Ehi, fantasmino, allora ci sei?
Cucù, settete! Ti ho visto piccola simpatica canaglia. Piacere di conoscerti, io sono la tua mamma, sono quella che sta intorno a te, quella che ti avvolge, ti dà da mangiare, ti ospita e ti protegge. E tu sei quella macchia nera a forma di ovetto che, meno di un’ora fa, come per magia, ho visto apparire sul monitor dell’ecografo, la stessa immagine che ora è impressa in un fotogramma 10 per 10 e stampata con dimensioni irraggiungibili, nella mia mente. Eri irriconoscibile, siamo sinceri, ma comunque, bellissimo!
Volevo dirtelo…
P.s. Non mi sbagliavo: il semaforo della stazione aveva problemi e il treno è arrivato in ritardo, ma papà ed io siamo comunque riusciti ad essere puntuali al nostro primo appuntamento con te. Che genitori in gamba che hai!
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