mercoledì 17 febbraio 2010

Tanto per chiarire...

Fra le poche persone che sono a conoscenza della tua presenza discreta e silenziosa, c’è chi ha già cominciato a fare congetture sul fatto che tua sia un maschio. A cosa è dovuta questa assoluta certezza? Ma è semplice, al fatto che io quando mi rivolgo a te uso praticamente sempre la forma maschile e questo secondo loro, è un chiaro sintomo del fatto che io, nel subconscio, sento che sei un maschio. A nessuno è venuto in mente che nella lingua italiana se non sappiamo esattamente il sesso del nostro interlocutore tendenzialmente usiamo la forma maschile e di solito il maschile predomina sul femminile: se si hanno più figli di sessi misti si parla dei propri figli e non delle proprie figlie… e questo non per sminuire la loro femminilità.. Oppure secondo loro dovrei dire ciao piccolino/a ogni volta??? Tanto per chiarire: non mi sento che tu sia un maschio, nemmeno inconsciamente e non penso che tu lo sia, cioè, non ho la più pallida idea di cosa tu sia e non spero niente. Mi basta sapere che ci sei e che stai bene. A dirti la verità io una preferenza ce l’ho, ma non l’ho detta a nessuno, neanche a tuo padre, anche perché sono certa che quando nascerai, qualsiasi cosa tu sia io ti amerò follemente. Che tu abbia il birillo o la patata non farà nessuna differenza. Ti amerò di una amore che va oltre il semplice fatto di essere nato maschio o femmina. Ti amerò per quello che rappresenti, per essere nostro figlio, tanto atteso e tanto desiderato. E naturalmente ho detto figlio e non figlia per i suddetti motivi…
Buonanotte seme di mela, di qualsiasi sesso tu sia, ti voglio bene, a domani.

1 commento:

  1. giusto per essere precisi e voler mettere i puntini sulle "i" gradirei ricordare a Tripy che nonostante la sua mamma parlasse di generico "bambino", la zia Roby non ha mai avuto dubbi sulla nipotinA in arrivo! :)

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