giovedì 18 marzo 2010

La notte più lunga

Non sono nemmeno le 5 di mattina di quella che sicuramente è la notte più lunga da quando ho saputo di essere incinta. Non riesco a dormire e nemmeno a rilassarmi, mi giro e rigiro nel letto sempre più agitata, sempre più sveglia, sempre più nervosa.
Domani a quest’ora forse dormirò più tranquilla, dopo aver finalmente sentito il “tun tun” del battito del tuo cuore, o forse piangerò ancora una volta, devastata e sfinita, per la perdita di un bimbo che non c’è più, di un altro figlio, che nonostante il nostro desiderio e il nostro amore, non ce l’ha fatta a venire al mondo.
Sono giorni che aspetto ansiosa che arrivi domani, ed ora che è già l’alba di domani, vorrei avere più tempo per prepararmi, più tempo per continuare a cullare l’idea che tu ci sia e stia bene: ora non sono più così sicura di voler sapere, ora la paura è più forte di ogni altro istinto.
Ho paura cucciolo, ho paura di dover smettere di sognare e di dover scrivere la parola fine a questo blog dedicato a te.
Dammi tu la forza per resistere, per arrivare a domani senza scoppiare, per sopportare la gioia di quel battito o il dolore del silenzio assordante.
Aiutami tu piccolino perché io davvero non penso di farcela. Lo so, una mamma dovrebbe essere forte e dare forza e coraggio al proprio bimbo… ma io non sono ancora mamma, anche se mi piace pensare di esserlo già, e ciò che più mi spaventa, è il timore di non riuscire ad esserlo mai.

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