Se prendi il mio nervosismo e lo stress di tuo padre e li sommi in una pericolosa equazione, come risultato avrai la serata di ieri.
Io ero indubbiamente nel pieno di un delirio di onnipotenza ed ero stata colta da un’inconfondibile crisi di iperprotettività nei tuoi confronti e lui, già stanco dopo una giornata sicuramente pesante e impegnativa, si è sentito prematuramente e ingiustamente minacciato nel suo ruolo di futuro padre.
Conseguenze?
La discussione dell’assurdo a cui hai assistito ieri sera e la notte agitata e piena di incubi che ne è seguita e che hai, tuo malgrado, subìto.
Detesto andare a letto dopo aver discusso con tuo padre, lo avrei voluto svegliare nel cuore della notte per dirgli “scusa ho sbagliato”, non l’ho fatto, ma è stata la prima cosa che gli ho detto stamattina, aprendogli forzatamente un occhio.
Io so bene che lui sarà un bravo padre, sono sincera nel dirti che non ho il minimo dubbio su questo, e anche ciò che oggi non sa sui neonati lo imparerà in un battibaleno è sarà addirittura più bravo di quanto potrò essere io. Me lo ha dimostrato più volte, in questi anni passati insieme quanto lui sia in grado di stupirmi con gesti inaspettati, quanto sia bravo a superare i suoi limiti, quanto sia presente e affettuoso, quanto sia in grado di imparare in fredda se solo gli interessa farlo.
Ho meno dubbi su di lui come padre che su di me come madre… e questo tu, piccolino, lo sai bene.
Le necessità fisiche di un neonato che forse io, per precedenti esperienze e contatti, conosco meglio di lui, non sono un passaporto per accedere al mondo dei bravi genitori… e questo io lo so bene.
La depressione post-partum, che spesso colpisce le donne che sono appena diventate madri, è uno dei miei più grandi timori, e questo tuo padre lo sa bene.
Ognuno di noi sa certe cose, ma spesso, nel pieno della nostra quotidianità, purtroppo ci dimentichiamo di ciò che invece, sanno gli altri.
C’è una cosa che scritto molti mesi fa, quando tu eri ancora solo un desiderio irrealizzato, tuo padre l’ha già letta e sono certa che non l’ha dimenticata, ma voglio riscrivergliela qui, per fare capire a te cosa davvero penso di lui come padre e per chiedere a lui ancora una volta, scusa.
A tuo padre
Vorrei renderti padre, vorrei essere la madre di tuo figlio,
vorrei ritrovare in quella piccola vita le tue caratteristiche,
e riconoscere in lui o in lei quello che amo di te.
Vorrei scoprire mentre cresce in cosa ti assomiglia,
e vorrei che tu gli trasmettessi le tue passioni, le tue conoscenze.
Ti immagino: tu padre… tu bimbo e uomo allo stesso tempo…
Mi sembra di vedervi mentre giocate insieme,
due bambini: uno padre e l’altro figlio…
Ti vedo, tu così affettuoso e rassicurante come solo tu sai essere…
Tu protettivo e determinato come solo un padre, come solo tu, sai essere…
Mi sembra di vederti con tuo figlio in braccio, leggero come se fosse una piuma,
forse impacciato ma mai insicuro, forse spaventato ma di certo felice.
Vorrei guardarti mentre lo sostieni, mentre lo accompagni,
vorrei spiarti mentre lo consoli, mentre lo incoraggi.
É con te al mio fianco che vorrei essere genitore,
è accanto a te che vorrei crescere nostro figlio.
Vorrei essere madre, vorrei che fossi tu il padre di mio figlio,
perché è con te che vorrei diventare io madre!
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