venerdì 5 marzo 2010

Amo la mia pancia

Amo la mia pancia ancora discreta e silenziosa, amo coccolarla e accarezzarla dolcemente. Amo immaginarla grande ed evidente, fare capolino da sotto i vestiti, da sotto le maglie, per tradire una presenza che già c’è, per urlare al mondo che tu già esisti. Mi piace stendermi sul divano, guardarla, scoprirla e toccarla piano piano. Amo il contatto con lei che rappresenta un primitivo contatto con te. Amo follemente tutto ciò, ma ancora di più, amo quando è tuo padre a farlo, quando timido solleva la mia maglia e morbidamente appoggia le sue mani sul mio ventre, per iniziare una rilassante danza con le sue dita. Amo quando lui seduto ed io in piedi, approfitta della vicinanza e della posizione, per appoggiare le sue morbide labbra su di me, sulla pelle della mia pancia, su di te. Amo questo suo gesto paterno, affettuoso e protettivo, amo sentire che la sua pelle sfiora la mia, per sentire la tua, per arrivare a te.
Ti amiamo cucciolo, cerca di farcela, perché noi abbiamo bisogno di te.

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