mercoledì 17 marzo 2010

Pensiero notturno

Ok, ok, ok… mi arrendo!
Indipendentemente dalle tue dimensioni, che tu sia simile ad una lenticchia, ad un pisello, ad un fagiolo o ad una noce, non c’è il minimo dubbio che nel tuo piccolo corpo, molliccio e ancora un po’ sgraziato, hai racchiuse le capacità, la forza e l’energia per riuscire a disintegrarmi.
Non hai bisogno di darmi altre prove, le dimostrazioni evidenti e tangibili che mi hai dato fino ad ora, ti assicuro che sono più che sufficienti e mi hanno convinta al 100%, senza la benché minima riserva.
Me lo vuoi sentire dire a chiare lettere? Tu, apparentemente indifeso, simile ad un gamberetto con la faccia fusa a metà, sei indiscutibilmente più forte di me.
Soddisfatto ora? Possiamo chiudere qui questa guerra stile “Kramer contro Kramer” in cui non ci sono né vinti né vincitori? Tanto per rinfrescare la tua memoria evidentemente ancora troppo labile, ti ricordo che in questa fase, se io sto male, tu stai male con me, se io soffro, tu soffri con me, se io perdo tu, io e tutti noi abbiamo perso!
Quindi come direbbe tuo padre è “ora di molarghe!” (tradotto per i non vicentini è ora di darci un taglio!) o più in breve “moleghe!” (piantala!).
Forse la prima non è corretta, ma sono certa che tuo padre quando la leggerà provvederà prontamente ad inviarmi la correzione…

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