mercoledì 10 marzo 2010

Mare? No, grazie...

Hmmmm, no, non ho sbagliato a scrivere inizio questo post mugugnando.
Perché? E me lo chiedi?
Tanto per cominciare nevica, di nuovo: 10 marzo, dovrebbe essere quasi primavera e invece sta facendo una bufera di neve. Heidi guarda fuori con aria perplessa, da ieri si rifiuta di uscire… come la capisco!!!
Risultato: siamo di nuovo entrambe tappate in casa.
Due palle! No, tu non puoi dire “palle” ma io sì, posso. Soprattutto in giornate come questa, precedute da giornate come quella di ieri, sono autorizzata a dire palle e anche molto di più.
Poi oggi il mal di stomaco e la nausea mi hanno davvero sfinita, non mi hanno lasciata un solo minuto. Non so più come fare, non ho più armi per combatterli. Sono davvero esausta. Non ce la faccio più e mi domando se davvero smetterà mai questo stato pietoso o se mi dovrò fare tutti i nove mesi così. No, non sono ingrata, non puoi dirlo. Tu sai quanto sia terribile. Quattro ore fa ho mangiato piselli a vapore e stracchino e sono ancora qui che tento di digerire, e tu sei già li dentro che mi tormenti con la fame… Ti sembra facile? Ah, almeno sei onesto e lo ammetti.
Su entrambe le cose, tempo e nausea, non posso fare un nulla… grrr mi tocca subire. Ma primo poi mi ribellerò e saranno guai per tutti.
Ho una sola certezza, la nausea forse resterà, ma la primavera arriverà, è solo questione di tempo. E quest’anno, come anche l’anno scorso, me la voglio godere tutta. Vedrai che belle passeggiate al parco, che camminatone ci faremo insieme tu, io e Heidi. E dopo la primavera, sarà il momento dell’estate, forse lì patirò un po’ il caldo, ma ce ne preoccuperemo al momento opportuno.
A proposito di estate e di caldo… ti ho detto che tu nascerai e vivrai in un luogo di mare, ma non cadere in errore, questo non significa che passerai gli anni della tua infanzia a tuffarti in acqua e a fare castelli di sabbia. Non sarà così perché devi sapere che né a me né a tuo padre piace il mare. Ci andiamo al massimo una decina di volte in un’estate, ma a contare largo… e arriviamo non prima delle 17, quando il sole non è più caldo, per andare via un paio d’ore dopo.
Per quanto mi riguarda io detesto la sabbia attaccata ai piedi e nel resto del corpo, mi fa un po’ schifo il colore e l’odore del nostro mare, che non assomiglia a quello caraibico e sono intollerante a chi passa e ti schizza o peggio, ti tira il pallone.
Tuo padre soffre moltissimo il caldo e non ama stare steso al sole come le lucertole e considerando il fatto che è piuttosto schizzinoso, non credo che nemmeno a lui piaccia più di tanto il contatto con la sabbia.
Tutto ciò penso che possa bastare a spiegare perché io e lui ci siamo trovati e perché tu di sicuro non diventerai un mulatto, almeno non sotto il sole in spiaggia...

2 commenti:

  1. eh piccolino...non ti preoccupare!!! ti ci porto io al mare!! e potrai fare dei bellissimi castelli con zio Ivan, che di anni ne ha compiuti 28, ma in realtà ne ha ancora 5 quando si tratta di giocare con la sabbia!! oppure possiamo fare una bella pista per le biglie (ovviamente quelle della Disney) e poi facciamo una super gara!!!

    RispondiElimina
  2. Ecco bravo, al mare ci vai con zio Ivan e zia Ylenia, e non ti preoccupare se dopo un po' che sono al sole ti sembrano due mulatti, la loro pelle a differenza di quella di papino e mammina non si arrossa... si abbronza!

    RispondiElimina