lunedì 22 febbraio 2010

Lunedì mattina per tutti

Eccoci di nuovo qua,
a raccontarci i pensieri, le paure, i desideri, le speranze di questi lunghi giorni, che sembrano più lunghi, a volte addirittura interminabili.
Vorrei sapere tu come stai: in certi momenti è davvero complicato portare avanti questi monologhi, intuire le tue risposte e immaginare le tue sensazioni.
Ecco, ora è proprio una di queste volte.
Domani è il primo grande giorno, scopriremo con sicurezza se ci sei, se davvero esisti o sei stato solo un incredibile e magico sogno.
Ma oggi non ci sono certezze, non ci sono prove e nemmeno tracce.
E tu? Forse proprio in questo momento te ne stai lì a costruire i tuoi piccoli organi, fregandotene, giustamente, delle mie paranoie mentali e pregustando il momento in cui “salterai” fuori e conoscerai i tuoi folli genitori.
Magari un giorno quando sarai più grande mi dirai: “visto che io ci sono mamma?” e mi rinfaccerai di aver avuto bisogno di prove per crederti…
Comunque mettila così, almeno da domani sera, probabilmente smetterò di chiedermi se il mio è solo un ritardo dovuto all’impazzimento degli ormoni.
Certo, hai proprio ragione, cominci a conoscermi abbastanza bene, è vero ci saranno altre paturnie, altri timori, altri batticuori. Ma non sono questi i batticuori che mi spaventano: è il tuo cuore quello che voglio sentire battere, forte e chiaro, voglio vederlo pulsare in maniera assolutamente inequivocabile dentro quel maledetto monitor. Ma per questo, ahimè, domani è troppo presto, dobbiamo aspettare ancora altro tempo, altri giorni, altre settimane, tesorino mio. No, non sto ritrattando, è vero che ho detto che il tuo cuore dovrebbe già aver cominciato a pulsare, ma non penso sia ancora una cosa percettibile dall’esterno, purtroppo.
Perché allora domani facciamo la prima eco? Ottima domanda puffolino, e risposta semplice. Diciamo che quella di domani serve a togliere qualche dubbio e poi papà si sente più tranquillo facendo una prima “sosta di servizio”, definiamola così. E dato che in questa storia ci sono, non solo i tuoi e i miei bisogni, ma anche i suoi… eccoti spiegate le ragioni dell’ecografia di domani.
Sinceramente penso che abbia ragione lui, ma ssssst, non ti azzardare a dirglielo.
Sì credo che questa sosta di servizio anche se mi spaventa, sia, non indispensabile ma certamente utile. Ti ha soddisfatto la spiegazione?
Senti, a proposito di soddisfazione che ne pensi del fine settimana? Niente male, vero? Un nuovo concerto venerdì sera, una serata al cinema con a seguire la cena e per concludere alla grande, una bella domenica di giri e di relax. Che vuoi di più?
Si lo so il concerto di Guccini a Pesaro per certe cose ti ha dato un po’ fastidio… ma ne abbiamo già parlato e sai che non condivido. Sei fortunato, in questo, né io né papà abbiamo mai fumato. Però il concerto è stato bello, non puoi negarlo. Ho capito che quello seduto dietro di me ti ha disturbato tutto il tempo tenendo il ritmo sbattendo il ginocchio sullo schienale della mia sedia… ma io più che guardarlo male cosa avrei potuto fare? Ma sì, è vero, potevo dirlo a papà, ma sinceramente pensavo che le vibrazioni arrivassero anche da lui e che fosse del tutto inutile dirglielo, gli avrei solo dato una preoccupazione in più rovinandogli il concerto, non credi?
Vabbè dai, ho capito lasciamo stare venerdì sera e passiamo a sabato. Cosa hai da ridire? Ah, niente! “Manco mal” come direbbe tuo padre… Bello il film, vero? “Il concerto”… un film “struggente” come lo definirei io, pensa che alla fine mi sono venuti i brividi giù per la schiena… un’emozione fortissima. Bello davvero! Dopo siamo andati a mangiare carne… e cos’altro… Andare al ristorante con te nella pancia, devi ammettere che non è affatto un’impresa facile. Niente glutine, niente affettati, carne, pesce e uova crude… non è che rimanga molto… Più che una cena diventa una corsa a ostacoli… No, non mi sto lamentando di te… ma sembra a me, o ti sei svegliato col piede sbagliato stamattina? No perché sembri più permaloso del solito… Ah, non ti sei per niente svegliato perché hai lavorato tutta la notte? Dovresti riposare ogni tanto, ti farebbe bene. Guarda me che ieri sera sono crollata come “una carogna”.
Ora però devo andare a fare un po’ di giri. A dopo e fai il bravo.
Però potresti farlo un sorrisino alla tua mamma…

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