sabato 27 marzo 2010

Un sabato bestiale

Sono veramente esausta.
Dopo aver iniziato la giornata vomitando, ho continuato tutto il tempo perseguitata dalla nausea e dal mal di stomaco, ininterrottamente, senza tregua, senza respiro.
E come se tutto ciò non fosse sufficiente ho un’autonomia di 40 minuti senza dover andare in bagno.
In certo momenti darei le testate nel muro. Oggi è uno di quei momenti.
Non so più come fare. Sono davvero demoralizzata, mi viene anche da piangere.
Comincio a detestare e temere il momento del pasto, ormai sinonimo di tormento prima, durante e dopo.
Inizia ad essere stanca e a dubitare di avere ancora abbastanza forza per riuscire a resistere.
Un mese così è davvero umanamente troppo…
Passo il tempo masticando chewing gum anti nausea e tentando di autoconvincermi che se resisto forse passerà.
Cerco di fissare la mia attenzione sull’obiettivo finale, la cosa che ho più voluto, un figlio, tu.
Ma sapere che in fondo al tunnel ci sei tu ad aspettarmi non è più una spinta sufficiente per riuscire a farmi resistere senza crollare.
Penso di essere arrivata al limite, forse dovrei alzare la mano e chiedere aiuto, nel frattempo aiutami tu, te lo chiedo per favore... dammi almeno qualche ora di pace…

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