mercoledì 24 marzo 2010

Black out

Huy huy huy… traduzione spagnola dell’italianissimo ahi ahi ahi… Ti spiego, perché solo con questa esclamazione non puoi certo capire…
Oggi sono stata a Ravenna dai miei genitori nonché tuoi nonni, e già lì il mio umore non era dei migliori. Non so se dipenda dall’età o se sia proprio il loro carattere (ho vissuto lì fino a tre anni fa, ma devo aver rimosso…), ma urlano, sono nervosissimi, discutono per ogni banalità… credimi che riuscire a restare lì mantenendo uno stato di calma, è difficile. Così, subito dopo pranzo, nell’ora in cui di solito cedo il passo alla pennichella, ho deciso di fare dietro front e sono ritornata a casa.
Ma il mio umore non è migliorato, anzi, quando lungo la strada mi sono trovata letteralmente sommersa da una fitta nebbia, c’è stato un rapidissimo e netto peggioramento.
Con il passare delle ore la situazione e rimasta costante ovvero… sono in down.
Perché? Ma chi lo sa tesorino mio, mi piace pensare che siano quei famosi sbalzi di umore che “perseguitano” e accompagnano la gravidanza e di cui tutti parlano… ma questa, tutto sommato, è l’ipotesi migliore.
In realtà è passata una settimana da quando ho sentito il tuo cuore battere… e tu sai bene quali pensieri mi frullino in testa già da un paio di giorni…
E poi… questa primavera che sto desiderando e che tarda ad arrivare, prolungando un inverno che è stato infinitamente lungo ed esageratamente rigido… in pratica non se ne può più.
Considera anche che da quando sono rientrata a casa il bambino dei vicini, un treenne dal quale spero tu non prenderai esempio, non ha smesso un secondo di saltare, correre ed emettere mostruose urla ad una frequenza che non credevo fosse raggiungibile dalla voce umana… Praticamente un incubo… e Heidi naturalmente nel frattempo ringhia innervosita poiché non riesce a capire che razza di animale possa fare dei versi simili… (tranquilla Heidi, nemmeno io lo capisco…)
Aggiungi che vorrei fare qualcosa, ma non so nemmeno io cosa e ultimamente ammetto che mi sto annoiando e questo non va bene.
Mi guardo attorno, ovunque vedo il disastro, 1000 cose da fare, 1000 cose iniziate da finire, 1000 cose da mettere a posto… e nessuna voglia di cominciare a fare anche solo una di queste cose. Direi evidente stato di apatia mentale e fisica…
Sono in attesa… no, non intendevo in gravidanza… cioè, lo sono, ma quello che volevo dire è che mi sento in attesa di qualcosa, ma non so nemmeno io di cosa, mi sembra di essere in un limbo… un limbo noioso però.
Quando ho pensato al titolo di questo post mi è venuto in mente “black out” e credo che renda l’idea.
Sei preoccupato? Nooo, non ne vale la pena, passerà, così com’è venuto se ne andrà. Magari già domani, se c’è il sole… anche se il mio costante pessimismo ha la netta percezione che il sole domani non ci sarà…
Che si fa allora? Beh, si accende la luce e si prova ad inventarsi qualcosa per illuminare questo dannatissimo black out…
Tu però vedi di impegnarti e di darmi una mano, perché io da sola non ce la faccio!

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