mercoledì 10 febbraio 2010

Ora so che ci sei

Ehi amore di mamma, ciao,
non so ancora nulla di te, neanche se ti posso immaginare come se fossi un maschietto o una femminuccia e a dire il vero non sono nemmeno poi così sicura di volerlo sapere prima della tua nascita, ma da un paio di giorni so che tu ci sei già dentro di me, sicuramente silenzioso, forse fragile… ma… ci sei.
Non ti ho scritto subito perché mi sembrava impossibile che tu potessi davvero già esistere, ma ora, con il passare del tempo comincio a rendermi conto che non sto sognando e ci sono tante cose che vorrei dirti, tante cose che vorrei che tu sapessi…
La prima è che, beh, ti è toccata una mamma chiacchierona, lo sapevi? Forse cominciavi a sospettarlo… in compenso però puoi stare tranquillo: hai un papà molto silenzioso, ma tu devi promettermi che non farai come lui che a volte fa finta di ascoltarmi, ma si vede benissimo che si distrae pensando ad altro e soprattutto, non costringermi anche tu a chiederti continuamente a cosa pensi… Parla, spiegami, apriti, racconta, insomma, da tuo padre cerca di prendere le tante cose che lo rendono una persona speciale, come la fossetta sul mento e la sua capacità di fare più cose contemporaneamente, ma non il suo essere un po’ troppo orso… Amo i teddy bears ma vivere con due orsi in casa diventa un’avventura impegnativa anche per me…
Ma torniamo a noi, “occhio sulla palla” come direbbe a questo punto il tuo meraviglioso papà: dicono che le madri se lo sentano prima, ma non è così o almeno così non è stato per me. Non me lo sentivo, e a dire il vero ancora non me lo sento, ma non importa, ci speravo tanto e tu questo sono sicura che lo sai, al punto che avevo paura di crederci e di ricominciare ad illudermi e a soffrire, anche se non credo di avere realmente mai smesso di soffrire…
Ma nemmeno questo ora importa, quello che conta è che tu ora sei qui, sei la forza della vita, sei piccolo ma anche incredibilmente grande, sei tante cose ma quello che è davvero meraviglioso è che sei semplicemente nostro figlio!
Il tuo gruppetto di cellule è l’unione delle nostre cellule e sta lavorando instancabilmente: si affanna di giorno e di notte per duplicarsi, cercando di costruire quello che sarai. Spesso mi capita di scoprirmi a pensare a quello che sta avvenendo nella mia pancia, cerco immagini di come probabilmente sei a questa “età”… e non so nemmeno se la tua si possa definire realmente “età”.
Nei libri ti chiamano “Zigote”, ma dico io, con tanti bei nomi che si possono dare a una vita che sta iniziando bisogna proprio chiamarla “Zigote”? Ma che male ha fatto? Non sarà mica per via del peccato originale… Già un nome che inizia con l’ultima lettera dell’alfabeto non mi sembra di buon auspicio… No, davvero spero che i luminari della medicina riescano a comprendermi, ma io non posso proprio chiamarti “Zigotino mio”…
Troveremo un altro soprannome, te lo prometto, anche perché i nomi che la scienza ti dà andando avanti nel tuo processo di crescita, purtroppo per te, bambino mio, non sono molto migliori dell’ormai familiare “Zigote”… Prima “Morula”, poi “Blastocisti”, poi ancora “Embrione” fino all’ottava settimana e poi, dopo tante peripezie e cambi di identità, diventi “Feto”… Ma no dai… Feto proprio no, mi rifiuto categoricamente di rivolgermi a te come “Feto”. Lo so, non piace nemmeno a te ma non cosa farci, non l’ho scelto io. Non ti resta che sperare nel nome che sceglieranno per te mamma e papà… ma tesoro mio, spera molto intensamente perché la scelta la vedo davvero difficile… Del resto dovresti saperlo anche tu ormai, tuo padre ha idee che definirei “pericolose” riguardo alla scelta del nome… Ogni tanto tira fuori certi nomi che ci si chiede se li abbia sentiti su Disney Channel o History Channel… Giuro che se un giorno mi propone Napoleone, ho le prove che mi mancano e faccio causa a Sky, parola di mamma!
Vabbè dai ti sarai già accorto che ho di nuovo divagato, ma non è colpa mia è che ho davvero un sacco di cose da dirti e nove mesi lo so che sembrano tanti, ma se ci pensi alla fine dei conti passeranno velocemente... A proposito di conti… in questo, se vuoi andare bene in matematica, cerca di assomigliare a tuo padre perché fra me e i numeri c’è un’evidente incompatibilità di carattere, penso che ci abbiano separati alla nascita.
Infatti non riesco nemmeno a contare con precisione le tue settimane di vita, penso siano 3 ma potrebbero anche essere già 4. Ma non è solo colpa mia, bisogna dirlo, anche in questo la scienza non rende certo le cose facili a noi povere mamme: basti pensare che inspiegabilmente data il momento in cui comincia una gravidanza almeno due settimane prima dell’effettivo inizio. Cioè praticamente la gravidanza inizia dalla fine del ciclo precedente… questo significa che fino a prova contraria, ovvero fino all’arrivo del ciclo, ogni mese dovremmo considerarci incinta di almeno due settimane… Lo so, sembra incredibile ma te lo assicuro, è proprio così… Ti pare che potrei raccontarti stupidaggini su queste cose? Del resto la gravidanza sebbene tutti la consideriamo di nove mesi, di solito ha una durata di 40 settimane che, se la matematica non è un’opinione, non sono 9 mesi… Ma sinceramente in questo dedalo di conteggi io mi sono già persa un’altra volta.
Comunque, secondo i miei modestissimi calcoli tu dovresti avere circa 3 settimane: non è incredibile: solo tre settimane fa non c’eri ed ora sono qui a scriverti una lettera… oh, non ti distrarre sto parlando a te!!! Cominciamo bene…
A questo punto le tue 23 coppie di cromosomi si sono già combinate tutte e questo vuol dire che in te ogni cosa è già memorizzata, se sei maschio o femmina, il colore dei tuoi occhi e dei tuoi capelli, le sfumature della tua pelle… di qui in avanti nulla avverrà per caso tutto è già prestabilito. Dicono che a tre settimane il tuo cuoricino abbia già iniziato a battere, anche se è ancora una cosa impercettibile, del resto sei così piccolo: ho letto che sei già visibile ad occhio nudo e dovresti avere una dimensione fra i 2 e i 5 millimetri.
Caspita! Ho appena guardato sul righello che ho di fronte a me quanto sono piccoli 5 millimetri… sto parlando ad un esserino di meno di 5 millimetri e mi arrabbio pure se penso che si distrae… In gravidanza sapevo che potevano succedere strani fenomeni ma non pensavo che anche la pazzia rientrasse fra le probabili conseguenze!!!
Ma davvero sei così piccolo?
È con questa domanda che ti devo salutare, almeno per ora. Ora “mi tocca” andare a prenotare gli esami per domattina, comprare delle vitamine che ti servono e dei prodotti senza glutine per aiutarti a crescere meglio. Certo che per essere meno di 5 millimetri dai già un bel po’ da fare, sai?
Ci “vediamo” dopo tesorino di mamma e tu continua il tuo lavoro, mi raccomando: occhio sulla palla!!!

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