martedì 23 marzo 2010

I giorni passano

I giorni passano e la mia pancia che cresce me lo ricorda.
I giorni passano, li vedo scorrere sul calendario e penso che ogni giorno è una conquista. Usciremo dal terzo mese e tireremo un bel sospiro di sollievo, papà, io e anche tu.
Non manca poi così tanto anche se a volte mi sembra un tempo infinito, eterno.
Nel frattempo continuo a rivedere nei miei occhi l’immagine di quel lombrichino impazzito che si agita dentro la mia pancia, senza che io me ne accorga.
Che emozione! La rivivo ogni volta che la ricordo.
I giorni passano e cerco di raccontarti quotidianamente quella che è la nostra vita qui fuori, cerco di dirti quello che ti aspetta. Ma le cose da dire sono davvero tante, non è facile fare una cronaca dettagliata e spesso alcune rimangono nella mia mente e mi dimentico di aggiornarti.
Oggi pensavo di raccontarti un po’ di quelle cose che in questi mese e mezzo mi sono sfuggite.
Per esempio una volta, circa un mese fa, ho fatto un sogno in cui tu nascevi, eri un bel maschietto, ma noi non avevamo ancora scelto un nome per te. Terribile! Ti guardavo e non sapevo come chiamarti!!! Mi sono svegliata con l’ansia da nome… e a dire la verità un po’ ancora ce l’ho.
E poi mi sono dimenticata di dirti che papino ha preparato il primo c.d. dedicato a te. Me lo ha dato l’altro pomeriggio in macchina… dopo che abbiamo sentito il “tun tun” forte e chiaro del tuo cuoricino.
Papino non sbaglia mai un colpo. Riesce sempre a stupirmi!!!
Che dire ancora? Mi sono dimenticata di aggiornarti sul fatto che ora tutti i tuoi nonni e parte dei tuoi zii, sanno di te. Perché solo una parte dei tuoi zii? Perché li abbiamo selezionati… No, diciamo che è stato il caso che a volte ci ha portato a svelare il mistero…
Hmmm, pensavo se ci sono altre cose che non ti ho raccontato… Ah beh, sì, che il giorno della festa del papà, il 19 marzo, ho fatto gli auguri da parte tua a papino, ma lui mi ha fatto notare che ancora non è davvero papà. A quel punto io gli ho detto che se noi siamo 3 e un po’ (ricordi, la terza è Heidi e il po’ sei tu), allora lui è un po’ papà e l’ho ribattezzato “po’ppapino”.
Comunque lui è pignolo perché papà lo è già. E tu sei fortunato ad avere un papà così.

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