominciare a mangiartele, te lo dico per esperienza personale, io non riesco a togliermi questa pessima abitudine. E pensare che una volta, prima di conoscere tuo padre, avevo delle unghie curatissime… che vuoi che ti dica sarà lo stress. Naturalmente scherzo… diciamolo subito che se no poi “papino” ci resta male. Però ora che ci penso è vero che avevo unghie abbastanza lunghe e molto curate…
Forse è meglio passare al secondo strato, che ti servirà per fare lo scheletro, i muscoli, l’apparato genitale, il cuore con tutto il sistema circolatorio, la milza e le cellule del sangue. Mamma mia quanta roba per un solo strato! Quando sei in questa fase dimmelo che ti lascio concentrare, sai non vorrei essere proprio io la causa di qualche pericoloso disguido...
Ed infine il terzo strato, ultimo, ma non per importanza. Con questo farai gran parte dei tuoi organi: i polmoni, lo stomaco, il fegato, l’intestino, il pancreas oltre ad una serie di ghiandole come la tiroide e le paratiroidi.
A 19 giorni dall’inizio dello sviluppo i tre “foglietti” sono perfettamente distinguibili.
È proprio vero quando dicono che il corpo umano è una macchina perfetta!
Continuando a leggere e rifacendo meglio alcuni calcoli (aiuTTTo) ho scoperto che sì, con buona probabilità questa fase tu dovresti averla già superata. Se non ho sbagliato, oggi per te è il 27esimo giorno di “vita”: la terza settimana è finita venerdì scorso quindi venerdì era il 21esimo giorno ed essendo oggi giovedì siamo a quota 27. Eureka, questo conteggio è stato un vero parto…
Mi sembra impossibile che già da 27 giorni tu sia dentro di me, mi guardo, non ho sintomi evidenti a parte i “rutti” che però pensavo fossero una conseguenza del virus intestinale. Non so ma credo che se alle donne incinta venisse la pelle “blu”, ad esempio, sarebbe tutto più semplice da capire… invece così non c’è niente di certo. C’è chi hai sintomi e chi non li ha, chi ha la nausea e chi sta benissimo, chi ha sempre fame, chi è inappetente… ma come diavolo si fa a sentirsi incinta…
Io per calarmi nel ruolo l’altro giorno ho anche comprato un paio di vestiti in stile premaman… ma ufff, non mi sento più incinta di prima… NO, non ricominciare con questa storia! Non è stato prematuro comprare due vestiti larghi: mi piacevano e li avrei comprati in ogni caso, quindi discussione conclusa!
A proposito di discussioni proprio per evitare futuri problemi, volevo mettere in chiaro una cosuccia. Ieri sera a teatro seduta proprio davanti a me c’era una ragazza (credo che fosse di sesso femminile ma non potrei giurarci…) con dei terribili capelli rasta… Ora, non so nemmeno se quando tu sarai grande ci sarà ancora la moda dei capelli rasta, ma sappi una cosa: a casa nostra ci si lava, quindi fai quello che ti pare con i tuoi capelli ma considera che in ogni caso devono essere puliti!
Ora ti lascio mi vado a rilassare un po’ e penso a cosa mi va di mangiare per merenda.
A dopo “pezzetto di noi” e ricordati, TVTB.
Inizio di una nuova giornata
Buongiorno tesorino di mamma,
e speriamo che sia davvero un buon giorno cosa su cui sinceramente nutro qualche dubbio. Diciamo che oggi non è iniziata nel migliore dei modi: tanto per cominciare mi sono svegliata alle 5 di mattina perché tu, gentilmente, avevi deciso che fosse arrivata per me l’ora di fare la pipì… Come se non bastasse, nello stesso momento, Heidi si è messa a sognare chissà cosa e ha deciso di ululare nel silenzio della notte. Secondo me avete già fatto una pericolosa associazione a delinquere voi due… Comincio davvero a preoccuparmi. Poi, poco dopo l’alba, mi sono dovuta scapicollare all’ambulatorio per fare gli esami del sangue… sai com’è due tests di gravidanza di ultima generazione potrebbero non essere comunque abbastanza per confermare la tua importante presenza. Tu forse non lo sai ma viviamo in una piccola cittadina di provincia e se non arrivi al laboratorio di analisi prima delle sette di mattina, ti ritrovi davanti almeno una quindicina di arzilli ultrasettantenni che non hanno nulla da fare, ma che hanno una fretta indiavolata e stanno lì accalcati davanti alla porta dell’ambulatorio per essere i primi a prendere il numerino… Poi una volta dentro, passano il tempo a controllare che nessuno osi mettersi davanti a loro e a spargere pericolosissimi germi tossendo liberamente… Ma sì dai perché mettere la mano davanti alla bocca e bloccare la creatività di quei poveri piccoli indifesi germi impedendogli di spargersi tutt’intorno? Sarebbe una crudeltà. Infatti nessuno lo fa, ragion per cui onde evitare di uscire dal laboratorio con la certezza che tu ci sei e che anche loro, i germi, ci sono, meglio essere fra i primi e limitare il tempo di attesa.
Dopo gli esami avrei voluto fare colazione come si deve… è l’unica cosa positiva del fare gli esami del sangue: “scofanarsi” un malsano bombolone farcito di un’altrettanto malsana crema. Ma no, oggi nemmeno questo mi è stato possibile: dicono che forse a te dia fastidio il glutine quindi per qualche mese dovrò farne a meno… perciò ciao glutine, ciao bombolone, ciao meravigliose leccornie carnevalizie, hasta pronto… cioè, a presto.
Quindi mi sono rassegnata e ho tristemente fatto colazione con un “misero” “monte bianco” (caffè macchiato di soffice cremosa schiuma e spolverato di cacao) mi raccomando, senza caramello mentre tuo padre si “scofanava” una treccia farcita di ogni cosa sia possibile metterci dentro: uvetta, gocce di cacao, crema… Praticamente si è mangiato in 3 minuti le calorie della giornata… poi dice che vuole dimagrire… sorvoliamo che è meglio.
Il caffè è una di quelle cose che non ho ancora capito se ti faccia male oppure no, ci sono pareri discordanti e nell’incertezza, vista la mia pressione decisamente bassa, ho deciso di limitare la quantità ma non di abolirli.
Ecco questo è più o meno il modo in cui è iniziata la mia giornata… Poi una volta a casa, dopo aver mangiato un “meraviglioso”(???) plum cake senza glutine… ho cominciato a litigare con il computer. L’informatica… un’altra cosa che per tuo padre è sinonimo di banalità e per me è un enorme buco nero incomprensibile… Tutto è nato dal fatto che ho deciso di scrivere un blog per riunire i pensieri che quotidianamente ti dedico. In realtà è stata un’idea di tuo padre, ma ammetto che mi ha entusiasmata subito… Peccato che non avevo tenuto in considerazione la mia facilità ad incasinarmi con il pc… No caro, tu non cominciare subito ad assimilare le parolacce e i termini poco educati. “Incasinarsi” NON SI DICE. Cioè io lo posso dire, a volte, ma tu NO. Perché? È semplice: perché tu sei piccolo e soprattutto perché sono io a decidere quindi nessuna polemica, please… Tu puoi dire: andare in confusione…
Ora però ti devo lasciare, ma sappi che ho un sacco di cose da raccontarti quindi non appena torno, ti chiamo e ci facciamo una bella chiacchierata.
Nel frattempo, buon lavoro.
e speriamo che sia davvero un buon giorno cosa su cui sinceramente nutro qualche dubbio. Diciamo che oggi non è iniziata nel migliore dei modi: tanto per cominciare mi sono svegliata alle 5 di mattina perché tu, gentilmente, avevi deciso che fosse arrivata per me l’ora di fare la pipì… Come se non bastasse, nello stesso momento, Heidi si è messa a sognare chissà cosa e ha deciso di ululare nel silenzio della notte. Secondo me avete già fatto una pericolosa associazione a delinquere voi due… Comincio davvero a preoccuparmi. Poi, poco dopo l’alba, mi sono dovuta scapicollare all’ambulatorio per fare gli esami del sangue… sai com’è due tests di gravidanza di ultima generazione potrebbero non essere comunque abbastanza per confermare la tua importante presenza. Tu forse non lo sai ma viviamo in una piccola cittadina di provincia e se non arrivi al laboratorio di analisi prima delle sette di mattina, ti ritrovi davanti almeno una quindicina di arzilli ultrasettantenni che non hanno nulla da fare, ma che hanno una fretta indiavolata e stanno lì accalcati davanti alla porta dell’ambulatorio per essere i primi a prendere il numerino… Poi una volta dentro, passano il tempo a controllare che nessuno osi mettersi davanti a loro e a spargere pericolosissimi germi tossendo liberamente… Ma sì dai perché mettere la mano davanti alla bocca e bloccare la creatività di quei poveri piccoli indifesi germi impedendogli di spargersi tutt’intorno? Sarebbe una crudeltà. Infatti nessuno lo fa, ragion per cui onde evitare di uscire dal laboratorio con la certezza che tu ci sei e che anche loro, i germi, ci sono, meglio essere fra i primi e limitare il tempo di attesa.
Dopo gli esami avrei voluto fare colazione come si deve… è l’unica cosa positiva del fare gli esami del sangue: “scofanarsi” un malsano bombolone farcito di un’altrettanto malsana crema. Ma no, oggi nemmeno questo mi è stato possibile: dicono che forse a te dia fastidio il glutine quindi per qualche mese dovrò farne a meno… perciò ciao glutine, ciao bombolone, ciao meravigliose leccornie carnevalizie, hasta pronto… cioè, a presto.
Quindi mi sono rassegnata e ho tristemente fatto colazione con un “misero” “monte bianco” (caffè macchiato di soffice cremosa schiuma e spolverato di cacao) mi raccomando, senza caramello mentre tuo padre si “scofanava” una treccia farcita di ogni cosa sia possibile metterci dentro: uvetta, gocce di cacao, crema… Praticamente si è mangiato in 3 minuti le calorie della giornata… poi dice che vuole dimagrire… sorvoliamo che è meglio.
Il caffè è una di quelle cose che non ho ancora capito se ti faccia male oppure no, ci sono pareri discordanti e nell’incertezza, vista la mia pressione decisamente bassa, ho deciso di limitare la quantità ma non di abolirli.
Ecco questo è più o meno il modo in cui è iniziata la mia giornata… Poi una volta a casa, dopo aver mangiato un “meraviglioso”(???) plum cake senza glutine… ho cominciato a litigare con il computer. L’informatica… un’altra cosa che per tuo padre è sinonimo di banalità e per me è un enorme buco nero incomprensibile… Tutto è nato dal fatto che ho deciso di scrivere un blog per riunire i pensieri che quotidianamente ti dedico. In realtà è stata un’idea di tuo padre, ma ammetto che mi ha entusiasmata subito… Peccato che non avevo tenuto in considerazione la mia facilità ad incasinarmi con il pc… No caro, tu non cominciare subito ad assimilare le parolacce e i termini poco educati. “Incasinarsi” NON SI DICE. Cioè io lo posso dire, a volte, ma tu NO. Perché? È semplice: perché tu sei piccolo e soprattutto perché sono io a decidere quindi nessuna polemica, please… Tu puoi dire: andare in confusione…
Ora però ti devo lasciare, ma sappi che ho un sacco di cose da raccontarti quindi non appena torno, ti chiamo e ci facciamo una bella chiacchierata.
Nel frattempo, buon lavoro.
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